La scoperta del Pianeta Nettuno è avvenuta grazie
allo studio del movimento di Urano. Infatti se non fosse mai giunti
all’individuazione di Urano e al conseguente studio della sua
orbita, non avremmo neanche mai conosciuto Nettuno.
La questione è questa, essendo il movimento di
Urano irregolare, l’anomalia poteva venire spiegata solamente in un
modo: la presenza di un altro grande corpo celeste. Così grazie
all’applicazione della legge di Newton si comprese che la ragione di
tutto era collegata alla presenza di un corpo celeste più esterno
che esercitava una forza di gravità. Calcolando sulla base di questi
dati le ipotetiche traiettorie eseguite da Nettuno, nel 1846 è stato
effettivamente scoperto il Pianeta.
Le poche informazioni che oggi abbiamo di Nettuno
derivano dai dati pervenuti dall’osservazione della navicella
Voyager 2, nel 1986. Sappiamo che fa parte del gruppo dei Pianeti
Giganti, anche se le sue dimensioni dimostrano che è poco più
piccolo di Urano, ma più massiccio.
La sua atmosfera è composta da metano, elio ed
idrogeno, mentre attorno al pianeta sono presenti degli anelli.
I satelliti finora (2011) conosciuti sono 13, tra
questi i 2 più famosi sono Tritone e Nereide.
Tra il 2010 e il 2011 terminerà il primo moto di
rivoluzione del Pianeta dal 1846, anno della sua scoperta. Sarà
quindi l’occasione di ricominciare a studiare Nettuno dall’esatto
momento in cui è stato individuato per la prima volta.