Astronomia e Siti Astronomici rubrica di  CORRERENELVERDEONLINE

 

Correrenelverdeonline

Sistema Solare
Galassia
Stella
Cometa
I Pianeti nel cielo
Mercurio
Venere
Terra
Marte
Giove
Saturno
Urano
Nettuno
Plutone

Osservatori
Arcetri
Asiago
Bologna
Brera
Cagliari
Capodimonte
Catania
Monteporzio Catone
Padova
Palermo
Teramo
Torino
Trieste
Gornergrat

Introduzione
Astronomia
Strumenti dell'astronomia
Astronomo - Astrofilo - Astrologo
Eclissi
Sistema Solare
UAI - Unione Astrofica Italiana
Legge costitutiva INAF
IASF
Intervista a Buonanno

 

Nettuno

La scoperta del Pianeta Nettuno è avvenuta grazie allo studio del movimento di Urano. Infatti se non fosse mai giunti all’individuazione di Urano e al conseguente studio della sua orbita, non avremmo neanche mai conosciuto Nettuno.

La questione è questa, essendo il movimento di Urano irregolare, l’anomalia poteva venire spiegata solamente in un modo: la presenza di un altro grande corpo celeste. Così grazie all’applicazione della legge di Newton si comprese che la ragione di tutto era collegata alla presenza di un corpo celeste più esterno che esercitava una forza di gravità. Calcolando sulla base di questi dati le ipotetiche traiettorie eseguite da Nettuno, nel 1846 è stato effettivamente scoperto il Pianeta.

Le poche informazioni che oggi abbiamo di Nettuno derivano dai dati pervenuti dall’osservazione della navicella Voyager 2, nel 1986. Sappiamo che fa parte del gruppo dei Pianeti Giganti, anche se le sue dimensioni dimostrano che è poco più piccolo di Urano, ma più massiccio.

La sua atmosfera è composta da metano, elio ed idrogeno, mentre attorno al pianeta sono presenti degli anelli.

I satelliti finora (2011) conosciuti sono 13, tra questi i 2 più famosi sono Tritone e Nereide.

Tra il 2010 e il 2011 terminerà il primo moto di rivoluzione del Pianeta dal 1846, anno della sua scoperta. Sarà quindi l’occasione di ricominciare a studiare Nettuno dall’esatto momento in cui è stato individuato per la prima volta.

Ulteriori lanci spaziali per studiare al meglio questo pianeta sono ancora lontani, nel migliore delle ipotesi il più vicino è per il 2020.