Ragazzo dal carattere difficile (nel 1940 fu espulso
dall’Accademia Militare Shattuck nel Minnesota), egli svolse il mestiere
di attore in modo del tutto innovativo, divenendo il miglior esponente
del "Metodo
Stanislavskij", che apprese frequentando il Dramatic
Workshop della New School for Social Research di New York
condotto da Stella Adler, compagna di studi di Konstantin
Stanislavskij al teatro delle Arti di Mosca.
I personaggi interpretati da Marlon Brando vivono da
sempre di luce propria e intere generazioni ne sono rimaste affascinate.
Il suo primo grande successo Brando lo raggiunse
nell’interpretazione del personaggio di Stanley Kowalski nel celebre
film "Un tram che si chiama Desiderio" del 1951, cui si aggiunsero poi
le straordinarie interpretazioni nei film "Il selvaggio" del 1953,
"Fronte del Porto" del 1954, "Gli ammutinati del Bounty" del 1962, "Il
Padrino" e "Ultimo tango a Parigi" del 1972, "Apocalypse Now" nel 1989,
tanto per citare i più famosi.
Il suo temperamento lo portò spesso a diverbi con
registi e sceneggiatori, nei quali riuscì spesso ad aver la meglio,
imponendo il suo modo di interpretare i personaggi affidatigli.
Numerosi gli aneddoti che lo riguardano sul set: in
"Un tram che si chiama Desiderio" Brando cambiò le battute al suo
personaggio, con successiva stupefatta approvazione dello scrittore del
film; durante le riprese de "Gli ammutinati del Bounty" annoiato,
abbandonò il set per un anno con gravi perdite economiche per la
produzione; per i provini de "Il Padrino" si presentò improvvisando
perfettamente il trucco di Don Vito Corleone, riempiendosi la bocca di
fazzolettini per evidenziare le guance cadenti del personaggio.
In un altro caso, tanta fu la determinazione di
calarsi nel suo personaggio, che per l’interpretazione de "Il selvaggio"
nel 1953 Brando frequentò bande giovanili, finendo persino in carcere.
La sua vita privata fu particolarmente tormentata:
ebbe diverse compagne e riconobbe undici figli, di cui uno finì in
prigione per omicidio ed una morì suicida.
All’età di 80 anni, muore nel luglio del 2004 in una
clinica di Los Angeles ed entra definitivamente nella leggenda.
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Superman Returns (Bryan Singer),
2006
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Nagoygatsi (Godfrey Reggio), 2002
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Apocalypse now- Redux (Francis Ford Coppola), 2001
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A Huey P. Newton story (Spike Lee), 2001
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The score (Frank Oz), 2001
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Sidney Poitier: one bright light (Lee Grant), 2000
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In fuga col malloppo (Yves Simoneau), 1998
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Il coraggioso (Johnny Depp), 1997
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L'isola perduta (John Frankenheimer), 1996
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Don Juan De Marco maestro d'amore (Jeremy Leven), 1995
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Cristoforo Colombo - La scoperta (John Glen), 1992
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Viaggio all'inferno (Fax Bahr, George Hickenlooper), 1991
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Il boss e la matricola (Andrew Bergman), 1990
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Un'arida stagione bianca (Euzhan Palcy), 1989
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La formula (John G. Avildsen), 1980
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Apocalypse now (Francis Ford Coppola), 1979
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Superman (Richard Donner), 1978
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Missouri (Arthur Penn), 1976
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Il padrino (Francis Ford Coppola), 1972
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Ultimo tango a Parigi (Bernardo Bertolucci), 1972
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Improvvisamente un uomo nella notte (Michael Winner), 1972
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Queimada (Gillo Pontecorvo), 1969
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La notte del giorno dopo (Hubert Cornfield), 1969
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Candy e il suo pazzo mondo (Christian Marquand), 1968
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Riflessi in un occhio d'oro (John Huston), 1967
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La contessa di Hong Kong (Charles S. Chaplin), 1967
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La caccia (Arthur Penn), 1966
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A sud-ovest di Sonora (Sidney J. Furie), 1966
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I morituri (Bernhard Wicki), 1965
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I due seduttori (Ralph Levy), 1964
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Missione in Oriente (George Englund), 1963
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Gli ammutinati del Bounty (Lewis Milestone), 1962
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I due volti della vendetta (attore, regista) (Marlon Brando), 1960
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Pelle di serpente (Sidney Lumet), 1959
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I giovani leoni (Edward Dmytryk), 1958
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Sayonara (Joshua Logan), 1957
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La casa da tè alla luna d'agosto (Daniel Mann), 1956
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Bulli e pupe (Joseph L. Mankiewicz), 1955
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Fronte del porto (Elia Kazan), 1954
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Désirée (Henry Koster), 1954
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Il selvaggio (Laslo Benedek), 1954
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Giulio Cesare (Joseph L. Mankiewicz), 1953
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Viva Zapata! (Elia Kazan), 1952
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Un tram che si chiama Desiderio (Elia Kazan), 1951
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Uomini - Il mio corpo ti appartiene (Fred Zinnemann), 1950