Il
Genere Cinematografico è l'accorpamento dato dalla forzata
derivazione di identiche tipologie filmiche spesso derivate dal
proscenio, talvolta dalla letteratura.
Il cinema può essere paragonato ad una grande pizzeria; allo stesso
modo di come ci rechiamo in una sala cinematografica per assistere
comodamente, seduti in poltrona, alla magia della settima arte anche in
una pizzeria ci sediamo per gustare saporite prelibatezze culinarie.
In pizzeria il nostro “occhio culinario” può cadere su una filante
margherita, una ricchissima quattro stagioni oppure su una nutriente
pizza alle verdure trasformando la nostra metodologia di scelta in un
compito abbastanza arduo.
Lo stesso criterio di ampia scelta può essere applicato al cinema;
infatti nel momento di decidere il tipo di film da vedere, possiamo
contare su una vasta gamma di generi.
Possiamo optare per una serata all'insegna del romanticismo, oppure
rimanere incollati alla poltrona per tutta la durata del film con un
thriller o tenere alta l'adrenalina con un movimentato film d'azione.
Negli ultimi anni, rispetto alle pizze tradizionali, sono state
ideate le pizze più svariate nate dall'unione di due o più gusti
classici; esempio si può tranquillamente ordinare un pizza margherita ai
wurstel o al prosciutto.
Anche in campo cinematografico negli ultimi anni si è diffusa l'ibridizzazione
di molte pellicole che racchiudono in se diverse tipologie; ad esempio “Saw
l'enigmista” pellicola del 2004 di James Wan con Danny Glover è da
considerarsi un horror-thriller-mistery.
A volte i vari generi delle diverse pellicole si intrecciano e si
fondono in maniera sinergica rendendo di difficile distinzione la linea
di demarcazione tra le varie tipologie cinematografiche presenti nel
film.
Le ibridizzazioni delle varie pellicole sono state ideate per non
rendere i prodotti di una singola tipologia cinematografica ripetitivi,
piatti e monotoni; quindi la fusione con altri generi è stata pensata
per rendere più avvincenti e innovativi i vari filoni della settima
arte.
Le pellicole che appartengono ad uno stesso stile cinematografico,
presentano caratteristiche comuni che dovrebbero indurre diverse
reazioni nello spettatore; ad esempio un film horror immergerà chi lo
sta vedendo in un'atmosfera pregna di terrore e sgomento, un film comico
porterà ad uno stato di rilassamento, un film romantico scioglierà i
cuori del pubblico.
Spesso sono stati eventi storici rilevanti a condizionare le varie
tipologie cinematografiche, dando spazio alle ideologie e ai pensieri
del popolo vigenti in quel periodo; ne sono un esempio i film di matrice
fantascientifica condizionati dal timore di una guerra nucleare che si
diffuse al termine della seconda guerra mondiale, le pellicole mirate
alla “sponsorizzazione” dello stesso conflitto bellico mondiale oppure
le opere incentrate sulla rivoluzione giovanile dettata da sintomi di
cambiamento e ribellione verso una società che non comprendeva lo stato
evolutivo delle nuove generazioni.
La fusione dei vari generi in un'unica pellicola è stata causata
anche dalla necessità, dal punto di vista del mercato, di soddisfare le
varie e molteplici esigenze di un pubblico che ideologicamente veniva
condizionato dai frequenti cambiamenti evolutivi che si abbattevano sul
cammino della storia, minandone il lineare percorso.
Quindi anche il compito dell'industria cinematografica non era facile
poiché stare in sintonia con i gusti e le mode di un pubblico sempre più
esigente rappresentava un dispendio di forze ed energie non
indifferente.
Da ciò si deduce l'instaurarsi di un rapporto biunivoco tra il genere
cinematografico e il pubblico; le varie tipologie suscitano nuove
emozioni e sentimenti in coloro che assistono alla visione delle
pellicole e il pubblico stesso fornisce il suo apporto per migliorare i
vari generi.
Il genere cinematografico è un ottimo strumento di valutazione per
capire e comprendere i gusti filmici dei numerosi fans che assaporano
davanti allo schermo lo splendido spettacolo offerto da un bellissimo
film.
Il lato psicologico di una pellicola è ben trasdotto dal tipo di
argomentazioni su cui si incentra il film che si sta vedendo;
sicuramente in una pellicola drammatica non vivremo momenti di
esilaranti risate oppure vedendo un film thriller non potremmo essere
rilassati come invece siamo abituati a fare in una commedia.
In campo teorico e non pratico, l'analisi del genere cinematografico
è un campo molto seguito e ricco di dibattiti e scambio di opinioni al
riguardo.
Come abbiamo visto precedentemente, lo stile di un film può variare
con gli anni e non rimanere radicato alla sua forma base di partenza;
può essere influenzato dalle correnti socio-ideologiche del momento o da
importanti avvenimenti storici che non lasciano indifferenti il
pensiero, le usanze, le tradizioni e i costumi della gente dell'epoca
investita dai fenomenali cambiamenti.
Il termine “genere” secondo José Javier Marzal nello scritto “Melodrama
y géneros cinematográficos” del 1996 trae etimologicamente la sua
origine dalla parola “genus” proveniente dal latino e che viene tradotta
con il significato di stirpe, vincolo familiare o sanguineo e lignaggio.
Lo stile di ogni pellicola corre sul filo del rasoio in bilico tra le
specifiche di base e le nuove componenti introdotte nel film atte a
migliorare e a portare un vento di innovazione nella tipologia
cinematografica in questione; lo storico John Cawelti affermò che il
genere cinematografico è l'elemento di raccordo tra l'estro innovativo e
la tradizione conservatrice.
Il genere cinematografico è un ottimo strumento per interpretare i
differenti gusti e preferenze del pubblico e del mercato riguardanti la
settima arte; l'industria del cinema usufruisce di canoni prefissati ed
esistenti mentre l'occhio critico popolare si affida ai propri sensi e
sentimenti per decretare il successo o la mediocrità di una pellicola.
Generalmente le varie tipologie di film si sorreggono su una
struttura narrativa monotona che si ripete di pellicola in pellicola; la
bravura del regista sta nell'architettare sempre nuovi e diversi
elementi descrittivi che arricchiscono la trama del film riuscendo ad
aumentare il livello di coinvolgimento dello spettatore, già rassegnato
ad assistere ad un piatto già mangiato e solamente riscaldato.
Ad esempio da un film giallo ci si aspetta un'indagine con l'eroe di
turno che dopo varie peripezie smaschera il colpevole del fattaccio (o
un furto o addirittura una assassinio o un complotto); il regista per
non presentare un prodotto già visto e rivisto si ingegna per
imbrogliare la matassa dell'inchiesta che si pone davanti al nostro
protagonista, per movimentare le sue indagini e per svelare infine
l'identità dell'assassino o della spia associandola ad un personaggio
insospettabile della pellicola in modo da aumentarne l'effetto sorpresa.
Il genere cinematografico in generale può essere pensato come un
piatto squisito che viene assaggiato una prima volta; la seconda volta
che si gusta il medesimo piatto, già sappiamo che sapori e gusti
aspettarci però con un'aggiunta di ingredienti sfiziosi potremmo
deliziare il palato con un piatto di cui conosciamo solo l'apporto
culinario di base e non l'arricchimento mescolato ad esso.
Con la stessa modalità, una volta visto un determinato genere
cinematografico già sappiamo cosa vedremo nelle pellicole successive
della stessa tipologia di film; però ciò che può salvarci da una visione
monotona e ripetitiva dello svolgersi della trama è l'aggiunta di
elementi nuovi.
Ne è un esempio l'innesto di altri generi correlati con quello
principale come un giallo che sfocia in un thriller unendo così
atmosfere mistery ad elementi che generano nello spettatore stati
d'animo in cui predominano pathos e angoscia.
La longevità nel tempo delle tipologie cinematografiche è
giustificata da un'interpretazione esistenziale che vede nei generi
delle pellicole degli ottimi metodi di risposta alle mistiche domande
che tormentano e affascinano contemporaneamente l'intelletto umano.
I vari generi della settima arte hanno il pregio di mettere in
risalto le tematiche che dominano le varie pellicole, in maniera chiara
e semplice; l'analisi degli stessi non implica obbligatoriamente
l'espressione di un giudizio di valutazione ma bensì un occhio attento
ed esaminatore per poterli al meglio migliorare.
Il genere preso in considerazione deve servire da modello di analisi
per poter capire cosa in un determinato stile funziona e cosa invece no;
da questo punto di vista, l'azione della critica può essere vista solo
come un processo necessario costruttivo e non distruttivo.