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“Un’ala di riserva. Messa laica per don Tonino Bello”

Cd di Michele Lobaccaro con il Libro “Preghiera a Cristo” di don Tonino Bello

Un’ala di riserva. Messa laica per don Tonino BelloRoma, Domenica delle Palme,17 aprile 2011 - Un cd, un libro, un progetto mistico e laico allo stesso tempo, concretizzato in un risultato singolare, dalle atmosfere serenamente surreali.

Continua con “Un’ala di riserva. Messa laica per don Tonino Bello”, edizioni La Meridiana, la parabola teosofica di Michele Lobaccaro, artista e musicista dei Radiodervish, con un occhio sempre attento - per formazione (dopo la laurea in Filosofia) ed esperienze personali - all’intimo e inscindibile rapporto fra l’umanità e la spiritualità, intese nel senso più ampio.

Infatti, dopo aver curato nel 2010 la raccolta di vari testi nella pubblicazione “Tre volte Dio” in cui si confrontano le tre grandi religioni monoteiste con interviste, spunti e racconti, è al contributo ricco e vibrante di don Tonino Bello, vescovo della diocesi di Molfetta scomparso il 20 Aprile 1993, che Michele applica il suo talento artistico e musicale, attraverso la realizzazione dei dieci brani contenuti nel disco “Un’ala di riserva”, che vanta la partecipazione di numerosi artisti dai tratti diversi.

È forse lo sforzo di voler trascendere i limiti di tutte le barriere fittizie ad unire nei vari brani le voci di Franco Battiato, Caparezza, Nabil Salameh dei Radiodervish, Alessia Tondo e Antonio Castrignanò della Notte dalla Taranta, delle Faraualla, del gruppo italo albanese degli Adria, di Giovannangelo de Gennaro e Fabrizio Piepoli, tutti fermi nel testimoniare e nel riconoscere lo spessore e la portata innovativa di un’esperienza di tal genere, in cui si affrontano il latino e il greco dei testi sacri con la naturalità del parlato, in un progetto accompagnato anche dal testo inedito “Preghiera a Cristo” scritto dallo stesso don Tonino, per regalarci spunti di riflessione e suggestioni in musica e in prosa.

Tanto più necessario nel contesto di oggi è il bisogno di attingere ad una pace che non sia stasi dell’anima e del pensiero, bensì ricerca lucida e cosciente dell’entità spirituale che ci trascende, sfugge, guida e unisce al contempo, caratterizzando la nostra natura di Uomini, bisognosi gli uni degli altri per un cammino comune e la comprensione di qualcosa più grande.

La formazione musicale di Lobaccaro, maturata all’interno dei Radiodervish insieme a Nabil Salameh, ispirato interprete dei brani Agnus Dei e Un’ala di riserva, e ad Alessandro Pipino, concretizza e raccoglie da sempre spunti di un multiculturalismo profondo declinato  secondo sonorità mediterranee, mai scontato e di facciata, ma alla ricerca incessante di un ponte verso l’Altro, sia esso umano o trascendente, dove il Tutto sia più pieno se raggiunto Insieme.

Ed è questo il significato fondante di cui è impregnato il progetto che dà il nome al lavoro che sembra, prendendo in prestito le parole del testo di don Tonino Bello, vedere gli uomini rivolti ad un Dio “estroverso, Signore della Storia fratello solidale”, “amore segreto verso cui fremono gli incoercibili spasimi” chiedere “ perdono se, come Chiesa, abbiamo disatteso il tuo stile, soprattutto quando non abbiamo testimoniato la reciprocità” e ancora “chiamati a recitare le partiture della Storia della Salvezza, sugli scenari della transizione” impegnati  a “collocarci sul crocevia delle culture non per dirigerne il traffico o per canalizzarle nell’omologazione, ma per capirne le spinte di tendenza”, nell’anelito “di quell’altro incontro, sempre discreto e mai prevaricatore, che, a livelli più globali, deve realizzarsi fra fede e cultura”.

“Un’ala di riserva” spiegata, che riassume l’intento reale di regalare vibranti emozioni, quotidiane e sublimi, alle Anime attente.

Alessandra Giordani