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ARTE ROMANICA
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E’
l’arte dei secoli XI e XII fiorita nell’Europa centrale ed in
particolare in Francia per estendersi, poi, ai primi decenni del secolo
XIII negli altri paesi europei (Italia, Spagna, Germania, Inghilterra).
Carattere principale dell’Arte Romanica fu il
rinnovato slancio edilizio non solo di Basiliche e Cattedrali ma, anche
di abitazioni e persino di chiesette dei villaggi.
Non si trattò, però, di un rinnovato stimolo
religioso ma piuttosto di una conseguenza allo sviluppo demografico ed
economico dovuti all’intensificazione degli scambi commerciali e alla
conoscenza di nuove vie di traffico originate dal fenomeno delle
crociate.
Il fenomeno, più imponente della cultura romanica, fu
la utilizzazione e la ristrutturazione di preesistenti costruzioni
mediante l’ampliamento del monastero o del castello feudale
(specialmente in Francia) oppure mediante la fondazione ex novo di
centri urbani costruiti sullo schema del castrum romano (Italia).
La chiesa romanica è una chiesa robusta,
proporzionata, con volumi compatti, a pianta basilicale con tre o cinque
navate, rispetta la forma della croce, utilizza l’arco a tutto sesto, la
copertura è a volta o a crociera o a botte anche se sono presenti le
coperture a tetto spiovente, le aperture sono limitate, gli interni sono
in penombra, la massa volumetrica è compatta e solida anche greve e
serrata sottolineata dall’uso della pietra e delle pareti nude e
spoglie.
Nel
campo della scultura l’Arte Romanica si distinse per la ripresa della
scultura in pietra, mentre nel campo della pittura ci fu un grande
sviluppo dell’affresco (Francia, Italia e Spagna) nei primi anni per
passare, poi, alla pittura su tavola (Italia e Spagna) e all’arte
miniatoria (Inghilterra e Germania); aspetti, questi, che si
ritroveranno nel successivo periodo gotico.
Notevole sviluppo ebbe l’oreficeria soprattutto lo
smalto (Francia e Germania) che si affiancò alla filigrana e allo sbalzo
come pure l’intaglio dell’avorio (Spagna, Inghilterra, Germania) per gli
oggetti sacri rinnovati nelle forme come le croci "a tau", i ricci dei
pastorali, …
Di pari passo allo sviluppo rapidissimo della lingua
romanza, che diede già dalla fine del secolo XI i primi prodotti
letterari, così la espansione dell’Arte Romanica nei paesi europei, ma
soprattutto in Francia, produsse lo sviluppo di scuole (per prime le
regioni della Normandia e della Borgogna) che elaborarono lo stile
romanico con accentuazioni particolari tali da anticipare lo stile
gotico nel secolo successivo.
Quasi contemporaneamente alla Francia anche in Italia
gli schemi romanici furono rivisti e precisamente in Lombardia dove il
primo modello fu la Basilica di S. Ambrogio a Milano; furono definiti
gli aspetti del romanico lombardo con la facciata a capanna, le linee
orizzontali, la struttura massiccia e sobria degli interni, le campate a
crociera.
Milano
influenzò poi, Pavia, Modena, Parma, Piacenza, Verona, …per poi
trasmettersi anche al centro (Arezzo, le Marche), al meridione (Trani,
Ruvo di Puglia, Bitonto), e in Sicilia dove l’insediamento dei Normanni,
nella seconda metà del secolo XII, diede origine a quell’architettura
arabo-normanna che riuscì ad associare la propensione per i volumi alti,
serrati (che i nuovi sovrani avevano tratto dalla loro esperienza nella
Normandia e in Inghilterra) con la decorazione araba ad archi
intrecciati come si riscontra in modo eccellente nel Duomo di Monreale
(vedi foto).
Un caso particolarissimo è rappresentato
dall’architettura pisana: il Duomo di Pisa (vedi foto), iniziato nel
1063, secondo un progetto estraneo alla tematica romanica, nel XII
secolo fu modificato in chiave lombarda creando un connubio di alto
valore tale da espandersi a Lucca, Pistoia e, poi in Sardegna e in
Puglia.
La diffusione dell’architettura lombarda passò anche
all’estero in particolare in Spagna e Germania.
Difficile, invece, dare una definizione stilistica
precisa alla pittura romanica in Italia, troppo influenzata dagli
influssi ottoniani e bizantini.
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