VENERE
Venere è forse il pianeta di cui si ha la più antica conoscenza: era
già noto infetti in tempi antichi per la sua grande luminosità che
lo rendeva visibile ad occhio nudo dalla Terra, individuandolo vicino
al sole (all’alba in alcuni periodi dell’anno, al tramonto in
altri).
Venere ci appare con una tale luminosità che risulta essere
la più elevata dei corpi celesti (ovviamente Sole escluso) che
conosciamo. Tra le ragioni di questa peculiarità di Venere
ricordiamo da una parte alla vicinanza al nostro Pianeta, dall’altra
l’essere il secondo pianeta più vicino al Sole essendo il secondo in
ordine di distanza; la terza causa è riconducibile alla densa
atmosfera di Venere, che riflette più della metà dei raggi solari.
Se la sua immagine gli ha conferito il nome della dea della
bellezza, la realtà è totalmente opposta: Venere è un luogo in cui
non c’è la minima possibilità di sviluppo per la vita: la sua
atmosfera è composta prevalentemente da anidride carbonica e azoto,
ed il pianeta è coperto da uno spesso manto di nubi di acido
solforico che rende l’aria sul Pianeta estremamente corrosiva oltre
che molto densa, quest’ultimo fattore rende l’effetto serra un
fenomeno importantissimo e molto presente su Venere: la temperatura
sul suolo venusiano è di 450-480 gradi, ovvero un calore talmente
forte da riuscire a sciogliere anche il piombo. Questa è una delle
ragioni per cui tutte le sonde inviate su Venere hanno subito
numerosi danni minimizzando il risultato delle operazioni di studio.
Altro fattore che rende il posto inospitale ed inadatto alla vita è
la pressione atmosferica: sul Pianeta agisce una forza pari a 92
atmosfere, tanto potente che schiaccerebbe un qualsiasi corpo
all’istante.
Venere ha un campo magnetico estremamente debole e, probabilmente,
anche a causa di ciò il Pianeta non ha satelliti o anelli orbitanti.
È un pianeta con un moto di rotazione molto lento: un giorno
venusiano dura 243 giorni terrestri e più del moto di rivoluzione
del Pianeta stesso: infatti una intera rotazione di Venere intorno
al Sole dura poco meno di 225 giorni.
Inoltre la rotazione di questo Pianeta viene definita retrograda,
ovvero il movimento è opposto rispetto a quello degli altri pianeti
del Sistema Solare.
La geografia di Venere sembra essere simile a quella della Terra: le
dimensioni sono pressappoco uguali. Inoltre, dato che si tratta
comunque di un pianeta roccioso, si considera che anche il pianeta
venusiano possa avere un consistete nucleo ferroso sotto lo spesso
guscio di roccia del terreno (come la Terra). A dividere la crosta e
il nucleo dovrebbe esistere, come per la Terra, un mantello liquido.
Sulla crosta sono presenti numerosi altipiani ed anche catene
montuose a volte molto elevate, molte delle quali composte anche da
vulcani ancora in attività.
Sulla base degli studi effettuati, non sono state rilevate tracce di
impatti di meteoriti sulla crosta venusiana. Anche questa mancanza
si crede sia dovuta alla grande densità dell’atmosfera che sarebbe
riuscita a disintegrare i corpi rocciosi in arrivo prima che
tocchino il suolo.
|