Giuseppe Tornatore
Il noto regista, sceneggiatore e produttore, è nato a Bagheria
(provincia di Palermo) il 27 maggio del 1956; oltre ad operare in
campo cinematografico partecipò a molte iniziative in ambito civile.
Nonostante il lavoro come sindacalista della CGIL del padre, Peppino
Tornatore, il figlio Giuseppe dimostrò fin dall'età adolescenziale
interesse per la regia e la recitazione come testimoniarono le
rappresentazioni teatrali che all'età di sedici anni riuscì a
portare sul palco di un teatro; gli spettacoli che riuscì a
realizzare non erano semplici commedie ma bensì opere di affermati
autori come Luigi Pirandello ed Eduardo De Filippo.
Dopo il diploma conseguito presso il liceo classico Francesco
Scaduto di Bagheria, si iscrive all'Università di Palermo alla
facoltà di lettere, seguendo però solo alcune lezioni; la sua
vocazione è ormai la cinematografia!
L'ingresso nel mondo della regia avviene con il documentario “Le
minoranze etniche in Sicilia”, che si aggiudicò il Festival di
Salerno e successivamente Tornatore fu incaricato di dirigere “Il
diario di Guttuso” per la RAI.
Per la rete nazionale svolgerà svariati lavori di regia come
“Ritratto di un rapinatore - Incontro con Francesco Rosi” o
“Scrittori siciliani e cinema: Verga, Pirandello, Brancati e
Sciascia”.
Insieme a Giuseppe Ferrara collabora alla realizzazione di “Cento
giorni a Palermo” nel 1984 come sceneggiatore (col nomignolo di
Peppuccio Tornatore) e nel 1986 avviene il suo battesimo dietro la
macchina da presa con il film “Il camorrista” (con protagonista Ben
Gazzara) incentrato sul tema della malavita partenopea; la pellicola
raccoglie buoni consensi sia dal pubblico che dalla critica,
consentendogli di vincere il Nastro d'Argento come “miglior regista
esordiente”.
Nel 1988 diresse il film che consacrò il suo talento come regista:
“Nuovo Cinema Paradiso” (con Salvatore “Totò” Lo Cascio e Philippe
Noiret); la pellicola prodotta da Franco Cristaldi riscosse
un'enorme successo sia in Italia che all'estero, trionfo che si
concretizzò con l'assegnazione del “Premio della giuria” al Festival
di Cannes del 1989 e del “Miglior film straniero” agli Oscar del
1990.
Nello stesso anno del trionfo agli Oscar, ha l'onore di dirigere
Marcello Mastroianni in una delle sue ultime comparse
cinematografiche nel film “Stanno tutti bene”, storia che narra il
viaggio attraverso l'Italia di un padre alla ricerca dei propri
figli.
“Il cane blu” è un' episodio girato dal regista siciliano per il
film “La domenica specialmente” nel 1991 mentre nel 1994 dirige “Una
pura formalità” (con il regista Roman Polanski qui in veste di
attore e Gérard Depardieu), presentato al Festival di Cannes, che
segna un cambiamento stilistico del regista.
L'anno dopo ritorna al genere che ha segnato il suo esordio, ovvero
il filmato documentaristico con “Lo schermo a tre punte” incentrato
sulla sua terra e cioè la Sicilia; nello stesso anno Tornatore fa
incetta di premi aggiudicandosi il Nastro d'Argento come miglior
regia, il David di Donatello e il Gran Premio della Giuria al
Festival di Venezia con il film “L'uomo delle stelle” con un
bravissimo Sergio Castellitto nel ruolo di “ladro di sogni”.
Il 1998 è un' altro anno costellato da molti premi per il film “La
leggenda del pianista sull'oceano” con uno strabiliante Tim Roth; la
pellicola si aggiudica il Ciak d'Oro per la regia, il David di
Donatello e due Nastri d'Argento rispettivamente per la
sceneggiatura e per la regia.
In questa pellicola si possono ascoltare le musiche di una leggenda
vivente come Ennio Morricone che metterà il suo talento al servizio
di Tornatore anche nel film “Malèna” (con la bellissima Monica
Bellucci), coproduzione italo-americana del 2000 diretta dal
talentuoso regista palermitano.
La carriera di Giuseppe Tornatore è un continuo susseguirsi di
successi e ciò viene confermato nel 2007 con il film “La
sconosciuta” che riesce ad “accaparrarsi” cinque David di Donatello
per il miglior regista (Giuseppe Tornatore), miglior film, miglior
attrice protagonista (Ksenia Rappaport), miglior direttore della
fotografia (Fabio Zamarion) e miglior musicista (Ennio Moricone).
Inoltre la pellicola viene selezionata per simboleggiare l'Italia al
Premio Oscar 2008 come miglior film straniero.
La sua pellicola del 2009, “Baarìa” (pronuncia di Bagheria in
dialetto siciliano) ha aperto la 66° edizione della Mostra d'arte
cinematografica di Venezia e rappresenta la nostra penisola agli
Oscar; il film che “illustra” uno spezzato di vita vissuto dal
regista nella sua terra natale è stato al centro di polemiche da
parte della Lega Anti Vivisezione che non ha condiviso la scelta del
regista di mostrare nel film l'uccisione per dissanguamento (senza
l'ausilio di effetti speciali) di un'animale.
Gli impegni futuri del regista saranno la direzione di una pellicola
che ci farà conoscere il premio per la pace Aung San Suu Kyi e si
intitolerà “The lady”; bloccato invece il progetto che avrebbe
permesso a Tornatore di dirigere “Leningrad”, film sull'assedio di
Leningrado.
Il regista originario di Bagheria, riceve la laurea honoris causa
dall'università IULM di Milano in “cinema e comunicazione” nel
dicembre 2009.
Giuseppe Tornatore nel 2009 vive all’Aventino, quartiere storico
della città di Roma.
Filmografia:
-
Cento giorni a Palermo (1984 solo come sceneggiatore con il nome
di Peppuccio Tornatore)
-
Nuovo cinema Paradiso (1988)
-
Stanno tutti bene (1990)
-
La domenica specialmente (1991)
-
Una pura formalità (1994)
-
L'uomo delle stelle (1995)
-
Lo schermo a tre punte (1995) (documentario)
-
La leggenda del pianista sull'oceano (1998)
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Malèna (2000)
-
La sconosciuta (2006)
-
Baarìa (2009)
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