Libri, Opere, testi ed editoria rubrica di CORRERENELVERDEONLINE

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cultura: rubrica dedicata ad associazioni, biblioteche, luoghi, LIBRI, personaggi e festività


 

 

Libri, Opere, testi ed editoria

 

Il libro, dal latino liber parola che rappresenta quella parte del legno di un albero utilizzata per l'impasto che da origine alla carta e di conseguenza la carta (scritta) stessa. Il libro nella figurazione immaginaria (e molto spesso nella pratica) rappresenta un'opera scritta, non importa se si tratta di un dizionario, di un romanzo, di una raccolta fotografica, di un testo religioso, di una raccolta di poesie e di molto altro ancora, insomma libro è una parola che trasborda di molto nell'accezione comune il termine tecnico della parola. Insomma il libro è il luogo ove è racchiusa un'opera, il punto di volta della cultura che dimostra la sua eccellenza anche in piena era tecnologica e digitale grazie agli audiolibri e agli e-book.

Citato per primo, doverosamente, il libro quale mezzo editoriale re della cultura, affacciamoci rapidi nelle pagine elettroniche, negli almanacchi, nei calendari, nei depliant, nei papiri, nelle pergamene, negli incunaboli, nei documentari audio, visivi e audiovisivi, nei pentagrammi e nei libretti musicali, nelle tavole illustrate e così via discorrendo per tenere a mente che l'importante è usufruire del contenuto e il mezzo, per sostenere questo, può e deve essere diversificato, modificato e innovato.

Pagine, lasciti fondamentali, obbrobri letterari dimenticati, note, righe (poche o tante) di interesse generale o settoriale. Ciò che si memorizza su qualsiasi supporto diviene, a dir il vero già mentre lo si fissa su un supporto materiale di archivio, uno strumento si di memoria ma anche di utilizzo, di conoscenza, di elementare apprendimento, di argomento su cui riflettere o discutere. La divisione in generi è di grande ausilio per orientarsi. Le biblioteche, spesso ormai divenute anche emeroteche, cineteche, ecc., strumenti mai abbastanza sponsorizzati e sostenuti. Le librerie (anch'esse ormai polifunzionali) luoghi nei quali la frequenza e l'acquisto non sono mai troppo frequenti.

La cultura nasce dal genio dei singoli, da simposi di specialisti, dalla bravura di esperti, da mode e costumi, da accadimenti rari ed eccezionali ma per prosperare e preservarsi a bisogno di luoghi (dalla memoria di un computer ad uno scaffale) e di mezzi (la memorizzazione e il supporto, carta, silicio o pellicola non importa) e la finalità di tutto ciò è un'insopprimibile istinto all'evoluzione tipico dell'essere umano.