Intervista a Marco Berchi
Direttore della rivista mensile del Touring
Club Italiano
"Qui Touring"
di Alessandra
Giordani
Dott. Berchi, il turismo
in genere e nello specifico quello nel nostro Paese è da sempre legato sia
ai tesori ambientali ed artistici sia a quelli di interesse folcloristico
e culturale: quanto ritiene importanti i settori locali dell’enogastronomia
e dell’artigianato, punti di forza di questa manifestazione?
Si tratta di due settori
che vanno prendendo sempre maggiore consistenza nel panorama dell’offerta
del nostro Paese. Stiamo ancora attraversando una fase iniziale che definirei
tumultuosa e nella quale è difficile distinguere in termini qualitativi.
Tuttavia, l’offerta enogastronomica e artigianale sta iniziando a segmentarsi
facendo emergere le fasce di eccellenza e quelle di elevata qualità. Amministrazioni
e operatori devono saper valorizzare sopratutto queste ultime e devono saperle
coniugare con le proposte ”tradizionali” su tesori artistici e ambientali.
Occorre ricordare, infatti,
che
enogastronomia e artigianato in genere sono a tutti gli effetti espressioni
della cultura del nostro Paese e delle sue...100 città.
Il Touring Club è la
più grande associazione a livello nazionale che si occupa da più di un secolo
di promuovere il turismo in Italia in senso globale e specifico allo stesso
tempo: qual è il vostro contributo e come si inquadra la vostra partecipazione
a questa manifestazione?
Come detto in conferenza stampa,
il Tci si concepisce come una “casa” aperta a tutti coloro che operano nella
direzione della promozione del turismo attivo e consapevole. Di qui il nostro
appoggio alla manifestazione. Un appoggio che, come ricordato dai promotori
ferraresi, genera altre
occasioni di collaborazione
e sinergia, come la tappa della Penisola del tesoro Tci che in questi giorni
si svolge proprio a Ferrara.
Il Touring è da sempre
sinonimo di un turismo rispettoso di valori e culture, sostenuto in modo
da offrire ai curiosi, ai cittadini e ai viaggiatori gli strumenti migliori
per apprezzare il patrimonio racchiuso in ogni località: come vedete il
recente sviluppo e incremento della commercializzazione e della diffusione
di nuovi prodotti alimentari ed enogastronomici locali?
Mi rifaccio alla prima risposta.
Con un ulteriore “nota bene” che deriva dall’esperienza del Touring: gli
utenti, i turisti e in particolare i nostri soci chiedono sempre più un’offerta
di qualità certificata. Il settore turistico ha di fronte dei “consumatori”
sempre più attenti e preparati che, giustamente, non accettano approssimazioni.
E’ gente che sa capire e scegliere. I prodotti alimentari e enogastronomici
hanno la caratteristica di essere sottoposti senza mediazioni al giudizio
di chi li fruisce e gli errori si pagano molto cari. D’altra parte, la tradizione
italiana in materia è talmente forte e diffusa che le aspettative sono alte.
Si tratta di essere all’altezza dell’una e delle altre.
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