GRETA GARBO
Greta Garbo, nata Greta Gustafsson il 18 Settembre 1905 a Stoccolma,
rappresenta per il cinema del Novecento l’icona della donna fatale,
seduttrice gelida e carismatica, tanto da guadagnarle l’appellativo di
Divina.
Dal carattere schivo e modesto, la Garbo non sopportò la "vita da
star" e cercò di sfuggire fino alla fine ad interviste, occasioni
mondane e fotoreporter: il culmine di questo atteggiamento la portò a
non partecipare di persona nemmeno all’assegnazione del premio Oscar
alla carriera conferitole nel 1954.
Dopo aver perso il padre all’età di 15 anni, Greta lavorò in un
negozio di barbiere e poi in un grande magazzino di Stoccolma, dove ebbe
la fortunata occasione di conoscere nel 1922 il regista Erik Petshler,
che la introdusse nell’ambiente cinematografico grazie all’assegnazione
di una piccola parte in un film comico.
Dopo essersi iscritta all’Accademia di Arte Drammatica, fu notata dal
regista Mauritz Stiller che le propose di interpretare nel 1923 il ruolo
dell’attrice protagonista ne La saga di Gosta Berling, esperienza
che le suggerì il suo nome d’arte, ispirato a quello del re ungherese
del XVII secolo Bethlen Gabor.
Emotivamente e sentimentalmente la Garbo fu coinvolta dall’attore
John Gilbert, che però lasciò sull’altare, pur mantenendo con lui un
forte rapporto di amicizia.
Il suo stile androgino sia a livello di abbigliamento che di
atteggiamento personale, ha reso la sua immagine un simulacro dal
carisma freddo ed irresistibile, tanto attraente quanto ardua da
conquistare, tanto forte e sicura da sembrare a volte insensibile al
fascino del genere maschile.
Nelle sue esperienze cinematografiche si annoverano sia film muti sia
film sonori, testimoni del passaggio epocale degli stili cinematografici
nel quale la Garbo come attrice fu coinvolta.
La sua ultima interpretazione fu rappresentata dal film Non
tradirmi con me di Cukor che si dimostrò un clamoroso insuccesso, al
punto da convincerla a soli 36 anni ad abbandonare le scene.
Morì al Medical Center di Manhattan il 15 Aprile 1990.
Filmografia:
Film muti
* La saga di Gösta Berling (Gösta Berling Saga) 1924, Mauritz
Stiller
* La via senza gioia (Die Freudlose gasse) 1925, George
Wilhelm Pabst
* Il torrente (The Torrent) 1926, Monta Bell
* La tentatrice (The Temptress) 1926, Fred Niblo
* La carne e il diavolo (Flesh and the Devil) 1927, Clarence
Brown
* Anna Karenina (Love) 1927, Edmund Goulding
* La divina (The Divine Woman) 1928, Victor Siostrom
* La donna misteriosa (The Mysterious Lady) 1928, Fred Niblo
* Destino (A Woman of Affairs) 1929, Clarence Brown
* Orchidea selvaggia (Wild Orchids) 1929, Sidney Franklin
* La donna che ama (The Single Standard) 1929, Jonh S.
Robertson
* Il bacio (The Kiss) 1929, Jacques Feyder
Film sonori
* Anna Christie, 1930, Clarence Brown (versione tedesca di
Jacques Feyder)
* Romanzo (Romance) 1930, Clarence Brown
* La modella (Inspiration) 1931, Clarence Brown
* Cortigiana (Susan Lenox, her Fall and Rise) 1931, Robert Z.
Leonard
* Mata Hari 1932, George Fitzmaurice
* Grand Hotel 1932, Edmund Goulding
* Come tu mi vuoi (As You Desire Me) 1932, George Fitzmaurice
* La Regina Cristina (Queen Cristina) 1933, Rouben Mamoulian
* Il velo dipinto (The Painted Veil) 1934, Richard Boleslawski
* Anna Karenina 1935, Clarence Brown
* Margherita Gauthier (Camille) 1937, George Cukor
* Maria Waleska (Conquest) 1937, Clarence Brown
* Ninotchka 1939, Ernest Lubitsch
* Non tradirmi con me (Two Faced Woman) 1941, George Cukor
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