L’AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) nasce nel 1982 come "Coordinamento Cos’è Biologico", grazie all’adesione all’organizzazione di movimenti di consumatori, produttori e coordinamenti regionali.

Dal 1988 diventa AIAB, inaugurando la sua attività con le prime "Norme italiane di Agricoltura Biologica", con il principale compito - che mantiene tutt’oggi – di aggiornare i disciplinari di produzione e trasformazione che identifichino i prodotti a Garanzia AIAB: inizialmente tali disciplinari (1999) riguardavano solo le produzioni agricole a fini alimentari, ma oggi si estendono anche alle fibre tessili, al settore della biocosmesi, alle attività agrituristiche e alle colture ornamentali.

Il Sistema di Certificazione AIAB è ad oggi riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali come organismo nazionale di controllo delle produzioni biologiche secondo il regolamento Cee 2092/91, ed è accreditato dal Sincert e dall’IFOAM.

Le competenze dell’AIAB ricoprono un ampio spettro di attività, grazie al sostenimento di progetti di formazione ed informazione sulla cultura del biologico con ad esempio la pubblicazione dal 1990 del periodico "Bioagricoltura" (la rivista più diffusa a livello nazionale in tale ambito), la promozione di corsoi di formazione per tecnici, operatori e consumatori, la partecipazione ad attività di progettazione e ricerca a livello regionale e comunitario, l’organizzazione di attività di educazione ambientale, seminari e conferenze su aspetti specifici (come disegni per la valorizzazione della biodiversità) e generali (diffusione di progetti per politiche di sostegno e sperimentazione nel settore dell’agricoltura biologica).

L’AIAB, grazie al sostegno dei suoi oltre 14.000 soci e delle 250 persone che operano nelle sue 16 sedi regionali, può impegnare le sue energie anche nel settore della finanza etica, collaborando a fianco della Banca Etica e a livello internazionale con l’IFOAM (International Foundation for Organic Agricolture Movements).