ARCHITETTURA
Parlare
di Architettura può significare coprire spazi immensi, non solo
in senso fisico e territoriale, ma anche e soprattutto in senso culturale
ed ideologico.
Se intendiamo
infatti l’Architettura rifacendoci al significato letterale del termine
(ossia alla sua origine latina "architectura") si arriva a "scomodare"
l’arte di formare, attraverso mezzi tecnico-costruttivi, spazi fruibili
per le necessità dell’uomo.
Si tratta
dunque di tutte le modificazioni non casuali operate dall’uomo sul paesaggio
che lo circonda, quindi non solo di edifici o monumenti, ma anche di
autostrade, ponti, giardini, gallerie e di ogni opera di ingegneria
di tal tipo.
Del resto
è recentemente invalsa l’opinione secondo la quale la storia dell’architettura
va riletta non solo in stretto rapporto con quello che è l’arte
delle varie epoche, ma anche con quello che testimonia lo sviluppo dell’uomo
nella ricerca antropologica: prevale quindi l’abbandono della rigida
demarcazione tra l’architettura che potremmo definire "nobile e colta"
(costituita in genere da palazzi e monumenti) e quella "minore e popolare"
(che comprende l’organizzazione degli spazi abitativi, l’edilizia e
la cura per gli interni, con particolare attenzione al design),
al fine di comprendere l’architettura come rivelatrice di messaggi ideologici
e di atteggiamenti socioculturali, di esigenze politiche, militari e
civili.
Tale
consapevolezza permette oggi di percorrere una strada di interpretazione
e salvaguardia dei valori architettonici in senso lato, al passo con
i cambiamenti dei materiali da costruzione, con le mutate esigenze e
con l’avanzare della tecnologia.
In tutti
gli ambiti di questo settore quindi, dal ruolo di volano anticrisi svolto
dall’architettura monumentale in molte società preindustriali, a quella
domestica a campagnola che costituiscono simboli e caratteristiche di
ogni determinato periodo storico, affiora in maniera inequivocabilmente
interessante l’espressione di valori, cultura, disagi e problematiche
sociali.
E quindi
noi di Correre nel verde non potevamo tralasciare le suggestioni di
un’arte tanto ampia e fiorente che cerca di conciliare alla perfezione
(seppur a volte senza successo) l’aspetto naturalistico con quello ad
oggi più diffusamente "umano" ed urbanistico, almeno laddove non ci
sia conflitto tra natura e ambiente, intendendo per quest’ultimo
l’esternazione della natura umana attraverso modifiche non distruttive.
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