Cinema: Casting, recitazione, attori e attrici, case di produzione, registi rubrica di CORRERENELVERDEONLINE

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Cinema: Casting, recitazione, attori e attrici, case di produzione, registi

Registi ] Almodovar ] Argento ] Besson ] Bunuel ] Carné ] Coppola ] Ejzenštejn ] Fellini ] Ford ] Hawks ] Herzog ] [ Hitchcock ] Kubrick ] Kurosawa ] Lee ] Leone ] Pasolini ] Ray ] Renoir ] Risi ] Rossellini ] Spielberg ] Squitieri ] Tornatore ] Welles ] Wertmuller ]

ALFRED JOSEPH HITCHCOCK

Alfred Joseph HitchcockAlfred Joseph Hitchcock (Londra 1899, Los Angeles 1980) è stato un importante regista inglese, apprezzato soprattutto per i suoi film gialli e i thriller.

Nel 1915 viene assunto dalla Henley telegraph and cable Company come disegnatore. Nel 1920 si affaccia nel mondo del cinema ed inizia a lavorare come disegnatore di titoli di film in uno studio a Londra. Qualche anno più tardi, nel 1923, Hitchcock inizia a lavorare presso la Gainsborough Pictures e si occupa di disegno dei titoli, sceneggiature, aiuto regia e montaggio.

Nel 1925 Hitchcock dirige il suo primo lungometraggio, The Pleasure Garden, tratto da un romanzo di Oliver Sandys. Già in questa prima opera appaio alcune cifre stilistiche sviluppate in seguito dal maestro del brivido: l’umorismo ed il sarcasmo.

Nel 1926 Hitchcock sposa Alma Lucy Reville, sua assistente regista e futura sceneggiatrice e addetta al montaggio in molti suoi film.

Grazie ad una serie di fortunati film gialli girati in Gran Bretagna, da The Lodger (Il Pensionante, 1927) a Jamaican Inn (La taverna della Giamaica, 1939), Hitchcock si afferma come uno dei più quotati registi britannici. Dietro la cura formale estremamente elaborata di questi film si trovano già alcuni dei motivi che saranno poi sviluppati nelle opere del periodo americano; la suspence e l’umorismo. Proprio il concetto di suspence, che per Hitchcock significa “attesa”, permette di accentuare e caricare di tensione drammatica un genere, quello della letteratura poliziesca, già di per se carico di tensione narrativa.

In una nota intervista rilasciata diversi anni dopo da Hitchcock a Truffaut (Françios Truffaut, Il cinema secondo Hitchcock, 1983), il regista dice a proposito della suspence:

“La differenza tra suspence e sorpresa è molto semplice e ne parlo molto spesso. Tuttavia nei film c’è spesso confusione tra queste due nozioni. Noi stiamo parlando, c’è forse una bomba sotto questo tavolo e la nostra conversazione è molto normale, non accade niente di speciale e tutt’a un tratto: boom l’esplosione. Il pubblico è sorpreso, ma prima che lo diventi gli è stata mostrata una scena assolutamente normale, priva di interesse. Ora veniamo alla suspence. La bomba è sotto il tavolo e il pubblico lo sa, probabilmente perché ha visto l’anarchico mentre la stava posando. Il pubblico sa che la bomba esploderà all’una e sa che è l’una meno un quarto – c’è un orologio nella stanza -; la stessa conversazione insignificante diventa tutta in un tratto molto interessante perché il pubblico partecipa alla scena. Gli verrebbe da dire ai personaggi sullo schermo: “Non dovreste parlare di cose banali, c’è una bomba sotto il tavolo che sta per esplodere da un momento all’altro”. Nel primo caso abbiamo offerto al pubblico quindici secondi di sorpresa al momento dell’esplosione. Nel secondo caso gli offriamo quindici minuti di suspence. La conclusione di tutto questo è che bisogna informare il pubblico ogni volta che è possibile, tranne quando la sorpresa è un twist, cioè quando una conclusione imprevista costituisce il sale dell’aneddoto.”

Nel 1939 Hitchcock si trasferisce a Hollywood ed inizia a lavorare con David O. Selznick. In breve tempo Hitchcock realizza una serie di importanti film, tra i quali Rebecca (Rebecca, la prima moglie, 1940), vincitore di 2 Oscar (“miglior film” e “migliore fotografia”). Una delle caratteristiche di questo film, e di tutti gli altri del periodo americano, è la breve apparizione di Hitchcock in una scena (dietro la cabina telefonica in cui compare uno degli indiziati della morte di Rebecca).

Il film è tratto dal romanzo di Daphe Du Maurier. Nonostante i divieti della produzione di modificare la trama del romanzo, Hitchcock riesce ed evitare i normali schemi del melodramma e a costruire una storia carica di suspence. Anche in questo film sono presenti alcuni dei temi essenziali della cinematografia hitchcockiana, ossia la messa in scene delle paure quotidiane dell’uomo borghese, la claustrofobia, l’ingiusta accusa, la perdita di identità.

Resta da sottolineare come, proprio nell’industria hollywoodiana, dove gli schemi produttivi erano regolati da rigide regole, Hitchcock abbia saputo sviluppare ed evidenziare i tratti ricorrenti della sua poetica, come ad esempio la costante sperimentazione tecnica.

Accanto a film di puro consumo, Hitchcock ha saputo confezionare opere di rilievo sull’angoscia causata da situazioni ambigue e sulla suspence in toni fortemente drammatici. Il suo sguardo sulla realtà è giunto spesso ad analizzare una realtà prospettica, dove il punto di vista e costantemente motivato da elementi mutevoli.

La paura, l’incertezza, il sottile erotismo, l’angoscia esistenziale, l’impotenza, la perdita di identità, le vertigini, l’ironia sono alcune delle chiavi di lettura di molti film di Hitchcock, che vanno da Dial for Murder (Il delitto perfetto, 1954) a Rear Window (La finestra sul cortile, 1954), da To Catch a Thief (Caccia al ladro, 1955) a Vertigo (La donna che visse due volte, 1958).

Nel 1959 Hitchcock realizza Psyco, film inquietante passato alla storia come uno dei capolavori del maestro del brivido. Ciò che colpisce di questa opera è certamente la suggestiva sperimentazione tecnica. Ad esempio, nella scena di dialogo tra i due protagonisti, Marion e Norman, notiamo alcuni procedimenti visivi che portano ad accentuare la drammaticità degli eventi futuri; e tutto ciò avviene non attraverso le parole, ma mediante una opposizione tra le inquadrature. La scena precede di poco quella in cui Norman uccide Marion sotto la doccia.

Marion viene inquadrata frontalmente, la sua figura occupa il centro dell’immagine, la macchina da presa si trova all’altezza dello sguardo di Marion, l’illuminazione è omogenea. Norman, invece, viene inquadrato con un’angolazione dal basso, la sua figura occupa la destra del piano, in alto a sinistra vediamo uccelli impagliati al muro, quadri con soggetti femminili svestiti, l’illuminazione è contrastata e accentua le zone d’ombra.

Un'altra scena da antologia è quella dell’omicidio nella doccia. Per realizzarla sono state necessarie 70 diverse posizioni di macchina.

Nel 1976 Hitchcock realizza il suo ultimo film, Complotto di famiglia.

Hitchcock ha inoltre diretto la regia di alcuni episodi della serie televisiva “Alfred Hitchcock Presents”, fortunata serie di telefilm ispirati a libri gialli, durata dal 1955 al 1965 e trasmessa dalle emittenti americane CBS e NBC. 

Nel 1980 il regista è stato insignito del titolo di baronetto.

 

FILMOGRAFIA DI ALFRED HITCHCOCK

  • Number 13 (Numero 13) (1922) incompleto

  • Always Tell Your Wife (1923) non accreditato

  • The Pleasure Garden (Il Labirinto della passione) (1925)

  • The Mountain Eagle (Aquila della Montagna (1926)

  • The Lodger - A Story of London Fog (Il pensionante) (1926)

  • The Ring (Vinci per me!) (1927)

  • Virtù facile (Easy Virtue) (1927)

  • Downhill (1927)

  • The Farmer's Wife (La Moglie del Fattore) (1928)

  • Champagne (Tabarin di lusso) (1928)

  • Blackmail (Ricatto) (1929)

  • The Manxman (L'isola del peccato) (1929)

  • Murder! (Omicidio) (1930)

  • Juno and the Paycock (Giunone e il Pavone) (1930)

  • Elstree Calling (Parla Elstree) (1930)  - co-regia di Paul Murray, Jack Hulbert e André Charlot

  • Mary (1931)

  • The Skin Game (Fiamma d'amore) (1931)

  • Rich and Strange (Ricco e Strano) (1932)

  • Number Seventeen (Numero Diciassette) (1932)

  • Waltzes from Vienna (Vienna di Strauss) (1933)

  • The Man Who Knew Too Much (L'uomo che sapeva troppo) (1934)

  • The 39 Steps (Il Club dei Trentanove) (1935)

  • Secret Agent (L’agente segreto) (1936)

  • Sabotage (Sabotaggio) (1936)

  • Young and Innocent (Giovane e innocente) (1937)

  • The Lady Vanishes (La signora scompare) (1938)

  • Jamaica Inn (La taverna della Giamaica) (1939)

  • The House Across the Bay (L'isola degli uomini perduti) (1940) non accreditato

  • Rebecca (Rebecca, la prima moglie) (1940)

  • Foreign Correspondent (Il Prigioniero di Amsterdam) (1940)

  • Suspicion (Il sospetto) (1941)

  • Mr. & Mrs. Smith (Il Signore e la Signora Smith) (1941)

  • Saboteur (Sabotatori) (1942)

  • Shadow of a Doubt (L'ombra del dubbio) (1943)

  • Bon Voyage (Cortometraggio) (1944)

  • Aventure malgache (Cortometraggio) (1944)

  • Lifeboat (Prigionieri dell'Oceano) (1944)

  • Spellbound (Io ti salverò) (1945)

  • Notorious (1946)

  • The Paradine Case (Il caso Paradine) (1947)

  • Rope (Nodo alla gola-Cocktail per un cadavere) (1948)

  • Under Capricorn (Il peccato di Lady Considine o Sotto il capricorno) (1949)

  •  Stage Fright (Paura in palcoscenico) (1950)

  • Strangers on a Train (L'altro uomo - Delitto per delitto) (1951)

  • I Confess (Io confesso) (1953)

  • Dial M for Murder (Il delitto perfetto) (1954)

  • Rear Window (La finestra sul cortile) (1954)

  • Alfred Hitchcock Presents...(1955) Serie TV

  • The Trouble with Harry (La congiura degli innocenti) (1955)

  • To Catch a Thief (Caccia al Ladro) (1955)

  • Man Who Knew Too Much (L'uomo che sapeva troppo) (1956) remake del film del 1934

  • The Wrong Man (Il ladro) (1956)

  • Suspicion (1957) Serie TV

  • Vertigo (La donna che visse due volte) (1958)

  • North by Northwest (Intrigo Internazionale) (1959)

  • Psycho (Psyco) (1960)

  • The Alfred Hitchcock Hour (1962) Serie TV

  • The Birds (Gli Uccelli) (1963)

  • Marnie (1964)

  • Torn Curtain (Il sipario strappato) (1966)

  • Topaz (1969)

  • Frenzy (1972)

  • Family Plot (Complotto di famiglia) (1976)

 

 

 

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