Il museo
In Italia ci sono diverse gestioni dell’istituzione museale,
il museo statale e i musei gestiti dagli enti locali e infine i musei privati
e fondazioni. Ma questi diversi tipi di istituti non sono regolati da norme
specifiche. Dopo la sommaria normativa del 1902 e la normativa del 1960
la legge 1080, la regolamentazione più recente si è avuta con il decreto
legislativo 490/1999, con la determinazione di una precisa normativa sull'uso
e sulla valorizzazione dell'ambiente, con precisi riferimenti al territorio,
all'edilizia, valore catastali ecc. Si riporta testualmente l'art. 99 che
determina con precisione, denominazione e destinazione d'uso dei siti di
interesse artistico e archeologico, e regolamentazione degli stessi Istituti.
"1. L'apertura al pubblico dei musei, dei monumenti,
delle aree e dei parchi archeologici statali, degli archivi di Stato e delle
biblioteche pubbliche statali è disposta e regolamentata dal Ministero.
2. Ai fini del comma 1 si interde per:
a) museo: struttura comunque denominata organizzata
per la conservazione, la valorizzazione e la fruizione pubblica di raccolte
di beni culturali;
b) area archeologica: sito in cui insistono i resti
di un insieme edilizio originariamente concluso per funzione e destinazione
d'uso complessiva;
c) parco archeologico: ambito territoriale caratterizzato
da importanti evidenze archeologiche e dalla compresenza di valori storici,
paesaggistici o ambientali, attrezzato come museo all'aperto in modo da
facilitarne la lettura attraverso itinerari ragionati e sussidi didattici."
Con questa legge si è cercato di dare un preciso assetto
giuridico al patrimonio artistico in esame, ma questa regolamentazione riguarda
solo le raccolte statali. Per quanto riguarda gli altri tipi di musei, si
sta cercando di dare una regolamentazione più organica ma comunque si tende
ad aderire al codice deontologico stabilito dal regolamento di istituzione
del museo che d’altro canto è uno dei requisiti minimi che richiede l’ICOM
(International Council of Museums) organizzazione internazionale che preserva
il valore culturale in tutti i paesi del mondo. Il centro d’informazione
e la segreteria di questo organismo ha sede a Parigi presso l’UNESCO. In
Italia ha sede a Milano ed ha come fine precipuo quello di sostenere e sviluppare
l’istituzione e la gestione dei musei.
In Italia l’istituzione del museo non si può di certo
definire tipizzato e neanche le piccole istituzioni hanno una specificità
più spiccata.
Comunque i musei statali, almeno come istituzione, hanno
come riferimento il citato decreto legislativo 490/1999; gli altri musei
di competenza degli enti locali prendono di norma il modello del museo statale,
hanno un preciso regolamento istitutivo che ne regola il funzionamento,
gestione, personale e bilancio, seguendo le norme del codice civile che
regola in materia di associazioni, fondazioni e istituzioni, dotandosi così
di uno stato giuridico anche svincolandosi dalla materia pubblica e privata.
Sempre tenendo presente il codice deontologico dove la figura specifica
del museo deve tener presente le sue funzioni primarie e i suoi compiti,
come quelli dell’acquisizione, incremento della collezione, inventariazione,
catalogazione, ordinamento, documentazione restauro, e soprattutto la fruizione
della collezione al pubblico.
L’istituzione si deve dotare di un ordinamento interno;
le funzione e la responsabilità penale e le sue risorse finanziarie, funzione
finalità e soprattutto gestione e cura delle collezioni d’arte sono i principi
primari dell’istituto.
I regolamenti dei musei sono alla base della costituzione
e funzione del museo e l’adozione di uno statuto è obbligo nei casi in cui
i musei si configurano come enti, dotati di personalità giuridica. Comunque
la figura giuridica di museo deve corrispondere a un modello definito dall’UNESCO,
e nonostante la situazione legislativa italiana si è tenuti ad osservare
i requisiti minimi dettati. Si riporta testualmente la definizione del museo
dell’ICOM:
"Il museo è un istituzione permanente, senza scopo
di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. E’aperto al pubblico
e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali
dell’umanità e del suo ambiente; le acquisisce, le conserva, le comunica
e, soprattutto, le espone ai fini si studio, educazione e diletto."
La situazione culturale italiana è di certo la più qualificata
per la formazione dei professionisti del settore.
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