MARLENE DIETRICH
Marlene Dietrich, il cui vero nome è Maria Magdalena Kostrzyn,
nella sua vita professionale e privata incarnò l’immagine singolare
dell’artista trasgressiva, affascinante e politicamente impegnata, tanto
da guadagnare l’immortale fama che la inserì nel mondo delle star
intramontabili e dei miti del mondo del cinema a partire dagli anni
Trenta.
Nata a Berlino il 27 febbraio del 1901, studiò fin dal 1920 alla famosa
scuola di recitazione di Max Reinhardt e sposò nello stesso anno lo
sceneggiatore Rudolf Sieber, partorendo l’anno successivo la sua unica
figlia Maria.
A livello artistico ebbe i primi esordi sia in ambito cinematografico
che teatrale, con piccoli ruoli che le consentirono di acquisire
esperienza prima del suo exploit e dell’arrivo del grande successo nel
1929, grazie al film di Joseph von Sternberg "L’angelo azzurro", in cui la
Dietrich è la seducente cantante di un night club, dallo stile androgino e
carismatico, che con cilindro e frak lascia emergere una sensualità tanto
irresistibile quanto ambigua, cantando la celebre "Lola".
Con Sternberg la Dietrich trovò un ispirato regista che la trascinò a
New York e ad Hollywood nell’interpretazione di molteplici pellicole che
sembrarono ritagliate sul suo personaggio di donna forte ed indipendente,
fatale ed acuta.
Il 1930 fu l’anno della consacrazione, avvenuta con il film Marocco,
grazie al quale vinse il Premio Oscar come migliore attrice.
Nel 1939 Marlene Dietrich prese parte attiva nella vita politica
dell’America, suo Paese adottivo, sostenendo sul fronte la presenza delle
sue truppe in Africa ed in Italia e cantando negli ospedali da campo
quella che rimarrà la canzone che la identificherà per sempre, "Lily
Marlene".
Nel dopoguerra continuò il suo impegno sul set sotto la direzione di
registi come Alfred Hitchcock in Paura in palcoscenico, Billy
Wilder in Martin Roumagnac, Orson Wells in L’infernale Quinlan,
fino al suo ultimo ruolo al fianco di David Bowie in Just a Gigolò.
Nel 1950 le fu riconosciuto il suo impegno civile e politico: in
Francia ottenne la Legion d’onore ed in America la Medal of
Freedom.
Dopo 12 anni di immobilità in un letto a causa di una rovinosa caduta
mentre era in stato di ubriachezza e sotto l’effetto di psicofarmaci,
Marlene Dietrich si spense il 6 Maggio 1992 all’età di 90 anni, in
circostanze mai del tutto accertate (il medico legale diagnosticò un
infarto, la cameriera testimoniò il fatto come un suicidio per overdose di
psicofarmaci).
Fu sepolta nel cimitero di Berlino accanto a sua madre.
Filmografia:
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Enigma (1929)
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Il bacillo dell'amore (1929)
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La nave degli uomini perduti (1929)
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Morocco (1930)
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L'angelo azzurro (1930)
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Disonorata (1931)
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Shanghai Express (1932)
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Venere bionda (1932)
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Il cantico dei cantici (1933)
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L' Imperatrice Caterina (1934)
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Capriccio spagnolo (1935)
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Desiderio (1936)
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Ho amato un soldato (1936)
-
Il giardino di Allah (1936)
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Angelo (1937)
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La contessa Alessandra (1937)
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Partita d'azzardo (1939)
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La taverna dei sette peccati (1940)
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Fulminati (1941)
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L'ammaliatrice (1941)
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La febbre dell'oro nero (1942)
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La signora acconsente (1942)
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I cacciatori dell'oro (1942)
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Oriental Dream (1944)
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Turbine d'amore (1946, Martin Roumagnac)
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Amore di zingara (1947)
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Scandalo internazionale (1948)
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Paura in palcoscenico (1950)
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Il viaggio indimenticabile (1951)
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Rancho Notorious (1952)
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Montecarlo (1956)
-
Il giro del mondo in ottanta giorni (1956)
-
Testimone d'accusa (1957)
-
L'infernale Quinlan (1958)
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Vincitori e vinti (1961)
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Insieme a Parigi (1964)
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Gigolò (1979)
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