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Musicisti, cantanti, compositori, gruppi, interviste NIDI D'ARAC "La musica dei Nidi d'Arac prende forza in un luogo surreale, in un mondo magico; è più di quanto si possa carpire dalle note delle loro canzoni, anzi è proprio tra quelle note che è possibile leggere la vita dei ragazzi della terra del rimorso. Loro 'sono' come i loro suoni, le loro terzine. Dietro al rifacimento di una pizzica, c'è un profondo rispetto per la terra; c'è la rabbia di una generazione che viene da lontano pur essendo vicina ; ma soprattutto c'è la consapevolezza di poter comunicare una cultura che per troppo tempo ha vissuto nel silenzio" G. Palazzolo Leader della band è Alessandro Coppola (leggi l'intervista che ci ha rilasciato in occasione della notte della Taranta 2005), titolare, in primis, di quella appassionata e consapevole ricerca di contenuti inscritti nella tradizione musicale, poetica e folklorica del mediterraneo. " Con la propria terra spesso si ha un rapporto di amore e odio. Essere innamorati della propria terra, rinnegarla, è come tentare di dimenticare qualcosa. Alla fine è più forte la voglia di parlarne e di usarne le espressioni tipiche: il dialetto. Perché non si può cancellare quello che fa più parte del tuo essere." A. CoppolaCon tamburello (Alessandro Coppola), flauto (Caterina Quaranta), violino (Rodrigo D'Erasmo), batteria (Maurizio Catania), basso (Edoardo Targa), voce e performance (Vera Di Lecce) i Nidi d’Arac risvegliano nell’ascoltatore (e quindi nello spettatore) quella inconscia necessità di perdersi e liberarsi in danze frenetiche. Il bisogno del movimento, vera esigenza collettiva del terzo millennio. Il cuore del progetto Nidi d'Arac è un concetto in cui la tradizione incontra le nuove tendenze del suono giovanile più aggiornato (con gli imperativi della club - culture che giocano un ruolo fondamentale grazie al dj napoletano Stefano Miele, "macchina elettronica" aggiunta). Gli input di musica etnica si allungano , così, in nuove costruzioni sonore mentre i contorni della "pizzica" si deformano sotto la lente futuribile dei ritmi attuali : break-beat , trip-hop, drum & bass e… post house convivono grazie ad un collante "antico" che supera le differenze. Una mutazione metropolitana investe la nostra cultura popolare musicale e la modernizza creando ibridi di avanguardia europea. La tecnologia collide con la tradizione salentina e la memoria storica articola il "beat" prossimo venturo. Dal Salento al Portogallo, dalle isole di Capoverde alla Spagna , da Londra a Berlino, il gruppo ha portato fuori dai nostri confini, in occasione dei più importanti festival europei, la più autentiche radici della nostra tradizione .DISCOGRAFIA L’esordio discografico "FIGLI D'ANNIBALE" (CNI - 1998 , colonna sonora del film omonimo per la regia di Davide Ferrario, con Diego Abatantuono e Silvio Orlando) si è presto rivelato , negli anni , un successo di pubblico e critica. Il successivo mini cd "’MMACARIE" (CNI - 1998 ) esce abbinato ad un libro (millelire, stampa alternativa) in cui si affronta il fenomeno musicale legato al tarantismo e alla nuova musica etnica italiana. Il lavoro, dal titolo "RONDE NOE - microchips sulla terra del rimorso"(CNI–1999),può invece considerarsi un vero e proprio viaggio culturale che, prendendo le mosse dal Salento, raggiunge l'Albania e veleggia , poi, fino a lambire le coste del Medioriente. Accompagnato da ritmi che ben si inseriscono nelle nuove sonorità della World Beat, l’album propone un attento e consapevole progetto di sperimentazione elettronica sulla pizzica. Il cd "TARANTULAE" ( CNI – 2001 ) , nella sua ricercatezza e originalità , si esercita nella codificazione di un nuovo linguaggio estetico universale che, appellandosi alle caratteristiche proprie della modernità, porta la realtà popolare del sud del mondo ad essere apprezzata e riconosciuta come antica e affascinante cultura etnica del nostro villaggio globale . "JENTU", pubblicato da V2 RECORDS nel 2003 , attraversa la civiltà mediterranea, con un’apertura significativa alle realtà musicali delle aree magrebina, balcanica e siriana. Sfaccettato e policromo , il disco apre ad una strumentazione originale con ottoni balcanici, tamburelli salentini, tarabuche e sitar che dialogano con i "battiti" contemporanei : è l’ orizzonte comune di conoscenza e scambio. L’ultima uscita ha come titolo "ST. ROCCO'S RAVE" (ancora per V2 RECORDS – 2005 ) prende nome dall’ormai nota festa patronale di San Rocco del 15 Agosto a Torrepaduli (Salento), in cui più di 50000 persone da generazioni aspettano l’alba per la più antica fiera del bestiame del Mezzogiorno ballando per strada. Si balla la pizzica tradizionale mentre i più arditi danzatori si sfidano a ritmo di tamburello nella pizzica - scherma, l’affascinante danza dei coltelli frutto dell’incontro delle due culture differenti: quella salentina e quella zingara. Il dub come elemento determinante nel nuovo codice della moderna canzone popolare. ITALIA: RONDE NOE (microchips sulla terra del rimorso) (CNI 1999) TARANTULAE (CNI 2001) JENTU (V2 Records 2003) St.ROCCO’S RAVE (V2Records 2005) FIGLI D'ANNIBALE - SOUND TRACK (CNI 1998) MMACARIE (CNI 1998) AA. VV. SILA IN FESTA (1998) AA. VV. ENZIMI (1998) AA. VV. LA NOTTE DEL DIO CHE BALLA (1999) AA. VV. FANGO (Legambiente 1999) AA. VV. CNI COMPILATION 2 (1999) AA. VV. RADIO EDIT (1999) AA. VV. CANZONI PER L' AMBIENTE - SPECCHIO / LA STAMPA (2000) AA. VV. TARANTULA RUBRA - RADIO ONDA ROSSA (2000) AA. VV. RADICI [suoni e canti delle] (2000) AA.VV. L’ESPRESSO (2002) SPAGNA: NIDI D’ARAC Volume 1 (DISCMEDI 2005) AA.VV. QUINCHOS, nunca mas un niño en la calle INGHILTERRA: BASS, SWEAT AND TEARS, GAUDI feat A.Coppola in "Ci fice lu mundu" (INTERCHILL records- Mariko Music publish. 2004, UK) FRANCIA: AA. VV. ITALIA NUOVE INDYE - CROSS RECORDS BRASILE: AA. VV. NEW MILLENIUM ETHNIC - NEWWORLD GERMANIA: AA. VV. A MUSICAL JOURNEY TO ITALY - WELT WUNDER RECORDS
il sito ufficiale: www.nididarac.com
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