Valle d’Aosta
in camper
Correva
il maggio del 1981 e correvamo anche noi che del rispetto e della difesa
dell’ambiente, in quegli anni ne avevamo fatto la nostra principale battaglia.
Correvamo allora in edicola ad acquistare il primo numero di Airone, la
rivista di natura e geografia, dalle splendide immagini, che per prima dava
risalto alle associazioni ambientaliste italiane e, mirava, con il contributo
di esperti quali Antonio Cederna, Luigi Boitani, Fulco Pratesi e Dànilo
Mainardi, ad arricchire le
conoscenze naturalistiche dei lettori. Per la prima volta su di una rivista
a tiratura nazionale si affrontavano i problemi legati allo smaltimento
dei rifiuti, all’abusivismo edilizio, alla caccia, all’inquinamento, alla
creazione di nuovi parchi e riserve e via dicendo. A quel primo numero del
mensile era acclusa una guida del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Fu
proprio questo libricino a dare il tam-tam ed a far sì che l’estate stessa
senza nessun accordo noi amanti della natura e del
"correre nel verde" ci ritrovammo a
Cogne in Valle d’Aosta e precisamente nei campeggi di Valnontey con le stesse
tende che pochi giorni prima avevamo smontato dalle coste calabre, mete
di riferimento per noi ragazzi dei fine anni ’70. E’ stato proprio nel riprendere
in mano quella guida che mi è tornata la voglia di ripercorrere gli stessi
itinerari di allora. In genere quando si torna dopo tanti anni in uno stesso
luogo c’è sempre un po’ di amarezza e si è subito tentati di vivere di ricordi,
insieme ai compagni di viaggio. Questo, però, nel caso della Val di Cogne
è dovuto più alla nostalgia per gli anni della gioventù che per l’aver riscontrato
un radicale cambiamento nel paesaggio e nella gente. A Cogne, infatti, anche
se alberghi e case si sono moltiplicati da allora, conseguenza logica del
benessere portato dall’istituzione del Parco, si è cercato di costruire
con una certa armonia e rispetto per l’ambiente. C’è da dire, poi, che qui
vengono in vacanza persone veramente amanti della montagna, uomini e donne
disposti a fare levatacce ed a camminare per ore pur di ascoltare i fischi
delle marmotte, fissare l’imponenza di uno stambecco o ammirare le rapide
corse di giovani stambecchi su e giù per vallate e ghiaioni.
Viaggiando
in Camper per circa un mese
ho potuto costatare che la Regione Valle d’Aosta si è dotata di diverse
aree attrezzate alla sosta nelle località maggiormente frequentate e che
in ogni caso è possibile fermarsi tranquillamente in prossimità di impianti
sportivi o piazze utilizzate per il mercatino settimanale
dei vari paesini.
In
particolare a Cogne è possibile sostare nell’area attrezzata a ridosso della
pista da pattinaggio, cinque minuti dal centro del paese, lungo il fiume.
Da qui partono due semplici itinerari effettuabili tranquillamente anche
dai bambini che portano a Lillaz ed alle relative cascate (45 min.) ed alle
vecchie miniere di ferro, dove si può visitare un piacevole museo che racconta
la vita, le attrezzature e
le difficoltà del duro lavoro dei minatori negli anni a cavallo dell’ultima
guerra. Un altro importante itinerario parte dal prato di Sant’orso dove
ogni inverno si tiene la Marcialonga sugli sci da fondo. Da qui prendendo
la strada sterrata, a destra dei giochi pubblici si arriva attraverso un
sentiero ben curato a Valnontey (45 min adatto anche ai bambini) dove da dove partono l’escursioni più emozionanti verso il Gran
Paradiso.
Per concludere la giornata una visita
al giardino alpino di Paradisia, uno spuntino presso qualche locanda puro
stile montano e per chi è stanco ritorno in pullman a Cogne.
Per Informazioni:
Azienda di Promozione Turistica Cogne GranParadiso:
Piazza
E. Chanoux, 36 - 11012 Cogne (AO) - tel. 0165/74040 - fax 0165/749125
Appunti itineranti di Mauro Navarra
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