Doppiaggio
Il doppiaggio è una particolare tecnica utilizzata
per prodotti audiovisivi (film, serie televisive, cartoni animati,
ecc.). Il procedimento di doppiaggio consiste nel rimpiazzare la voce
originale di un attore, o di un personaggio, con quella di un
doppiatore. Gli ambiti in cui è maggiormente utilizzato sono il cinema,
la televisione, l'animazione e la pubblicità (spot radiofonici e/o
televisivi). In questo ultimo caso, i doppiatori degli spot utilizzano
tecniche diverse a quelle dei loro colleghi cinetelevisivi. Si ricorre a
questa tecnica per rendere comprensibili i dialoghi di un film a
spettatori di lingue diverse, consentendo al prodotto audiovisivo la
possibilità di inserirsi in mercati più ampi (questo processo fa parte
della cosiddetta "localizzazione").
Si ricorre al doppiaggio anche per dare voce ai
personaggi dei film d'animazione o a neonati, oggetti, marionette,
animali, etc. a volte si decide di sostituire la voce di un attore privo
di "fonogenia" o che manifesta nel propria dizione un'eccessiva
inflessione dialettale. Per quanto riguarda il doppiaggio
cinematografico, nella fase di montaggio di un film si possono
realizzare tracce audio non girate in presa diretta, alla quale si è
rinunciato in scene problematiche o a causa di fattori ambientali quali
vento e pioggia, oppure rimediare ad un sonoro in presa diretta mal
riuscito o disturbato da rumori di fondo.
Per doppiaggio si intende anche l’inserimento, nei
film come negli spot pubblicitari, di una voce fuori campo. Si usa anche
doppiare attori di diverse nazionalità impegnati nello stesso film, come
accade spesso nelle coproduzioni europee. A volte è frequente sostituire
la voce di attori non professionisti, i quali hanno difficoltà a
recitare con precisione le battute del copione (cosa che spesso il
regista prevede fin dal casting, come accadeva, ad esempio, in molti
film del neorealismo); l'intento, in questi casi, è quello di mantenere
la spontaneità della recitazione, rimediando ai piccoli errori col
successivo doppiaggio.
il doppiaggio nacque nel 1931 in seguito
all’introduzione del sonoro accompagnato alle immagini dei film. questa
innovazione fece subito sorgere il problema della traduzione e
dell’adattamento dei film stranieri ai pubblici stranieri. Negli anni
’20 uno dei mercati più prosperi in campo cinematografico era quello
italiano. Da prima si utilizzò la traduzione di attori residenti ad
Hollywood, i quali però parlavano un italiano creolizzato e
sensibilmente contaminato dalla lingua inglese. In quel periodo Il
regime fascista impediva che i film stranieri fossero proiettati nella
loro lingua e obbligava i distributori a provvedere al doppiaggio. Ciò
fu senza dubbio la spinta propulsiva all’evoluzione del doppiaggio come
tecnica professionale di traduzione di prodotti audiovisivi. Gli studi
di doppiaggio acquisirono ben presto uno stadio di maturità
professionale, anche perché vennero utilizzati validi attori fino ad
allora dediti al teatro. Il doppiaggio italiano è stato un vanto della
nostra industria cinematografica per tanti anni. A partire dagli anni
’80 il mestiere di attore-doppiatore è stato interessato da un sensibile
cambiamento, grazie al vertiginoso aumento del numero degli studi di
doppiaggio e alle innumerevoli innovazioni tecniche.
il doppiaggio è un mestiere difficile che richiede
predisposizione naturale, un ottima preparazione tecnica nonché un non
trascurabile talento artistico. Il doppiaggio inoltre presenta diversi
problemi. Rispettare il senso originale della frase e al contempo il
labiale dell’attore è un operazione quasi impossibile da realizzare.
Perciò spesso il dialoghista ha il compito di modificare la traduzione
al fine di ottenere una sincronizzazione soddisfacente. Per cui anche
nei casi più fortunati l’inevitabile conseguenza a cui si si va incontro
è una perdita delle sfumature del linguaggio. Per di più, nel caso in
cui la fonetica della lingua originale e di quella del doppiaggio siano
estremamente diverse, è praticamente impossibile ottenere una
sincronizzazione soddisfacente del labiale: il risultato è un contrasto
troppo evidente che disturba lo spettatore. Da ricordare inoltre che il
doppiaggio impedisce di apprezzare la recitazione originale degli
attori. per questi motivi è da sempre ricorrente il dibattito su quale
sia la tecnica migliore nella localizzazione di un prodotto audiovisivo.
Chi sostiene che il doppiaggio svilisca il senso
originale dell’interpretazione preferisce l’utilizzo dei sottotitoli,
sostenendo che solo grazie ad essi è possibile valutare e apprezzare un
film così come è stato pensato e realizzato. Spesso molti spettatori
trovano troppo impegnativi i sottotitoli ma ciò è dovuto solo a un
problema di abitudine che si presenta solo le prime volte che si assiste
ad un film sottotitolato, dopodiché chi li guarda abitualmente li trova
perfettamente naturali e ne gradisce la presenza. Tuttavia i sostenitori
del doppiaggio pensano che le differenze linguistiche tra attori e
doppiatori non influiscano troppo sulla comprensione dei film, inoltre
pensano che i film doppiati rendano la visione più leggera e naturale.
Una risoluzione al dilemma può venire dall’avvento dei dvd, in cui i
vari menu di navigazione offrono la versione del film in varie lingue.
|