I Musei italiani
Il termine museo deriva la latino
museum e letteralmente significa "luogo sacro alle muse".
Il museo è la sede che ospita
le collezioni che hanno valore storico ed artistico. L’origine del museo
è antica, non possiamo non ricordare il Museo di Alessandria e la fondazione
della famosa Biblioteca sotto i regni di Tolomeo I e Tolomeo II, perfino
nei templi e nelle case dei nobili romani esistevano delle collezioni di
opere d’arte e doni votivi. Inoltre le collezioni più cospicue si formavano
anche con gli oggetti trafugati durante le guerre.
In seguito tutti i nobili e
gli ecclesiastici formarono delle raccolte e collezioni d’arte. I musei
Lateranensi a Roma, sono ricchi di queste collezioni che si formarono nei
diversi secoli.
Comunque la prima raccolta museale
donata ufficialmente al popolo di Roma, fu la celebre donazione di Sisto
IV (1471) che formò il primo nucleo museale della raccolta dei musei capitolini.
Nel 1500 furono fondati i maggiori
musei, con le cospicue donazioni di nobili e prelati. Ricordiamo La Galleria
degli Uffizi fondati nel 1581.
Tra la metà del 1500 e il 1600,
cominciarono a fondarsi anche i musei della scienza e di storia naturale.
Nel 1700 si diffuse la moda
dei viaggi in Europa per studiare "l’antico", ricordiamo nei quadri dei
maggiori artisti dell’epoca i paesaggi e le "rovine" disegnate in Italia.
Inoltre la scoperta delle statue del Partendone ad Atene, ispirarono la
formazione di trattati d’arte greca e romana e le opere artistiche ripresero
a modello gli originali antichi.
Anche il modello architettonico
del museo fu rivisto e si cominciarono a progettare i musei come spazi destinati
ad ospitare dei visitatori, quindi cambiarono gli spazi e l’illuminazione.
Come esempi più eclatanti possiamo citare il museo d’arte moderna a New
York di Wright.
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