HONG KONG
L'industria
cinematografica di Hong Kong è una delle più importanti del mondo;
per lungo tempo, in particolare durante la colonizzazione
britannica, è stata il più importante centro di produzione di
pellicole in lingua cantonese.
Dal 1997, anno in
cui la regione è tornata sotto il controllo cinese (sino al 2047
Hong Kong manterrà lo status di Regione ad Amministrazione Speciale
della Repubblica Popolare Cinese), la cinematografia di Hong Kong è
diventatata un importante punto di riferimento per quanto riguarda
il cinema d'azione.
A partire dagli
anni Quaranta del secolo scorso, l'industria cinematografica di Hong
Kong si è specializza in melodrammi e film di arti marziali; negli
anni successivi, la Shaw Brothers, la più importante
casa di produzione della colonia, fondata da Run Run Shaw, si
specializza in film di arti marziali, WUXIA PIAN, un genere
che ha avuto grande popolarità sino agli anni Settanta.
Il genere è
caratterizzato da dialoghi poetici e duelli acrobatici; i
personaggi, cavalieri erranti dotati di incredibili poteri, si
sfidano in duelli spettacolari dove non mancano salti che superano i
normali limiti della gravità.
Il wuxiapian
mescola diversi generi cinematografici; vi si riconosce il cinema
cinese epico, quello giapponese dei samurai ed il western
all'italiana. Molto spesso l'eroe del film è una donna; tra le
attrici più importanti del periodo si ricordano Connie Chan
Po-chu e Cheng Pei Pei.
Tra gli autori più
importanti di queste pellicole, realizzate in pochissimo tempo e con
capitali modesti, si ricordano certamente Zhang Che, autore
di numerosi film sanguinari (L'assassino, Lo spadaccino
errante, etc.), molte dei quali tratte dalle opere del
romanziere Gu Long, e King Hu, maestro delle coreografie e
dell'azione, autore di numerose pellicole di successo (Vieni a
bere con me, A tuoch Zen, etc.).
A partire dagli
anni Settanta il cinema di Hong Kong si orienta verso altri generi
cinematografici, dove le arti marziali sono sempre il motore che
anima l'azione; il wuxiapian si avvia verso un lento declino (solo
negli ultimi anni Ang Lee, con il suo La Tigre e il Dragone,
ha riportato a nuovo splendore il genere) e si impone il GONFU
MOVIE, un genere caratterizzato da combattimenti a mani nude o
con armi bianche a corta distanza; il protagonista si trova a dover
vendicare un torto subito, senza escludere l'eliminazione fisica del
rivale. Gli uomini diventano i protagonisti del nuovo cinema
d'azione e il kung fu diventa popolare in tutto il mondo. Questi
film trovano ampia popolarità anche in Occodente; catalogati come
film di serie “B”, catturano l'iimaginario di molti, in particolare
di alcune minoranze, che vedono una possibile vittoria anche per
eroi molto diversi dal solito stereotipo.
Uno degli attori
che ha contribuito maggiormente a questa nuova età dell'oro del
cinema hongkonghese è certamente Bruce Lee, attore di origine
cinese nato negli Stati Uniti.
Nel 1971 Bruce Lee
firma un contratto con Raymond Chow, regista e proprietario
della Golden Harvest; nello stesso anno esce in molte
sale internazionali The Big Boss (Il furore
della Cina colpisce ancora), diretto da Lo Wei. Il successo
della pellicola è immediato; l'attore ed il kung fu diventano molto
popolari anche in Occidente. La popolarità di Lee aumenta con altre
pellicole, prodotte sempre dall'attento Raymond Chow, in particolare
Fist of Fury (Dalla Cina con furore,
1972, di Lo Wey) e The Way of the Dragon (L'urlo
di Chen terrorizza anche l'Occidente, 1972, di Bruce Lee).
Dopo la scomparsa
di Bruce Lee, i film sul kung fu diventano sempre più numerosi; le
due principali case di produzione di Hong Kong, la Shaw Brothers e
la Goden Harvest, impongono il loro cinema e i gonfu movies ispirano
in tutto il mondo il cinema d'azione.
Nel corso degli
anni Novanta il cinema d'azione hongkonghese ha trovato nuova forza
grazie al regista e produttore Tsui Hark (la trilogia
Swordsman); si afferamno anche nuove stelle, in particolare Jet
Ly e Jackie Chan, uno degli atttori più popolari in Asia,
particolarmente apprezzato per il suo stile in cui mescola comicità,
mimica e arti marziali.
A partire dalla
seconda metà degli anni Novanta, l'industria cinematografica di Hog
Kong ha subito un drastico rallentamento; nonostante tutto gli
attori e i generi che per anni hanno rappresentato Hong Kong
continuano ad influenare parte della cinematografia mondiale (si
vedano a tal proposito i nuovi wuxia La Tigre ed il dragone
di Ang Lee, Hero e La foresta dei pugnali volanti di
Zhang Yimou).
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