I Fioretti di San Francesco
In un epoca coeva ai primi
successori del santo di Assisi nascono, per mano anonima, "i fioretti di
San Francesco", cinquantasei capitoli scritti nel volgare dell'epoca,
semplici da capire ad una prima lettura o meglio, ad un primo ascolto,
dato il tasso elevatissimo di analfabetismo dell'epoca, in seconda e
terza lettura indici del sistema monastico francescano e veicolo di
affezione al Santo e alla sua comunità.
Il Capito Primo contiene la
formula: "Al nome del nostro Signore Gesù Cristo crocifisso e della
sua Madre Vergine Maria. In questo libro si contengono certi fioretti
miracoli ed esempi divoti
del glorioso poverello di Cristo messer santo Francesco e d'alquanti
suoi santi compagni. A laude di Gesù Cristo. Amen." questo fa
pensare ad un ascolto non solo devoto ma di ordine mistico superiore
come può essere partecipare al Rosario o alle Novene.
Come tutte le tesi e le
ipotesi questa di pensare i "fioretti" come una "quasi preghiera" può
essere sia un eccesso che una ingiustificata diminuzione ma resta
comunque interessante non solo l'amen conclusivo di ogni capitolo ma
anche altri addentellati del racconto, un excursus della vita del santo
e dei suoi discepoli, quali benedizioni come quella finale del secondo
capitolo, separata solo da un punto grafico dall'amen conclusivo che
recita (riferendosi a Francesco): "Il quale sia da noi benedetto in
saecula saeculorum".
Comunque soffermarsi troppo
sulle letture del testo, su quanto siano racconto, quanto veritiere,
quanto preghiere, quanto veicolo di propaganda, quanto desideri di "imitatio
Christi", quanto memoria e glorificazione del Santo è ridurre a disputa
e materiale da commento uno dei più significativi esempi di testo
medioevale in volgare che ancor oggi è godibile e foriero di
insegnamenti.
Nell'indice che segue
accompagniamo ai link la descrizione dei capitoli:
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Capitolo Primo: Al nome del nostro
Signore Gesù Cristo crocifisso e della sua Madre Vergine Maria. In
questo libro si contengono certi fioretti miracoli ed esempi divoti del
glorioso poverello di Cristo messer santo Francesco e d'alquanti suoi
santi compagni. A laude di Gesù Cristo. Amen.
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Capitolo Secondo: Di frate Bernardo da
Quintavalle primo compagno di santo Francesco.
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Capitolo Terzo: Come per mala
cogitazione che santo Francesco ebbe contro a frate Bernardo, comandò al
detto frate Bernardo che tre volte gli andasse co' piedi in sulla gola e
in sulla bocca.
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Capitolo Quarto: Come l'agnolo di Dio
propuose una quistione a frat'Elia guardiano d'uno luogo di Val di
Spoleto; e perché frat'Elia li rispuose superbiosamente si partì e
andonne in cammino di santo Jacopo, dove trovò frate Bernardo e dissegli
questa storia.
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Capitolo Quinto: Come il santo frate
Bernardo d'Ascesi fu da santo Francesco mandato a Bologna, e là pres'egli
luogo.
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Capitolo Sesto: Come santo Francesco
benedisse il santo frate Bernardo e lasciollo suo Vicario, quando egli
venne a passare di questa vita.
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Capitolo
Settimo: Come santo
Francesco fece una Quaresima in una isola del lago di Perugia, dove
digiunò quaranta dì e quaranta notti e non mangiò più che un mezzo pane.
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Capitolo
Ottavo: Come andando per
cammino santo Francesco e frate Leone, gli spuose quelle cose che sono
perfetta letizia
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Capitolo
Nono: Come santo Francesco insegnava rispondere a frate Lione, e
non poté mai dire se non contrario di quello Francesco volea
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Capitolo
Decimo: Come frate Masseo quasi proverbiando, disse a santo
Francesco che a lui tutto il mondo andava dirieto; ed egli rispuose
che ciò era a confusione del mondo e grazia di Dio; perch'io sono il
più vile del mondo
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Capitolo
Undicesimo: Come santo Francesco fece aggirare intorno intorno
più volte frate Masseo, e poi n'andò a Siena
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Capitolo
Dodicesimo: Come santo Francesco puose frate Masseo allo ufficio
della porta, della limosina e della cucina; poi a priego degli altri
frati ne lo levò
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Capitolo
Tredicesimo: Come santo Francesco e frate Masseo il pane che
aveano accattato puosono in su una pietra allato a una fonte, e
santo Francesco lodò molto la povertà. Poi pregò Iddio e santo
Pietro e santo Paulo che gli mettesse in amore la santa povertà, e
come gli apparve santo Pietro e santo Paulo
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Capitolo
Quattordicesimo: Come istando santo Francesco con suoi frati a
parlare di Dio, Iddio apparve in mezzo di loro
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Capitolo
Quindicesimo: Come istando santo Francesco con suoi frati a
parlare di Dio, Iddio apparve in mezzo di loro
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Capitolo
Sedicesimo: Come santo Francesco ricevuto il consiglio di santa
Chiara e del santo frate Silvestro, che dovesse predicando
convertire molta gente, e' fece il terzo Ordine e predicò agli
uccelli e fece stare quete le rondini
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Capitolo
Diciassettesimo: Come uno fanciullo fraticino, orando santo
Francesco di notte, vide Cristo e la Vergine Maria e molti altri
santi parlare con lui
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Capitolo
Diciottesimo: Del maraviglioso Capitolo che tenne santo
Francesco a Santa Maria degli Agnoli dove furono oltre a cinquemila
frati
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Capitolo
Diciannovesimo: Come dalla vigna del prete da Rieti in casa di
cui orò santo Francesco, per la molta gente che venia a lui furono
tratte e colte l'uve, e poi miracolosamente fece più vino che mai sì
come santo Francesco gli avea promesso. E come Iddio rivelò a santo
Francesco ch'egli arebbe paradiso alla sua partita
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Capitolo
Ventesimo: D'una molto bella visione che vide uno frate giovane,
a quale avea in tanta abbominazione la cappa, ch'era disposto di
lasciare l'abito e uscire dell'Ordine
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Capitolo
Ventunesimo: Del santissimo miracolo che fece santo Francesco,
quando convertì il ferocissimo lupo d'Agobbio
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Capitolo
Ventiduesimo: Come santo Francesco dimesticò le tortole
salvatiche
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Capitolo
Ventitreesimo: Come santo Francesco liberò un frate ch'era in
peccato col demonio
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Capitolo
Ventiquattresimo: Come santo Francesco convertì alla fede il
Soldano di Babilonia e la meretrice che lo richiese di peccato
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Capitolo
Venticinquesimo: Come santo Francesco miracolosamente sanò il
lebbroso dell'anima e del corpo, e quel che l'anima gli disse
andando in cielo
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Capitolo
Ventiseiesimo: Come santo Francesco convertì tre ladroni
micidiali e fecionsi frati; e della nobilissima visione che vide
l'uno di loro, il quale fu santissimo frate
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Capitolo
Ventisettesimo: Come santo Francesco convertì a Bologna due
scolari, e fecionsi frati; e poi all'uno di loro levò una grande
tentazione da dosso
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Capitolo
Ventottesimo: D'uno rapimento che venne a frate Bernardo, ond'egli
stette dalla mattina insino a nona ch'egli non si sentì
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Capitolo
Ventinovesimo: Come il demonio in forma di Crocifisso apparve
più volte a frate Ruffino, dicendogli che perdea il bene che facea,
però ch'egli non era degli eletti di vita eterna. Di che santo
Francesco per rivelazione di Dio il seppe, e fece riconoscere a
frate Ruffino il suo errore e ch'egli avea creduto
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Capitolo
Trentesimo: Della bella predica che feceno in Ascesi santo
Francesco e frate Ruffino, quando eglino predicarono ignudi
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Capitolo
Trentunesimo: Come santo Francesco conosceva li segreti delle
coscienze di tutti i suoi frati ordinatamente
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Capitolo
Trentaduesimo: Come frate Masseo impetrò da Cristo la virtù
della santa umiltà
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Capitolo
Trentatreesimo: Come santa Chiara, per comandamento del Papa,
benedisse il pane il quale era in tavola; di che in ogni pane
apparve il segno della santa croce
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Capitolo
Trentaquattresimo: Come santo Lodovico re di Francia
personalmente, in forma di pellegrino, andò a Perugia a visitare il
santo frate Egidio
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Capitolo
Trentacinquesimo: Come essendo inferma santa Chiara, fu
miracolosamente portata la notte della pasqua di Natale alla chiesa
di santo Francesco, ed ivi udì l'ufficio
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Capitolo
Trentaseiesimo: Come santo Francesco dispuose a frate Lione una
bella visione ch'avea veduta
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Capitolo
Trentasettesimo: Come Gesù Cristo benedetto, a priego di santo
Francesco, fece convertire uno ricco e gentile cavaliere e farsi
frate, il quale avea fatto grande onore e profferta a santo
Francesco
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Capitolo
Trentottesimo: Come santo Francesco conobbe in ispirito che
frate Elia era dannato e dovea morire fuori dell'Ordine; il perché
a' prieghi di frate Elia fece orazione a Cristo per lui e fu
esaudito
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Capitolo
Trentanovesimo: Della maravigliosa predica la quale fece santo
Antonio da Padova frate minore in consistorio
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Capitolo
Quarantesimo: Del miracolo che Iddio fece quando santo Antonio,
essendo a Rimino, predicò a' pesci del mare
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Capitolo
Quarantunesimo: Come il venerabile frate Simone liberò di una
grande tentazione un frate, il quale per questa cagione voleva
uscire fuori dell'Ordine
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Capitolo
Quarantaduesimo: Di belli miracoli che fece Iddio per li santi
frati frate Bentivoglia, frate Pietro da Monticello, frate Currado
da Offida e come frate Bentivoglia portò un lebbroso quindici miglia
in pochissimo tempo, e all'altro parlò santo Michele, e all'altro
venne la Vergine Maria e puosegli il figliuolo in braccio
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Capitolo
Quarantatreesimo: Come frate Currado da Offida convertì un frate
giovane, molestando egli gli altri frati. E come il detto frate
giovane morendo, egli apparve al detto frate Currado, pregandolo che
orasse per lui. E come lo liberò per la sua orazione delle pene
grandissime del purgatorio
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Capitolo
Quarantaquattresimo: Come a frate Currado apparve la madre
di Cristo e santo Giovanni Vangelista e santo Francesco; e dissegli
quale di loro portò più dolore della passione di Cristo
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Capitolo
Quarantacinquesimo: Della conversione e vita e miracoli e morte
del santo frate Giovanni della Penna
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Capitolo
Quarantaseiesimo: Come frate Pacifico, istando in orazione, vide
l'anima di frate Umile suo fratello andare in cielo
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Capitolo
Quarantasettesimo: Di quello santo frate a cui la Madre di
Cristo apparve, quando era infermo, ed arrecogli tre bossoli di
lattovaro
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Capitolo
Quarantottesimo: Come frate Iacopo dalla Massa vide in visione
tutti i frati Minori del mondo, in visione di uno arbore, e conobbe
la virtù e li meriti e li vizi di ciascuno
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Capitolo
Quarantanovesimo: Come Cristo apparve a frate Giovanni della
Vernia
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Capitolo
Cinquantesimo: Come dicendo messa il dì de' morti, frate
Giovanni della Vernia vide molte anime liberate del purgatorio
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Capitolo
Cinquantunesimo: Del santo frate Iacopo da Fallerone; e come,
poi che morì apparve a frate Giovanni della Vernia
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Capitolo
Cinquantaduesimo: Della visione di frate Giovanni della Vernia,
dove egli conobbe tutto l'ordine della santa Trinità
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Capitolo
Cinquantatreesimo: Come, dicendo messa, frate Giovanni della
Vernia cadde come fosse morto
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