PARCO NAZIONALE
DELL’ARCIPELAGO TOSCANO
Istituito
con Decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio
1996, il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano
è costituito da una quarantina di isolotti e da
sette isole maggiori:
Gorgona, la più settentrionale
e la più piccola con un’estensione di appena 5 chilometri
di costa ed una superficie di circa 220 ettari;
Capraia, con un’estensione di
27 chilometri di coste ed una superficie di quasi
2.000 ettari;
Elba, la più grande delle sette
isole con un’estensione di 147 chilometri di costa
ed una superficie di 22.350 ettari;
Pianosa, con un’estensione di
26 chilometri di coste e una superficie di 1.025
ettari;
Montecristo, con un’estensione
di 16 chilometri di costa ed una superficie di 1.040
ettari;
Giglio, la seconda in ordine
di grandezza dopo l’isola d’Elba e con un’estensione
di 28 chilometri di costa ed una superficie di 2.120
ettari;
Giannutri, la più meridionale
delle isole e con un’estensione di 11 chilometri
di costa ed una superficie di 260 ettari.Scogliere
a picco sul mare, piccole baie, spiagge con sabbia
finissima, acque cristalline, fondali ricchi di
pesci e di piante marine sono le caratteristiche
delle isole che compongono il Parco.
Un Parco costituito per tutelare
e valorizzare una ricchezza ambientale inestimabile,
quella della flora e della fauna tirrenica.
L’isola d’Elba, la più grande
delle sette isole è l’isola dove la natura è protagonista
incontrastata del paesaggio e il mare e la costa
cambiano colore ad ogni insenatura: a sud assume
le tonalità color sabbia degli arenili che si confondono
con lo stesso colore della costa; a nord le bianche
scogliere granitiche, levigate dal vento, spiccano
su un mare blu cobalto; le nere pareti intervallate
da rossi gradoni per la concentrazione dei sali
di ferro del versante orientale conferiscono all’ambiente
un aspetto particolare soprattutto quando la luce
del sole ne esalta le tonalità.
Tutta l’isola è disseminata di
posti speciali e seguendo i suoi sentieri e le sue
strade si possono apprezzare la quiete dei boschi
sempreverdi, il profumo della lavanda e i colori
intensi della macchia mediterranea in una profusione
di panorami mozzafiato.
Negli stretti e scoscesi sentieri
il ciclamino, la violetta, l’erica, l’anemone e
macchie fitte di rovi e felci.
Soldanelle, bocche di leone,
gigli di mare, iris, ciclamini, ginestre, crochi,
anemoni, fiordalisi, viole, tulipani selvatici,
orchidee selvatiche che sbocciano a profusione come
se l’Elba fosse un giardino botanico.
Vigneti a terrazza, muretti a
secco, proprio quei muretti a secco che costituiscono
una delle caratteristiche del paesaggio elbano in
quanto retaggio dell’antica civiltà contadina ormai
quasi del tutto scomparsa e che furono edificati
a sostegno dei terrazzamenti, un po’ ovunque, dal
mare alla collina e fin sopra i 500 metri.
Anche le altre isole non sono
da meno e presentano le medesime caratteristiche
dell’isola d’Elba: limpidezza dell’acqua, che permette
di vedere il mare anche nelle parti più profonde,
l’incredibile vicinanza del mare alla macchia mediterranea
caratterizzata da mirto, lentisco, ginepro da rendere
il connubio terra-mare così profondamente affascinante
e particolare nei colori e nei profumi confusi di
salsedine e verdi arbusti.
Castagni secolari, querce, lecci,
sughere vegetano nelle profonde valli e nelle pendici
rocciose dove le felci accompagnano il corso delle
sorgenti.
Pungitopo, agrifoglio, mirto,
edera sono tra le più numerose varietà rustiche
del sottobosco.
Anche
la fauna ha le sue caratteristiche; il muflone è
il re della montagna e della gariga (boscaglia mediterranea
costituita da arbusti molto bassi e sempreverdi
tra i quali vegetano abbondanti specie erbacee),
si muove in branco e insieme a martore, conigli
selvatici, cinghiali, gheppi, falchi, poiane popola
le parti più alte delle isole.
Simbolo del Parco il gabbiano
còrso, uno degli uccelli marini più rari del Mediterraneo.
Trattandosi di un Parco formato
da isole anche il mare offre scenari e vita incomparabili:
splendide gorgonie rosse (Paramuricea clavata)
dalle tonalità rosse e gialle, anemoni di mare (Actinia),
stelle marine rosse (Astropecten), coralli(Corallium
rubrum) e madrepore (Miryapora truncata),
serti di mare (Sertella) e aragoste, saraghi,
dentici, murene, ricciole, cernie, gronghi, scorfani,
polpi e all’isola di Capraia tonni, pesci spada
e balenottere, mentre l’isola di Montecristo è zona
di protezione della foca monaca.
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