Maria Teresa Caso
Maria
Teresa Caso è nata a Napoli dove ha frequentato l’Accademia delle Belle
Arti.
Attualmente vive in Frattaminore,
dove svolge la sua attività artistica.
Sue opere figurano in numerose
collezioni pubbliche e private.
Ha partecipato alle più significative
mostre a livello nazionale riportando attestazioni
di stima da parte della critica.
Si sono interessati di Lei riviste
specializzate e quotidiani vari.
Ho il piacere di riportare qui
di seguito la presentazione che Le feci in occasione della Mostra personale
tenuta dal 31 marzo al 9 aprile 1977 presso la galleria d’arte “LA MARGUTTIANA”
.
Oggi,a distanza di tanti anni,
anche se l’Artista ha sviluppato ulteriori capacità tecnico-espressive,
nulla è sostanzialmente mutato rispetto a quanto ebbi ad evidenziare.
"L’uomo è la sola creatura che
si rifiuta di essere ciò che è" (Camus).
Vero è, infatti, che il carattere
inerente alla razionalità è essenzialmente saper dire "NO" a situazioni
e fatti della propria esistenza.
Maria Teresa Caso esprime molto
bene questo concetto, lasciando trasparire dalle sue tele l’intimo bisogno
di rottura delle identità costituite e attraverso un rigoroso esame introspettivo
di se stessa, l’affannosa ricerca dell’uomo, onde penetrarne le sue più
recondite vibrazioni interiori.
Basta
dare uno sguardo alla sua produzione artistica, a mezzo della quale si descrivono
con rara sapienza compositiva corpi nudi nelle più svariate posizioni ed
attività, per rendersi conto della probità di tale assunto.
Il corpo, infatti, nasce nudo,
affamato, mendicante, esigente, è una struttura di carenze e di bisogni
e in pari tempo, la nudità simboleggia l’ansia di liberarsi da ogni incrostazione
di pseudo-civiltà che inibisce la libera espressione dell’intima personalità
umana.
Le opere dell’Artista, sarà utile
ribadirlo, create con mano sciolta ed esperta, non sono da considerarsi
mera esercitazione formale; al contrario, rappresentano la protesta contro
le ipocrisie che i miti della civiltà tecnologica ci stanno inculcando,
ci gridano il rifiuto della condizione esistenziale Sua e di molta parte
dell’umanità.
I valori formali, quindi, l’interpretazione
del dato materico, vengono interiorizzati e assurgono a vere e proprie tracce
di mappe interiori.
Un interesse particolare, infine,
ci offre il valore della maternità, molto sentita da Maria Teresa Caso;
essa, però, s’innalza a dato emblematico, rappresentando non altro che quei
principi irrinunciabili che sono stati, sono e saranno indistruttibili per
l’umanità tutta.
Pio Villano
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