PARCO NAZIONALE DELL’ARCIPELAGO
DI LA MADDALENA
E’
stato istituito con legge 4 gennaio 1994, n. 10, con lo scopo di salvaguardare
e conservare lo stato dei luoghi formato da oltre 60 isole e isolotti di
natura granitica e scistosa per una estensione di 5.134 ettari.
Situato davanti all’estremità nord della costa orientale
della Sardegna; comprende senza contare le isole minori, sette isole principali:
La Maddalena, Caprera e Santo Stefano a nord-ovest; Spargi, Budelli, Santa
Maria e Ràzzoli a sud-est.
Suggestivi bracci di mare si snodano tra le prime tre
isole e la costa sarda; fra le altre quattro e la Corsica si schiudono le
Bocche di Bonifacio; per questo e per la sua posizione tra Sardegna e Corsica,
l’arcipelago de La Maddalena fu conosciuto dai Romani col nome di Isole
Cunicolari e fu chiamato dai Genovesi Isole dei carugi (vicoli
lunghi e stretti del centro storico di Genova); verso la fine del
secolo XVIII ebbe anche il nome di Isole Intermedie.
La Maddalena, dalla forma quasi triangolare, isola
principale e capitale dell’omonimo arcipelago, ha natura granitica con terreni
per la maggior parte sterili e, nonostante la modesta altezza dei rilievi
(il Monte Guardia Vecchia misura 146 metri), è caratterizzata da ambienti
tipicamente montani e da diverse insenature dove trovano rifugio i pescatori
che costituiscono la maggior parte della popolazione dell’isola e sfruttano
le pescose acque circostanti.
La sua superficie è di quasi 20 chilometri quadrati con
uno sviluppo costiero di 45 chilometri caratterizzato da numerose insenature
che offrono facili approdi.
L’isola è attraversata da nord a sud da una catena montuosa
che culmina nel Monte Guardia Vecchia costituito da graniti e porfidi, il
terreno è per la maggior parte roccioso.
Caprera, l’isola di Giuseppe Garibaldi, è la seconda
isola del Parco per grandezza (ha una superficie di quasi 16 chilometri
quadrati e uno sviluppo costiero di 34 chilometri); molto suggestiva per
la bellezza delle sue coste e delle sue spiagge e per la particolarità della
flora.
Si presenta formata da una massa granitica con coste
alte e poco accessibili, mentre, lungo i lati sud e ovest, vi sono notevoli
insenature e la costa è seminata di scogliere; verso ovest le alture si
abbassano gradatamente formando spianate verdi tenute a pascolo o coltivate.
Un’aspra dorsale occupa tutta la costa est, rocciosa
e poco accessibile e presenta rilievi che culminano con il Monte Teialone
di 202 metri.
Pinete e boschi di lecci, ginepri, folta macchia mediterranea
dove predominano il mirto, il lentisco e il corbezzolo.
Principale risorsa dell’isola oltre il turismo è la pastorizia.
Caprera è collegata a La Maddalena da un ponte e da una
lingua di terra (circa 600 metri) su cui scorre la strada di accesso.
Sul versante di nord-est dove la scogliera precipita
nel mare e la costa presenta insenature e calette di spettacolare bellezza
l’isola è incantevole.
A nord-ovest si trovano invece le isole di Spargi, Budelli,
Santa Maria e Razzoli, collocate ai confini meridionali delle Bocche di
Bonifacio ed esposte al vento di maestrale.
Isola di Santo Stefano è rocciosa, incolta con qualche
pascolo ed ha una superficie di tre chilometri quadrati.
Dal punto di approdo dipartono due sentieri: uno diretto
verso nord-est, l’altro conduce a sud, alla Cala di Villamarina dove nel
1793 si ancorò la flotta francese; qui si trovano cave di granito e un sito
preistorico risalente al neolitico.
Spargi si presenta allo sguardo formata da grandi
rocce scolpite e levigate dal vento; la fitta vegetazione si spinge verso
il mare fin quasi ad esserne lambita.
Budelli famosa per la sua spiaggia rosa formata dalla
frantumazione di gusci di briozoi che ne determinano il colore.
Razzoli e Santa Maria unite fra loro dal Passo
degli Asinelli; grande scogliera sul mare la prima, sede di un antichissimo
convento di benedettini la seconda.
La fauna del Parco è rappresentata dagli uccelli marini
stanziali e da quelli migratori; i primi comprendono il gabbiano còrso (Larus
audouinii), il marangone o cormorano dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis
desmarestii), il gabbiano reale (Larus cachinnans), lo sterna comune (Sterna
irundo), l’uccello delle tempeste (Hidrobates pelagicus melitensis), il
berta minore (Puffinus yelkouan), il berta maggiore (Calonectris diomedea).
La fauna marina è rappresentata da una rara specie di
patella, tra l’altro minacciata di estinzione e perciò molto protetta: Patella
ferruginea, un gasteropode con conchiglia percorsa da solchi radiali che
vive attaccata agli scogli nella zona di risacca.
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