L’Osservatorio
Astronomico di Roma, come tutti gli Osservatori italiani è uno dei dodici
osservatori astronomici in Italia confluiti nell’Istituto Nazionale
di Astrofisica INAF.
Compito istituzionale dell’INAF
è quello di coordinare la ricerca astronomica solare e di studio delle
strutture stellari e delle galassie in ambito nazionale ed internazionale
e di promuovere la conoscenza dell’astronomia nella scuola e nella società.
Non è facile stabilire quando
l’Osservatorio di Roma fu fondato perché esistono solo informazioni
storiche che riportano la presenza di alcuni piccoli osservatori nella
città di Roma, nel periodo che va dalla seconda metà del XVII secolo.
Uno di questi è l’Osservatorio
Astronomico, fatto costruire sulla Torre del Palazzo Senatorio sulla
collina del Campidoglio da Papa Leone XII nel 1827, l’altro è L’Osservatorio
del Collegio Romano costruito sull’estremità della Chiesa di Sant’Ignazio
del 1849. Interessante sapere è che l’Osservatorio del Collegio Romano
causò alcuni problemi politici nel 1870 in quanto il suo direttore,
Padre Angelo Secchi, rifiutò di riconoscere l’Unità d’Italia ma venne
comunque lasciato quale direttore dell’Osservatorio del Collegio Romano
fino alla sua morte avvenuta nel 1878 in quanto riconosciuto "padre
dell’Astrofisica".
Nel 1935 l’Osservatorio Astronomico
di Roma fu trasferito nell’odierna residenza, l’antica Villa Mellini
a Monte Mario, Villa situata non lontano dalla Cattedrale di San Pietro,
che fu adattata e ampliata alla sua nuova funzione con l’unione di due
ali e tre cupole sulla terrazza.
La seconda postazione dell’Osservatorio
Romano è a Monteporzio nell’area scientifica di Frascati, vicino Roma.
La costruzione progettata nel
1939 e terminata nel 1965 fu originariamente pensata per conservare
le attrezzature dell’Osservatorio Nazionale, ma la rapida espansione
dell’urbanistica romana e il recente incremento di interesse da parte
del pubblico riguardo alle scienze astrofisiche ha spinto l’Osservatorio
Astronomico di Roma a lanciare, presso la sede di Monte Porzio, il progetto
DIVA che intende promuovere la divulgazione astronomica e scientifica
con iniziative a favore di scuole, gruppi e privati.
Per fare questo viene messa
a disposizione una struttura, sicuramente innovativa per i musei della
scienza italiani, l’Astrolab risorsa che si inserisce nei programmi
didattici, ma anche un ottimo spunto per visitatori sia curiosi che
appassionati.
Campo Imperatore (Aq) è la
terza sede dell’osservatorio romano. Essa è situata ad un’altezza di
2150 metri che sono le condizioni ideali per l’osservazione astronomica
in quanto, a tale altezza priva di inquinamento luminoso, causato dalla
selvaggia illuminazione cittadina.
L’Osservatorio di Campo Imperatore
nacque dopo la seconda guerra mondiale per merito del Duca Francesco
Rivera che decise di realizzare sul Gran Sasso una stazione osservazione.
Grazie all’impianto di Campo
Imperatore si sono potuti raggiungere grandi risultati che hanno permesso
l’individuazione di nuovi astri, soprattutto grazie alle moderne tecnologie
impiegate e ad un sistema di ricerca tra i più sofisticati.
Campo Imperatore grazie ad
una collaborazione internazionale dispone di un dispositivo a raggi
infrarossi capace di studiare gli eventi cosmici che si muovono nel
campo degli infrarossi, e ultimamente si stanno studiando programmi
di ricerca che prevedono l’impegno di internet dove risiedono banche
dati on-line che permettono l’accesso da tutto ilo mondo.