Cinema: Casting, recitazione, attori e attrici, case di produzione, registi rubrica di CORRERENELVERDEONLINE

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REGIA CINEMATOGRAFICA

La regia è una particolare opera di direzione artistica e coordinamento di un’opera cinematografica, televisiva o di altro genere artistico. Il termine, derivato dal francese régir (reggere), indica una disposizione nel tempo e nello spazio della materia filmica, in particolar modo il profilmico (l’ambiente, la scenografia, etc.) e il filmico (la scelta dei piani, etc).

La regia cinematografica si mostra nel momento stesso della realizzazione del film, quando la particolare disposizione dei contenuti necessita di una direzione espressiva, comunicativa ed artistica; dati i diversi codici espressivi che il cinema chiama in causa e tutti gli elementi che compongono un film, la regia li dispone in maniera organizzata e ordinata fino all’apparizione dell’opera sullo schermo.

La regia è un processo creativo che è nato poco dopo il cinema. Alla fine dell’800, i film erano quasi sempre realizzati da una sola persona che collocava la macchina da presa davanti all’episodio da filmare; anche se l’evento era ricostruito in studio e prevedeva la presenza di attori, il contributo di questi si limitava solo ad assumere alcune pose ed a una recitazione minima. Con l’inizio del ‘900, la maggiore richiesta di film ha portato ad una ripartizione del lavoro; il cinema ha abbandonato la sua primordiale dimensione artigianale ed è entrato nei meccanismi dell’industria. È andata scomparendo la figura dell’artigiano che confeziona da solo la sua opera e che si occupa di scrivere, girare e montare il proprio film. L’economizzazione del lavoro e la suddivisione del medesimo in ruoli hanno portato alla nascita di una nuova figura che si occupa di coordinare e visionare tutto il film: il regista.

Insieme al regista si viene delineando un’altra figura professionale del cinema: il produttore. Agli inizi del ‘900, il produttore era nella maggior parte dei casi un regista che affidava ad altri la realizzazione di alcune sue opere; l’avviata attività imprenditoriale poneva come condizione essenziale la realizzazione in poco tempo di un maggior numero possibile di opere cinematografiche. Con il passare del tempo la produzione e la regia si sono sempre più distinte: il produttore era colui che finanziava il film, mentre il regista si occupava della sua realizzazione pratica.

Man mano che il cinema è andato delineando le sue specificità, la regia, e di conseguenza il regista, è apparsa come uno dei fondamenti del cinema stesso. Data la sua natura fluttuante, fatta di immagini che rimandano ad altro, il cinema trova nella regia una particolare specificità che si manifesta apertamente solo durante la proiezione del film sullo schermo. Insieme alla sceneggiatura ed al montaggio, la regia produce senso e lo orienta in un modo piuttosto che in un altro. Proprio la qualità ed il grado di complessità di questi tre elementi (sceneggiatura, regia e montaggio) permette di distinguere un cinema di puro intrattenimento da un altro d’autore.

Nel corso degli anni le industrie cinematografiche nazionali, date le specifiche necessità del commercio, hanno prodotto una netta separazione tra regista ed autore cinematografico, quest’ultimo inteso secondo la politique des auteurs della Nouvelle Vague francese; in molti casi, specie nelle cinematografie di largo consumo, il regista interviene solo nella realizzazione del prodotto filmico, occupandosi della direzione della recitazione degli attori, del taglio delle immagini, della scelta delle inquadrature e dell’illuminazione; è una figura professionale inserita in un contesto più ampio che tiene conto di molte altre professionalità, dal direttore della fotografia all’operatore, dallo scenografo all’attore. Molto spesso il regista è stato ed è ancora l’autore del film; la sua volontà si rintraccia subito nelle sceneggiatura, di cui è autore o artefice, nella direzione del film e nel montaggio finale. Lo stile e la poetica di molti cineasti rappresentano il punto più alto dello spettacolo filmico.

Questa capacità di intervenire nell’intera vita del film distingue spesso i cineasti dai bravi mestieranti; in ogni caso la forza creativa della regia rimane ancorata al funzionamento del prodotto e al totale godimento sullo schermo.

 

 

 

 

 

 

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