CASTING
Che cos’è il casting:
È l’attività di prima
selezione degli attori per la formazione di un cast televisivo, teatrale
o cinematografico, compresa la selezione dei doppiatori che prenderanno
parte alla realizzazione del doppiaggio.
Definiamo il concetto di
cast:
Il termine, di derivazione
inglese (dal verbo to cast: "selezionare", "assegnare le parti"),
entrato ormai nell’uso internazionale, indica il complesso degli artisti
scritturati per la realizzazione di un film o per la messa in scena di
un’opera teatrale.
In televisione indica gli individui che, in un determinato programma,
appaiono in video con uno specifico ruolo: conduttore, vallette,
ballerini, attori.
Evoluzione storica:
Inteso inizialmente come attività prevalentemente interna alla
produzione e gestito dal Casting Director (assistente alla regia,
specializzato nella ricerca di attori secondari e generici), con
l’evoluzione dell’industria cinematografica e televisiva, soprattutto
statunitense, è stato affidato alle numerosissime agenzie specializzate,
esterne alla singola produzione. Specie dagli anni novanta in poi,
abbiamo assistito alla creazione di ricchissime banche dati, in
Internet, corredate di foto, audio, video, e portate avanti da società
incaricate di gestire i contatti con gli agenti degli artisti, al fine
di agevolare i rapporti tra gli addetti al settore.
La costruzione del cast:
Fare un
cast significa innanzitutto visualizzare i candidati idonei per i ruoli
da assumere o per i personaggi da interpretare all’interno di uno
spettacolo o di un programma televisivo. Riprendendo, in questo senso,
la definizione di
Gèrard Genette sulla funzione del personaggio in
letteratura e tracciando una analogia tra quest’ultimo e la figura
dell’artista, possiamo definire l’aspirante candidato come "una forma
aperta in attesa di essere plasmata".
Chiunque
si presenti ad un provino infatti, deve essere dotato essenzialmente di
una caratteristica fondamentale, l’adattabilità, ovvero la capacità del
soggetto di:
-
avvertire le esigenze del regista e recepire i segnali provenienti dalla
produzione;
- mostrare
una predisposizione innata ad interagire con gli altri componenti del
cast;
-
evidenziare la propria disponibilità a lasciarsi guidare totalmente
dalla produzione.
Elementi di valutazione nella
selezione del Casting:
I metri di
giudizio utilizzati nella configurazione di un Casting, variano di volta
in volta in relazione alla formula di un programma televisivo od alle
scelte stilistiche, contingenti, del regista o degli autori. Possiamo
tuttavia elencare alcuni dei tratti significativi generalmente presi in
considerazione nella definizione di un casting.
Gli
aspiranti attori, ballerini, cantanti etc. devono essenzialmente
dimostrare di possedere:
La nascita della selezione
spettacolare:
Fenomeno
piuttosto recente, limitato all’ambito televisivo, traduce in una forma
di spettacolo anticipato la fase di selezione del casting.
I provini,
relegati fino a non molto tempo fa, nell’universo misterioso ed ovattato
del backstage, oggi divengono
essi stessi il fulcro di programmi televisivi. All’origine di questo
fenomeno, emerge l’esigenza, sempre più marcata nella televisione di
ultima generazione, di assottigliare il perimetro simbolico preesistente
tra lo spettatore e chi fa televisione.
Il
programma capostipite di questa nuova tendenza, è stato originariamente "Veline",
trasmesso nell’estate 2002, condotto da Teo Mammuccari ed incentrato
sulla ricerca delle due nuove vallette di Striscia la Notizia, varietà
di notevole successo ideato da Antonio Ricci.
Esistono
programmi in cui la selezione di volti nuovi per la televisione diventa essa
stessa spettacolo, ed altri che affidano alle selezioni il compito di
rendere visibile una parte della loro preparazione: in "Popstar", ad
esempio, lo scopo del programma trasmesso su Italia uno era quello di
creare una band musicale, destinata ad avere un futuro nel settore
discografico.
L’attrattiva e la forza della popolarità, vista come una meta alla
portata di tutti, sta così generando una forma di naturalizzazione
dell’evento televisivo ed un richiamo quasi ossessivo alla veridicità
della rappresentazione. Questa diffusa attitudine realistica del piccolo
schermo, viene perseguita tramite l’utilizzo di persone strappate
all’anonimato e catapultate nel mondo catodico, seppur prive di un
qualsiasi talento artistico.
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