BAROCCO
LECCESE
La
principale caratteristica del Barocco leccese è data dal lavorare su una
pietra particolarmente morbida e malleabile tipica del Salento.
L’utilizzo di questo materiale, facilmente reperibile e semplice da
lavorare, causò nel periodo Seicentesco effetti anche esagerati nelle
decorazioni delle chiese locali, rendendo così l’espressione Barocca nel
territorio salentino una manifestazione particolare rispetto al resto
del mondo.
La sopra
citata “pietra leccese” infatti, oltre alla sua malleabilità otteneva, a
contatto con gli agenti atmosferici, un color d’oro.
Queste
innumerevoli caratteristiche hanno reso sicuramente più alla portata di
tutti il lavoro di decoro, aumentando così gli artigiani del settore,
oltre al numero degli edifici su cui era possibile agire.
Nonostante ciò tra il ‘600 e il ‘700 nel Salento non ci saranno molte
nuove costruzioni, ma questo territorio vedrà soprattutto un
arricchimento stilistico di edifici esistenti. Gli eccessi del Barocco
leccese hanno portato una certa divisione tra i critici: ce ne sono di
entusiasti ma altri ritengono che alcuni edifici antichi sono stati
rovinati dalle numerose, e per questi anche eccedenti, aggiunte fatte
dagli artisti del periodo.
Il
Barocco leccese dimostra particolari assonanze con l’arte spagnola del
periodo, sicuramente anche a causa della presenza di regnanti
provenienti dalla penisola Iberica nel Sud dell’Italia.
L’arte di
questo periodo nel Salento, come abbiamo già sottolineato, contagiò ogni
tipo di edificio del territorio, a partire dalle case degli artigiani
fino agli edifici sacri, rivestendo con “nuovi abiti” i borghi
esistenti.
Si tratta
di un’arte sicuramente incoraggiata dai Vescovi italiani, trovando
quindi le sue maggiori espressioni nelle chiese.
Il
periodo storicamente poi aiutò il Barocco a svilupparsi, infatti la
curia salentina si impegnò molto nella sua opera di mecenatismo
artistico, basti ricordare che ci troviamo in pieno periodo di
controriforma. Il clima dunque è quello di una Chiesa che cerca di
rinnovarsi per riconquistare consensi. La ventata di novità passa anche
nell’ammodernamento degli edifici.
Ricordiamo inoltre che in Puglia, dopo la battaglia di Lepanto del 1571
e la cacciata dei pirati turchi, ritornò ad essere un luogo privilegiato
per gli scambi con l’Oriente.
Il centro
storico del capoluogo salentino risulta ancora oggi essere un luogo in
cui il tempo si sia fermato, restando agli inizi del 1700.
Tra i
monumenti da ricordare maggiormente citiamo le facciate delle chiese di
Santa Chiara e dei Santi Nicola e Cataldo e la piazza Duomo, uno tra i
maggiori esempi italiani di arte barocca.
Tra gli
artisti invece citiamo lo Zingarello, al secolo Giuseppe Zimbalo, e
Giuseppe Cino.
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