Ursula Biemann
Ursula
Biemann ha studiato in Messico e ha frequentato il programma di
studi indipendenti del Whitney Museum di New York.
I temi chiave
del suo lavoro di artista e curatrice sono le relazioni di genere nell’economia,
nei media e nei diversi contesti geografici. Nel 1996, insieme a otto artiste
e studiose di Istanbul ha realizzato Kultur, ricerca sulle donne
negli spazi urbani.
Nel 1999 ha
girato Performing the Border, video dedicato alle donne che vivono
ai confini tra Messico e Stati Uniti, lavorano nelle maquiladoras o come
prostitute. Negli anni successivi l’esplorazione su identita’ di genere,
migrazioni e sex working e’ proseguita con Writing Desire (2000)
Remote Sensing (2001) ed Europlex (2003).
I
video-saggi e le installazioni di Ursula Biemann sono stati selezionati
da numerosi festival d’arte internazionali tra cui la Biennale di Ginevra,
Insite di Los Angeles, il Museum of Modern Art di New York, il MACBA di
Barcellona, il Centre George Pompidou di Paris e la Tate Modern di Londra.
Nel 2003 ha
curato la mostra e il catalogo Geography and the Politics of Mobility (Geografia
e politiche della mobilita’) alla Generali Foundation di Vienna. Ha pubblicato
i libri Been there and back to nowhere - gender in transnational spaces
(b_books, Berlino) e Stuff It - the videoessay in the digital age
(Springer Vienna/New York, 2003). Tra i suoi ultimi progetti, The Black
Sea Files, sulle politiche del petrolio nel Caspio e il Maghreb,
project sulla mobilita’ nell’area del Mediterraneo che si sviluppera’
tra il Cairo, Ginevra e Siviglia nel 2006-07.
Ursula Biemann
e’ ricercatrice presso l’Istituto di Teoria dell’Arte e Design HGKZ di Zurich
e insegna a Ginevra.