Sulla scia del successo planetario riscosso dalle
opere di Tolkien e della Rowling, altri registi hanno cercato di
proporre in carne ed ossa, avventure fantastiche di diverse serie ma con
scarsi successi sia di pubblico che dal punto di vista degli di incassi.
Tra i film fantasy che hanno tentato l'emulazione di
questi due cult c'è la saga di Narnia: “Le cronache di Narnia: il leone,
la strega e l'armadio” (2005) di Andrew Adamson con Georgie Henley,
Skandar Keynes, William Moseley e Anna Popplewell, “Le cronache di
Narnia: Il principe Caspian” (2008) di Andrew Adamson con Georgie Henley,
Skandar Keynes, William Moseley e Anna Popplewell.
La saga delle Cronache di Narnia si incentra sulle
avventure dei fratelli Pevensie, proiettati nel regno di Narnia una
volta entrati in un armadio e destinati a salvare il futuro di tale
mondo fantastico; i racconti che formano l'intero romanzo sono tratti
dall'omonima sceneggiatura di C.S. Lewis.
Altro tentativo fantasy, ma risultato fallimentare, è
la pellicola intitolata “La bussola d'oro” (2007) di Chris Weitz con
Nicole Kidman, Daniel Craig e Ian McKellen.
Clamoroso flop cinematografico in ambito fantasy è
sicuramente la pellicola “Eragon” (2006) di Stefen Fangmeier con Ed
Speleers e Jeremy Irons che ha minato seriamente anche la realizzazione
del possibile secondo capitolo della trilogia (“Eldest”).
La poca presa nei confronti del pubblico è dovuta
anche alle numerose differenze rilevanti rispetto al primo dei tre
romanzi da cui è tratta la pellicola.
Altro film fantasy da considerare (più che altro per i
nomi altisonanti del cast) è “Sturdust” del 2007 con Robert De Niro, Ian
McKellen e Michelle Pfeiffer diretti da Matthew Vaughn che a dire il
vero non ha lasciato il segno nel panorama cinematografico.
Del 2010 la pellicola “Prince of Persia: le sabbie del
tempo” di Mike Newell e interpretato da Gemma Aterton, Jake Gyllenhaal e
Ben Kingsley; questo film è considerato fantasy poiché richiama un regno
persiano non proprio storicamente attinente ma ricco di scenari
fantasiosi.
Pietra miliare del genere fantasy è la saga
dell'ultimo immortale ovvero “Highlander” che ha dato vita a ben cinque
pellicole: “Highlander, l'ultimo immortale” (1986) di Russel Mulcahy con
Sean Connery e Christopher Lambert, “ Highlander II – Il ritorno” (1991)
di Russel Mulcahy con Sean Connery e Christopher Lambert, “Highlander
III” (1994) di Andrew Morahan con Mario Van Peebles e Christopher
Lambert, “Highlander: Endgame” (2000) di Douglas Aarniokoski con
Christopher Lambert e Adrian Paul e “Highlander: The source” (2007) di
Brett Leonard con Adrian Paul.
Grazie a questo ciclo di film si fece conoscere agli
spettatori il mito inseguito fin dalla nascita dell'immortalità; il tema
su cui è incentrata tutta la saga appassiona proprio per il fascino
legato al dono della vita eterna che ha i suoi lati positivi, ma anche
quelli negativi quali la perdita delle persone amate (e quindi mortali)
che non vengono risparmiate dall'inesorabile ciclo esistenziale che pone
fine alla vita di ognuno di noi.
Il primo film della saga fu reso famoso anche dalle
eccellenti ed azzeccatissime musiche della colonna sonora, composte e
suonate da uno dei gruppi più talentuosi e famosi di tutti i tempi, la
band inglese capeggiata da Freddy Mercury conosciuta in tutto il mondo
con il nome di “Queen”.