Il revisore dei conti è
una figura legale operante all’interno in un organo collegiale, il
collegio di revisione di conti, il quale ha funzione di
verifica, analisi e valutazione sistematica delle transazioni e della
situazione economica
di una qualsiasi
società, azienda o istituzione sia pubblica che privata, così
come della loro presentazione nella contabilità, negli archivi contabili
e negli altri documenti finanziari, Si tratta di un’attività operata a posteriori,
il che significa che il lavoro del revisore non ha alcun contraccolpo
sugli affari o sulle operazioni correnti.
Difatti, Per legge, certe
società sono obbligate a farsi certificare i bilanci. Si tratta delle quotate
in Borsa, delle Sim (società di intermediazione mobiliare), delle partecipazioni
statali, delle assicurazioni, delle grandi cooperative e di alcune editoriali.
Ai fini di una migliore spiegazione è d’obbligo operare una distinzione
fra i revisori di conti dei collegi sindacali delle società, che hanno compiti
di controllo legale dei conti e sono eletti dalle assemblee di soci azionisti,
e gli auditor che, pur avendo anch’essi compiti legali, sono dipendenti
da società di revisione esterne, del tutto distinte dalle imprese
di cui attestano i bilanci.
Obiettivo principale del
revisore dei conti è stabilire, tramite un rapporto accurato, se i conti
annuali e la contabilità quadrano, se sono stati regolarmente calcolati
e se sono conformi alla legge. I revisori di conti interni alla società
vengono eletti da una assemblea generale e sono tenuti, per conto
di quest’organo, a realizzare una accertamento serio e preciso dei conti
annuali. La principale mansione di queste figure è la presentazione del
risultato dell’utile insieme alla verifica dell’integralità delle entrate
e delle spese. I revisori testimoniano inoltre nella loro relazione,
di aver analizzato i conti annuali delle entrate e delle spese e invitano
l’assemblea generale dei soci – in relazione ai risultati – all’ approvazione
o al rifiuto di tali dati. Nel caso in cui dovessero manifestarsi delle
incongruenze, i revisori avrebbero l’obbligo di segnalarli all’assemblea
generale: in realtà i revisori informano prima il comitato o la direzione
generale facendo si che questi possano introdurre dei correttivi per
cercare di risolvere la situazione
La «certificazione legale»
esterna è competenza di società di revisione registrate alla Consob, ed
è quasi totalmente controllata da poche società multinazionali: Reconta,
Ernst & Young, Kpmg, Arthur Andersen, Deloitte & Touche, Price Waterhouse
e Coopers & Lybrand...
Specialmente nel caso di
aziende pubbliche i revisori dei conti devono essere indipendenti dall’ente
per il quale stanno svolgendo le analisi. Il fine è evitare illegalità o
conflitti di interesse, i quali potrebbero danneggiare azionisti minori,
investitori,finanziatori, o nel caso di aziende pubbliche, tutti i cittadini.
Per l’incarico di revisori
dei conti sono necessarie figure competenti: persone che, durante
la loro carriera, si sono raffrontati con problemi legati alla contabilità.
Per essere revisore dei
conti è necessario essere in possesso una laurea in economia e commercio,
economia aziendale, economia assicurativa oppure bancaria. E’ scontato segnalare
l’importanza di scegliere studi amministrativo-contabili oppure finanziari,
o magari aver sostenuto esami universitari inerenti alla revisione dei conti
o aver presentato una tesi su argomenti analoghi.