SERGIO LEONE
Sergio Leone nasce nel 1929 a Roma. Già in giovane
età si appassiona subito all’arte di famiglia: il cinema. Infatti il
padre è Vincenzo Leone che, con lo pseudonimo di Roberto Roberti, fu un
regista del cinema muto italiano. La madre era Edvige Valcarenghi
(meglio nota come Bice Waleran), un’attrice. Con tali genitori sembra
quasi ovvio che Sergio Leone si buttò a capofitto sul lavoro nel grande
schermo.
Il grande artista diventerà famoso soprattutto come
regista e sceneggiatore di film western. Leone sarà il capostipite di un
novo genere, gli spaghetti-western, che avrà successo in tutto il mondo,
riuscendo a rivitalizzare un genere che sembrava ormai non avere più
storia.
Come tutti, Leone ha dovuto fare della gavetta. Il
suo impegno partì innanzi tutto con dei lavori di aiuto regista,
proseguendo poi a dirigere due film con tematiche storico- mitologiche:
“Gli ultimi giorni di Pompei” e “Il Colosso di Rodi”.
Ma l’idea di cinema di Leone era ben diversa, e
decise di metter in atto le sue idee rinnovando il genere western.
Nacque così il progetto dei nuovi western all’italiana, dove la
psicologia dei personaggi era più sfaccettata e tutti, sia i buoni che i
cattivi erano sporchi e trasandati. Uscirono così nelle sale tre fil in
rapida successione. Nell’ordine: “Per un pugno di dollari” (1964), “Per
qualche dollaro in più” (1965), “Il buono, il brutto e il cattivo
(1966)”. Protagonista di questa trilogia di film è un giovane americano:
Clint Estwood, che proprio grazie a queste pellicole spiccherà il volo
per una lunga e luminosa carriera di attore e regista. Lo stesso Estwood,
quando riceverà l’Oscar nel 1993, ricorderà Sergio Leone in qualità di
maestro.
Per dirigere i primi due film, Leone userà uno
pseudonimo: Rob Robertson, da una parte per anglicizzare il proprio nome
per rendere più appetibile la pellicola (allora il western era un
esclusiva americana), dall’altra per rendere onore a suo padre (Robert-son
= figlio di Robert).
Nella terza pellicola, quando ormai il successo era
sicuro, ritornerà al suo nome di battesimo.
Tornando al 1964, la critica e i produttori non
furono così convinti della bontà del film “Per un pugno di dollari”, ma,
nonostante le previsioni la pellicola ebbe un enorme successo ai
botteghini (circa 3 miliardi e 182 milioni di lire guadagnati solo in
Italia), di tutto il mondo.
Da ricordare nei tre film è sicuramente la
spettacolare colonna sonora del maestro Ennio Moricone, che proprio
grazie a queste opere inizierà la sua eccellente carriera di grandissimo
compositore.
Dopo questi tre film, Leone si dedica alla cosiddetta
trilogia del “C’era una volta”, non si tratta di portare sul grande
schermo fiabe, ma di trasferire la storia d’America nel grande schermo.
Il primo film dei tre fu : “C’era una volta il West“
(1968), la pellicola è un addio da parte del regista al genere western,
che secondo lui era giunto alla fine della sua corsa. Su questo film c’è
ancora da aggiungere che alla stesura del soggetto parteciparono due
giovani artisti: Dario Argento e Bernardo Bertolucci che successivamente
diverranno due dei più famosi registi italiani. A questa pellicola seguì
“Giù la testa” sulla rivoluzione zapatista in Messico,e poi l’ultimo
“C’era una volta in America”, il film capolavoro del regista. In questo
lavoro la bravura di Leone è più chiaramente espressa, infatti nel
raccontare la storia degli Usa dal 1922 al 1970, il regista mostra la
sua maestria nel saper esprimere l’essenza dei suoi personaggi. Grazie a
questa pellicola, infatti, il regista italiano riceverà molti
riconoscimenti, tra cui il Nastro d’argento nel 1985 per la miglior
regia.
Oltre a Argento e Bertolucci, un altro attore-regista
italiano deve la sua carriera a Sergio Leone che, come abbiamo potuto
notare è risultato essere un vero e proprio scopritore di talenti, è
Carlo Verdone. Questi, grazie all’aiuto del grande Leone, che produrrà
la pellicola, riesce ad esordire nella regia con “Un sacco bello”
(1979).
Sergio Leone è morto a Roma, la sua città natale il
30 Aprile 1989, all’ètà di 60 anni, stroncato da problemi al cuore. La
morte lo ha colto mentre stava portando avanti il progetto di un film
sull’assedio di Leningrado, rimasto perciò incompiuto.
Filmografia:
-
"Gli
ultimi giorni di Pompei", 1959;
-
"Il
colosso di Rodi", 1960;
-
"Per
un pugno di dollari", 1964;
-
"Per
qualche dollaro in più", 1965;
-
"Il
buono, il brutto, il cattivo", 1966;
-
"C'era una volta il West", 1968
-
"Giù
la testa", 1971
-
"C'era una volta in
America", 1984.
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