Biblioteca Universitaria di Napoli
La
Biblioteca Universitaria di Napoli, nonostante il nome, risulta essere
uno spazio pubblico sotto il controllo indiretto del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
in quanto risulta essere il luogo dove si cerca di promuovere la
cultura, la curiosità sana che è alla base di studi e ricerche e non
semplicemente uno spazio esclusivamente riservato agli studenti
universitari. Inoltre questo luogo fa parte anche della rete del
Servizio Bibliotecario Nazionale, con l'opportunità di consultare il
catalogo on line.
La
realizzazione di questo spazio la si può far risalire agli albori del
XVII secolo quando il viceré di Napoli, il conte di Lemos Pedro
Fernandez de Castro, promulga la riforma delle istituzioni
universitarie. Queste ultime dovevano avere necessariamente una
"quantità bastante di libri di tutte le scienze". Per la costruzione
dell'edificio venne chiamato l'architetto Giulio Cesare Fontana, che si
occuperà di ristrutturare una cavallerizza poco fuori città, nei pressi
della Porta di S. Maria di Costantinopoli. La Biblioteca è stata
inaugurata nel 1615.
L'anno
successivo, con l'ordinanza "De Regimine Studiorum Civitas Neapoli" si
mettono a punto le regole per la consultazione dei testi per gli
studenti, e si affida la struttura nelle mani di un bibliotecario di
provata esperienza.
La
biblioteca degli Studi, così si chiamava quella Universitaria in quel
periodo, cambia la propria sede nel 1777, quando si insedia nel Collegio
Massimo dei Gesuiti al Salvatore, luogo libero in quanto era stato
soppresso l'ordine religioso. Poco dopo, con l'avvento del governo filo
Napoleonico di Gioacchino Murat, vengono cancellati tutti gli ordini
religiosi e i libri di testo, recuperati da lì, entrano a fare parte del
tesoro della biblioteca.
Con la
Restaurazione la Bibiloteca degli Studi perde alcune delle sue opere a
favore di quella Regia.
Il XX
secolo è segnato da grandi problemi per questa struttura, a partire dai
due terremoti, quelli del 1930 e del 1980 per i quali la struttura
subisce forti danni, per non parlare dei danneggiamenti causati dai
bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
L'obiettivo per il quale la Biblioteca è affiliata al Ministero è
riconducibile al fatto che questo luogo è stato scelto come posto
d'elite per realizzare un recupero importanti dei documenti relativi
alla storia della cultura e delle istituzioni del Sud d'Italia.
Indirizzo
Via Paladino Giovanni, 39 Napoli (NA)
tel. 081 5517025
Sito web:
http://www.bibliotecauniversitarianapoli.beniculturali.it/
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