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cultura: rubrica dedicata ad associazioni, biblioteche, luoghi, LIBRI, personaggi e festività


 

 

un boia nella rete

narrativa e vita reale da un forum di internet

di Giuseppe Roberto Mignosi

Anno di pubblicazione: 2012

Reperibile nel catalogo I.S.B.

Recensione:

Giuseppe Roberto Mignosi con lo pseudonimo di Mastro Titta ha giganteggiato per anni nei forum letterari italiani.

A detta di chi lo conosce (e io condivido senza riserve) è una fine penna e un acuto osservatore dei fatti della vita, nei rari momenti di libertà dal suo lavoro, assolti i compiti famigliari (che per lui non sono dei doveri ma immensi piaceri), fa molto bene altre cose. Una di queste è la scrittura.

Fra i suoi scritti mi capita nelle mani un libro di centotrenta pagine, scorrevolissime, intitolato: "un boia nella rete". Si tratta di scritti pubblicati nei forum internet. Racconti tratti dal vero un po' modificati in alcuni dettagli per salvaguardare la privacy delle persone raccontate in queste brevi storie. In uno di questi, dedicato al giornalista radicale Antonio Russo, queste piccole modifiche non vengono fatte in nome di una militanza giovanile e liceale avvenuta fra il giornalista e il Mignosi.

Racconti brevi che l'autore immagina fruiti in ipotetici viaggi in metropolitana, qualche fermata e un racconto, sono trenta, è letto. In pratica questi racconti sono come le caramelle, iniziato il primo si continua fino all'ultima pagina.

Almeno tre i livelli di scrittura: il primo racconta una storia, il secondo suggerisce una morale, il terzo ci costringe ad entrare nei risvolti psicologici dei personaggi per comparali ai nostri.

Immancabile il cosiddetto "leggere fra le righe" dove con più o meno evidenza si colgono ironia, autoironia, mestizia, dolore, gioia e valori veri.

Dunque non un bestseller estivo ma un susseguirsi di racconti senza tempo validi oggi, ieri e soprattutto nel futuro. Una lettura altamente consigliata per tutti. Secondo il mio parere alcuni di questi racconti, come nella migliore tradizione della bella scrittura italiana, prima o poi verranno utilizzati come traccia portante in qualche rappresentazione teatrale, in tal caso... mi raccomando, nessuna meraviglia.

Giorgio Gandini