ARTE BIZANTINA
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Sfarzo,
astrazione, valorizzazione della luce e del colore sono le
caratteristiche dell’arte bizantina nata a Bisanzio - l’antica
Costantinopoli - l’attuale Istanbul.
Il momento creativo inizia con Costantino (IV
secolo), si intensifica con Teodosio (IV) e continuerà fino al XII
secolo.
La grande fioritura architettonica di Bisanzio,
posteriore al 330 – anno di designazione di Costantinopoli a capitale
dell’Impero d’Oriente – riguarda specialmente le basiliche
paleocristiane e tra queste quelle di chiaro stampo bizantino sono la
Basilica di S. Giovanni in Studio (463), quella dei SS. Sergio e Bacco
(527.36) e quella di Santa Sofia (532), tutte ad Istanbul e tutte su
pianta quadrata e copertura a cupola.
Splendore di materie e di colori, effetti
scenografici, sono nella Santa Sofia anche riflesso di cultura siriana e
alessandrina; inoltre, le aggiunte islamiche - giacché Santa Sofia fu
trasformata dai Turchi in moschea – con le soluzioni decorative a
lettere e a segni grafici danno un ultimo contributo d’astrazione
all’insieme.
Anche la scultura bizantina - non esente da influenze
romane – giunge ad alti vertici di originalità, com’è il caso della
testa di (forse) Teodora oggi al Museo del Castello di Milano.
Eccezionale interesse presentano nell’arte bizantina
le cosiddette "arti minori"come avori intagliati, opere di oreficeria,
smalti, miniature, tessuti, intagli lignei; in questi campi Bisanzio, a
partire dal IV secolo, divenne il centro più importante del Mediterraneo
e questa sua importanza continuò ad aumentare fino all’età carolingia e
all’età ottomana (IX-X secolo) per poi stabilizzarsi pur continuando con
una produzione di opere pregevoli ancora fino al XV secolo, in
concorrenza con l’arte rinascimentale.
Un riconoscimento particolare merita anche la
produzione pittorica non monumentale: la pittura su tavola, la miniatura
e la creazione di "icone", quelle immagini portatili che ebbero facile
accoglienza negli ambienti monacali e divennero il più consueto mezzo di
diffusione dell’arte e del gusto bizantino in Russia, in tutta la
penisola balcanica, in Italia, in Francia….
In Italia, il maggior centro d’arte bizantina tra il
IV e VII secolo è Ravenna con manifestazioni unitarie di architettura,
pittura e scultura.
L’opera più nota e più spettacolare dell’antica
architettura ravennate è il Mausoleo di Galla Placidia.
All’inizio del VI secolo, con la presenza in Ravenna
di Teodorico, il sovrano barbaro tutto volto verso la cultura di
Costantinopoli e di Roma, sorgono S. Apollinare Nuovo, il battistero
degli Ariani e il Mausoleo del Re; strutture queste tutte ricche di
colonne marmoree, preziosi capitelli, splendidi e ricchi mosaici,
superbe pitture bizantine.
Anche Roma non fu assente alla esperienza bizantina
come testimoniano i mosaici di Sant’Agnese (vedi foto).
Le basiliche che a Ravenna dispiegano il più maturo
linguaggio bizantino sono di età giustinianea come Sant'Apollinare in
Classe e San Vitale.
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