FILIPPO
JUVARA
Filippo Juvara
è stato uno degli architetti più rappresentativi del tardo
barocco italiano. Nato a Messina nel 1678, inizia in
gioventù gli studi ecclesiastici.
Diventato
sacerdote, Filippo abbandona la carriera ecclesiastica per
seguire l’inclinazione artistica. Inizia l’attività di
cesellatore di oro e argento nella bottega del padre per poi
recarsi nel 1705 a Roma dopo studia architettura con Carlo
Fontana; in breve trova impiego in qualità di architetto
e scenografo per conto del cardinale Pietro Ottoboni.
Durante il
primo periodo romano, Juvara realizza la cappella Antamoro
nella chiesa di San Girolamo della Carità.
Negli anni
successivi Juvara è impegnato nel rifacimento di due importanti
ville toscane, Villa Mansi a Segromigno e Villa Garzoni a
Collodi.
Nel 1715
partecipa al concorso per la realizzazione della sacrestia della
Basilica di San Pietro; il suo progetto, sebbene riconosciuto
tra i migliori, viene messo da parte per gli eccessivi costi.
Sempre a Roma, nel 1735, partecipa al concorso per la facciata
della Basilica di San Giovanni in Laterano.
Nel 1714 Juvara
viene chiamato a Torino da Vittorio Amedeo II di Savoia e
nominato Primo Architetto civile del Re di Sicilia. Qui
realizza alcuni delle sue importanti opere, quali la Basilica
di Superga e la palazzina di Caccia di Stupingi. A
Juvara si devono inoltre l’ampliamento di alcuni importanti
edifici torinesi, come Palazzo Madama, il Castello di
Rivoli ed il complesso dei Quartieri Militari.
La Basilica
di Superga, iniziata nel 1717 ed inaugurata nel 1731, è
certamente uno dei capolavori del barocco settecentesco. Eretta
sull’omonimo colle ad est di Torino (abbassato di 40 metri per
agevolare la costruzione), l’opera si distingue per le eleganti
forme barocche di ispirazione classica.
Guardando da
Torino al colle, la costruzione juvarriana si staglia nel cielo
con le sue solenni forme.
La Basilica a
pianta centrale si presenta con un pronao classico a colonne
corinzie; ai lati della cupola centrale sorgono i due campanili
gemelli. L’interno, realizzato su pianta a croce greca, ospita
magnifiche sculture realizzate da Filippo ed Ignazio
Collino. Sotto il presbiterio della chiesa, l’architetto e
nipote di Juvara, Fernando Martinez, realizza tra 1774 ed
il 1778 la cripta dove sono conservate le spoglie di alcuni
membri di Casa Savoia.
Gli altari
vengono progettati da Juvara per armonizzarsi perfettamente con
l’architettura del Tempio; le istruzioni trasmesse nel 1729
dall’architetto recano precise informazioni circa le sculture ed
i marmi da utilizzare.
Un altro
capolavoro dell’architettura juvarriana è rappresentato dalla
Palazzina di caccia di Stupingi. La costruzione, iniziata
nel 1729, si impone per l’originalità delle forme nel vasto
giardino di viali ed aiuole.
Dal salone
centrale a pianta ellittica, nel quale si notano le balconate e
pregevoli statue, quattro bracci diagonali a croce si dispongono
Sant’Andrea; all’interno sono ospitati gli appartamenti reali.
All’interno
della costruzione emerge per l’imponenza e l’eleganza delle
forme il grande salone centrale a pianta ovale; lungo le pareti,
le balconate ospitano i pregevoli affreschi di Giuseppe e
Domenico Valeriani.
Nelle linee e
nelle forme architettoniche, si intravedono le doti progettuali
e la capacità di Juvara di articolare lo spazio secondo una
precisa gerarchia, in una continua sperimentazione tecnica tra
le solide forme classiche ed i nuovi materiali.
Il talento e la
professionalità di Juvara trova una chiara espressione anche
nell’architettura teatrale; a lui si devono i progetti per il
rimodernare il Teatro Caprinica, i disegni del Teatro Regio di
Torino (completato da Benedetto Alfieri).
Tra le altre
opere di Filippo Juvara si ricordano la facciata della chiesa di
Santa Cristina e la Chiesa di San Filippo Neria Torino, la
cupola del Duomo di Como e quella della chiesa di Sant’Andrea a
Mantova.
Poco prima
della sua morte (Madrid 1736), progetta a Segovia (Spagna) la
facciata Palazzo della Granja Ildefonso.
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