Willy Puchner
Willy Puchner è un arista,
un disegnatore, un autore, e uno dei più famosi e apprezzati fotografi nel
mondo. Nato a Mistelbach/Niederosterreich, bassa Austria, nel 1952, studia
fotografia e arte presso l’istituto superiore tecnico per gli studi fotografici
di Vienna, dove poi, per due anni, ne è anche docente di fotografia. Nel
1983 inizia lo studio della filosofia, della storia e della sociologia,
e cinque anni più tardi si laurea in filosofia con una tesi intitolata “On
Privare Photography”. Inizia così a fare numerose conferenze presso università,
musei e gallerie proprio sul tema delle fotografie private. Dal 1989 collabora
con il “Wiener Zeitung”, il quotidiano più antico del mondo.
Negli anni seguenti pubblica
diversi lavori sul tema della fotografia e della storia tramandata verbalmente,
e sul tema degli anziani. A lui piace molto lavorare con persone non più
giovani, nascono così i lavori: “Le persone di 90 anni”, “Amore e vecchiaia”,
“Le persone di 100 anni”, “Storia di vita e fotografia”, “Dialogo con l’anziano”.
Willy Puchner diventa famoso
con il progetto chiamato “la nostalgia dei pinguini”. Per quattro anni gira
tutto il mondo, dall’oceano al deserto, passando per Tokio, Pechino, Parigi,
New York, Honolulu, Sidney, Cairo, con Joe e Sally, due pinguini di poliestere,
che fotografa come se fossero dei veri turisti.
Dal 1980 ad oggi pubblica
numerosi libri: "Baume" ("Alberi") (1980), "Zum Abschied, zur Wiederkehr"
("A Farewell, per il ritorno") (1981), "Die Wolken der Wuste" ("le nuvole
del deserto") (1983), "Dorf-Bilder" ("Immagini-Villaggio") (1983),
“Die Sehnsucht der Pinguine” (il viaggio
dei pinguini) (1992), "Ich bin..."("Io sono...") (1997), "Die Sehnsucht
der Pinguine" (“il viaggio dei pinguini”, nuova edizione in sette lingue)
(1999),"Tagebuch der Natur" ("Diario di Natura"), "Flughafen. Eine eigene
Welt" ("Aereoporto. Una propria Città") (2003), "Die Sehnsucht der Pinguine"
("Il viaggio dei pinguini", ulteriormente esteso leggermente) (2004), "Illustriertes
Fernweh. Vom Reisen und nach Hause Kommen" ("Wanderlust illustrata. Viaggiare
e tornare a casa”) (2006), "Vienna. Pleasure and Melancholy” ("Vienna. Piacere
e malinconia") (2008). Pubblica quattro libri per bambini scritti
e disegnati da lui stesso, e in varie riviste austriache, statunitensi,
italiane e giapponesi.
Girano il mondo le sue
mostre fotografiche; espone al Museum Moderner Kunst di Vienna; al Museum
des 20, sempre di Vienna; all’Österreichisches Fotomuseum, Bad Ischl, Steirischer
Herbst di Graz; presenta i suoi lavori a Berlino, Brema, Kleve, Braunschweig,
e Klagenfurt; negli Stati Uniti a Norfolk, Washington; in Giappone e
Tokyo, Osaka, Oita, Nagoya, Sapporo, e in India a Bombay.
Puchner fotografa di tutto;
persone, animali, paesaggi, natura, cose, e lo fa sia con pellicole
in bianco e nero che a colori. Nel suo sito richiede ai naviganti di mandargli
foto proprie di famiglia, perché “sono ossessionato dai fantasmi del nostro
passato. Essi incapsulano i nostri più cari ricordi disposti in una sequenza
cronologica pulita. Il senno di poi ci permette di rivivere i nostri ricordi
nel modo in cui li abbiamo vissuti allora. La tentazione di documentare
il passato è un rimedio infallibile per i momenti di tensione. Dopo tutto,
le istantanee riportano il ricordo di quando ci si mise a ridere e di quanto
si è amata la vita. È nella natura personale della fotografia dare permanenza
a un momento memorabile”.