BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE
"VITTORIO EMANUELE II " ROMA
Fu Ruggero Bonghi, Ministro della Pubblica Istruzione
nel Governo Minghetti, a realizzare il progetto di istituire a Roma una
biblioteca nazionale italiana utilizzando, come sede, l’importante palazzo
cinquecentesco che i Gesuiti avevano edificato per il Collegio Romano.
Il Palazzo del Collegio Romano già occupato da due importanti
collezioni librarie dei Gesuiti, la Biblioteca Maior e la Biblioteca della
Casa Professa di Gesù, fu ampliato con la bellissima "Crociera" al fine
di ospitare materiale proveniente da diverse biblioteche di congregazioni
religiose.
La Biblioteca al Collegio Romano fu dedicata a Vittorio
Emanuele II e inaugurata nel marzo del 1876 assumendo, tra varie vicissitudini,
il pieno e corretto funzionamento dell’istituto e assolvendo pienamente
e con successo i compiti bibliografici e la funzione culturale.
Le raccolte della Biblioteca si ampliarono con pubblicazioni
italiane, che per legge debbono essere obbligatoriamente inviate alla Biblioteca,
e anche grazie ad una buona politica di acquisti.
Si iniziò dal 1886 a pubblicare il Bollettino delle opere
moderne straniere acquisite dalla biblioteche pubbliche statali.
Nei locali della Biblioteca furono realizzate mostre
assai importanti come quella sul Risorgimento del 1895, il cui materiale,
nel 1917, formò il nucleo costitutivo della Biblioteca di Storia Moderna
e Contemporanea.
La Biblioteca fu dotata di sale ricche di materiale di
consultazione, della emeroteca e della sala di cultura generale, supplendo
così alla mancanza di una biblioteca di pubblica lettura della quale Roma
ne era sprovvista.
Presso la Biblioteca fu costituito il Centro Nazionale
di Informazioni Bibliografiche per fornire, agli studiosi, le indicazioni
per le proprie ricerche, per curare e promuovere i lavori bibliografici
come l’indice Generale degli Incunaboli e il catalogo sistematico delle
opere possedute dalla biblioteca stessa.
Negli anni 50 non fu più possibile rinviare la soluzione
legata ai problemi strutturali del Collegio Romano e fu trovata, come soluzione
per la nuova sede, l’area di Castro Pretorio. Per i lavori fu costituita
una Commissione composta, tra gli altri, dal direttore della biblioteca
De Felice Olivieri Sangiacomo e da esperti architetti.
La nuova sede di Castro Pretorio fu inaugurata nel 1975;
copre un’area di circa 20.000 mq ed è disposta in tre edifici principali:
uno destinato agli uffici; uno ai servizi al pubblico ed il terzo al deposito
dei libri.
Il palazzo in cui sono ubicati gli uffici poggia su grandi
pilastri in cemento armato che lasciano in vista le strutture murarie di
epoca romana, l’edificio è formato da quattro piani: il piano terra è composto
di un grande atrio d’ingresso da cui si entra alla sala per le esposizioni
e alla sala conferenze. Una larga galleria centrale attraversa l’edificio
da un capo all’altro ai cui lati ci sono gli uffici di Orientamento, del
Prestito, delle Informazioni bibliografiche e le sale di consultazione.
Il deposito librario, lungo 167 metri e largo 16 ha una
capacità di 6 milioni di volumi, è diviso in dieci piani comunicanti con
scale interne e collegati a elevatori-montacarichi. Il magazzino è illuminato
da finestre in tutti i suoi lati. L’ultima zona del magazzino è adibita
alla conservazione di manoscritti e delle collezione dei rari.
Un solo piano è destinato al servizio pubblico.
Presso la Biblioteca è stato creato, nel 1987, il Centro
Elaborazione Dati che ha permesso l’avvio della gestione del materiale librario
secondo il programma del Servizio Bibliotecario Nazionale.
Dal 1990 è iniziata l’attività del Centro nazionale di
studio del manoscritto con lo scopo di rendere fruibili, per gli studiosi,
i microfilm dei manoscritti conservati nelle biblioteche statali.
I manoscritti sono raccolti in sette fondi ciascuno con
il proprio catalogo di inventario:
Gesuitico; Sessoriano; Vittorio Emanuele; Fondi Minori;
Greco; Orientale; Antichi cataloghi.
Un anno dopo, nel 1991, è stato avviata l’automazione
delle pubblicazioni monografiche, prima fase è il suggerimento dell’acquisto
per poi proseguire con tutte le fasi successive all’arrivo del libro. Si
prosegue con l’incremento della banca dati, le diverse registrazioni e le
schede destinate ad alimentare i cataloghi.
Biblioteca Nazionale Centrale Vittorio Emanuele II
Viale Castro Pretorio, 105
00185 Roma
tel. 06/49891
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