BIBLIOTECA CASANATENSE
L’istituzione della Biblioteca Casanatense si deve ai
padri domenicani del Convento di Santa Maria sopra Minerva. Fondata come
biblioteca pubblica dal cardinale Girolamo Casanate che gli destinò, per
testamento, una somma di 160.000 scudi e una raccolta personale di 25.000
volumi e grazie a una illuminata politica di mecenatismo, fu a lei destinato
uno dei più ricchi fondi antichi che esistano nelle biblioteche italiane.
Aperta al pubblico nel 1701, dopo la Biblioteca Ambrosiana
e l’Angelica, la Biblioteca Casanatense fu costruita nell’area del Chiostro
della Minerva su progetto architettonico dell’arch. Antonio Maria Borioni,
progetto improntato su una severa semplicità dove, soggetto preponderante
è il libro che forma anche elemento architettonico come le lesene, che hanno
lo scopo di delimitare gli scaffali veri e propri.
Constatata, dopo qualche anno dalla sua apertura l’insufficiente
spazio del salone rispetto al numero dei volumi da collocarvi, ne fu deliberato
l’ampliamento e si dette il via ad una sostanziale ristrutturazione delle
fondamenta. I lavori dettero alla luce un importante pezzo archeologico
(una ara isiaca), che portarono ad una vertenza giudiziaria tra la biblioteca
stessa e il vicino Collegio Romano che si riteneva danneggiato dai lavori
in atto e che si concluse in favore dei Domenicani.
Alla ristrutturazione in atto, si aggiunse una stanza
detta stanza del Casanate o del Cardinale che venne adibita a deposito di
manoscritti, mentre in altre stanze furono collocati gli incunaboli, le
incisioni, i libri di musica.
Con il passare degli anni la Biblioteca Casanatense si
arricchì, sia dal mercato antiquario in Italia che da quello fuori dall’Italia,
di volumi ed altro materiale bibliografico. Furono acquisite intere biblioteche
come, tra le tante, quella di padre Giacomo Ricci , iniziatore delle missioni
cattoliche in Cina o quella di Giovanni Battista Trionfetti che fu direttore
dell’orto botanico della Sapienza di Roma, donatore anche di un prezioso
erbario composto da piante disseccate.
In un primo momento la Biblioteca fu amministrata da
personale religioso e governativo, poi passò sotto la direzione di personalità
di alto valore culturale e sotto la Direzione del Ministero per la Pubblica
Istruzione. Dal 1975 la Biblioteca Casanatense fa parte, al pari delle altre
Biblioteche Pubbliche Statali, del Ministero per i Beni culturali e Ambientali
prima ed ora del Ministero per i Beni e le Attività culturali
Biblioteca Casanatense
Via di S. Ignazio, 52
00186 Roma
tel. 06/6976031
fax 06/6790550
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