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Biblioteca Accademia della Crusca
Nel 1600 compaiono le prime
notizie scritte che collegano l'Accademia della Crusca, l'istituzione
fiorentina che lavora alla difesa e alla diffusione della lingua
italiana, alla creazione di una biblioteca. Le prime opere raccolte,
secondo la documentazione ufficiale, sono dei manoscritti che trovano
posto nelle "Carte Segni" tenuti nell'Archivio storico. È però
plausibile che i vari accademici, soprattutto per realizzare il
Vocabolario, abbiamo avuto dei testi di riferimento che venivano
conservati in un luogo sicuro in maniera da poter essere facilmente
consultati.
Il primo documento che
parla esplicitamente di una biblioteca dell'Accademia risale al periodo
Napoleonico. Nell'agosto 1813 con le "Costituzioni per il Regolamento
interno dell'Accademia della Crusca" viene citata la presenza di un
bibliotecario che è indicato come colui che ha il compito di tenere in
efficienza la Libreria dell'Accademia.
Nel XX secolo inizia una
crescita in ambito "moderno" della Biblioteca. In pratica doveva essere
una collezione di libri necessaria per la realizzazione di nuove
edizioni del Vocabolario quindi la ricerca di opere da aggiungere alla
libreria doveva basarsi su alcuni pilastri: innanzitutto il recupero di
antichi dizionari, italiani e stranieri, in maniera da conoscere al
meglio l'etimologia dei termini, in evidenza anche i testi di lessico,
nel tentativo di realizzare
una parte della collezione
incentrata sulle ricerche scientifiche applicate alle lingue.
Indirizzo: Via di Castello, 46
Firenze
tel. (+39) 055-454277/78
fax (+39) 055-45427
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