ambiente e natura: tutela e valorizzazione per un mondo migliore
La nostra
testata non poteva non dedicare una rubrica specifica all’argomento che
rappresenta il "cuore" del nostro progetto, ossia la tutela e la valorizzazione
della "Natura", intesa come patrimonio innato del nostro mondo e per questo
di imprescindibile importanza, che siamo chiamati ad apprezzare, conoscere
e difendere ogni giorno in mille modi diversi.
Ridondante, ovvio, logico
ma non inutile a dirsi che questa valorizzazione ricade in maniera così
intima e vincolante sull'ambiente che in questo modo si sostiene ancor di
più l'ambiente inteso sia in senso lato che antropologico.
Laddove l’utilizzo
razionale dell’ambiente e delle sue risorse non intacchi il patrimonio naturale,
laddove ci sia la salvaguardia di aree che vedano l’uomo come membro attivo
ed integrante del ciclo vitale, lì Correre nel Verde mette le sue "voci"
e la sua presenza a disposizione di Enti, progetti ed eventi che regalino
al nostro panorama uno sguardo più cosciente, disteso e piacevolmente informato
sulla realtà che da sempre ci circonda.
Non possono
quindi mancare i riferimenti legislativi in un quadro che "forma ed informa"
allo stesso tempo, i cenni ad alcune manifestazioni degne di nota, le sezioni
dedicate ai comunicati stampa di Enti e Associazioni che hanno nel loro
nucleo originario l’interesse per il contesto ambientale inteso come "wilderness"
e non solo (fra gli altri
Club Alpino Italiano,
Corpo Forestale dello
Stato,
Legambiente,
Greenpeace).
Oltre a questo,
qualche testimonianza pratica di nostre esperienze in luoghi da sogno, da
diffondere e consigliare agli amanti della vita all’aria aperta e all’insegna
del "sano divertimento", i riferimenti alle aree protette e ai Parchi Nazionali
e molto altro ancora.
Una raccomandazione!
Non vi stupite se, durante la navigazione tra le nostre pagine, vi verrà
voglia di spegnere il computer e di correre fuori, per assaporare subito
almeno un piccolo spicchio di quello che il nostro pianeta gratuitamente
ci offre.
Il termine “Ambiente” (dal latino
ambire = stare intorno) viene spesso inteso come sinonimo di “Natura”
nei discorsi a sfondo ecologista, ma in questa rubrica ci preme fare un
minimo di distinzione fra quello che possiamo modificare, alterare, mutare,
trasformare, inquinare (l’Ambiente in senso lato) e quello che rappresenta
un valido supporto per lo sviluppo, il miglioramento e la salvaguardia del
nostro più generale e profondo equilibrio.
In tal senso “Natura” è quello
che ci viene regalato da milioni di anni, “Ambiente” quello che abbiamo
creato intorno a noi - con danni e benefici più o meno ingenti - e
che tutti i giorni lottiamo per preservare, non inquinare, liberare dei
prodotti negativi del progresso, in due parole quello che cerchiamo di mantenere
intatto con il cosiddetto “sviluppo sostenibile”. L'ambiente e la
natura, sempre diversa, che lo connota sono, nostro e loro malgrado, la
scena di eventi che non sembrano facenti parte del contesto; eppure se
immaginiamo il grande Beniamino Franklin al quale tanto dobbiamo per il
nostro sviluppo, Dov'è che prende la mela sul capo (sicuramente fatto
mai avvenuto ma piacevole a raccontarsi) certamente nel più bucolico dei
panorami immaginabili con erbetta a terra frutteto spontaneo, piccoli
animali da cortile, fiori e colorati insetti volanti, anche quando
"cattura" il fulmine con l'aquilone è immerso nella natura e l'ambiente
è meteorologicamente assai particolare, da romanzo horror, buio e
tempestoso, insomma la vogliamo o no ,la natura ci sovrasta, ce ne
accorgiamo o no l'ambiente ci condiziona.
Quest’espressione, ultimamente
decisamente inflazionata a nostro avviso, delinea uno stile di vita e di
progresso socioeconomico, una consapevolezza che porta a combinare i cambiamenti
con il minor numero di danni possibili, auspicabile ma di non facile realizzazione.
A tal proposito ci piace citare ed intravedere in queste righe il pensiero
di
Henry David Thoreau, massimo esponente della filosofia “Wilderness”,
contraria all’uso di massa ed indiscriminato dell’Ambiente sia per scopi
ricreativi che di prelievo delle risorse naturali rinnovabili.
Ciò significa che le voci che
trovano spazio in questa nostra rubrica sentono forte il richiamo all’utilizzo
razionale e tradizionale delle risorse, al fine di mantener ferma la salvaguardia
dell’intero pianeta, dagli aspetti più piccoli ai più grandi: una salvaguardia
che fa dell’oculato uso di spazi e fonti di energia da parte dell’uomo la
sua ragion d’essere, in quanto membro integrante ed attivo del ciclo vitale.
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