Lungo la Strada Statale 601, la litoranea in località
Bonifica Le Salzare-La Foce, nei pressi di Ardea, nel tratto terminale del
Fosso dell’Incastro, si rinvengono di continuo, notevoli resti archeologici.
Gli scavi ad opera della Soprintendenza Archeologica
del Lazio sono stati giudicati, dal funzionario che segue i lavori Francesco
Di Mario, di grande interesse archeologico.
"Si tratta di un sito archeologico di grandi dimensioni
- dice Francesco Di Mario - che ci pone di fronte a problemi di studio che
stiamo verificando. Abbiamo rinvenuto numerosi ami da pesca che testimoniano
l’intensa attività ittica nella zona data la sua vicinanza al mare", "Ardea
- prosegue Di Mario - era in una posizione viaria molto importante sia per
i traffici su strada che per la sua posizione marinara e grazie anche ad
una intensa attività commerciale marittima con i Greci.
Il rinvenimento di numerose anfore di provenienza africana
testimonia l’esistenza di un porto notevolmente attivo.
La Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio intende
proseguire i lavori ampliando l’area di scavo e realizzare una zona aperta
al pubblico in cui i resti antichi saranno reinseriti nell’ambiente nel
quale si trovavano, provvedendo anche ad effettuare opere di bonifica ambientale
e di "ricostruzione", ricollegando l’area archeologica al mare.
La visione dall’alto, tramite l’interpretazione delle
fotografie aeree ha permesso di individuare tracce di terreno con strutture
di grandi dimensioni ancora interrate, mentre scavi successivi hanno rivelato
una struttura in opera quadrata di tufo di eccezionali dimensioni e bellezza.
Si pensa con questi ritrovamenti di avere ritrovato l’antico
castrum, le antiche mura che formavano le fortificazione dell’abitato.
Queste importanti rilevazioni effettuate dalla Soprintendenza
Archeologica del Lazio ha portato ad una intensa campagna di scavi nella
zona di Ardea archeologica legata ai fasti dell’antica Roma, scavi però
iniziati nel 1920 e solo ora intensificati e rivalutati con continue scoperte
che si concluderanno con la realizzazione di una grande area museale, archeologica
e naturalistica.