VENEZIA, LA DOMINANTE
Al centro della laguna veneta, nel golfo che porta il
suo nome, sorge una delle più straordinarie città del mondo di cui vi forniamo
alcune immagini. Venezia,
la Dominante, la Serenissima, conserva intatto nei secoli il fascino di
una lunga storia, fatta di architetture uniche, fasti di antichi poteri
ed una cultura ricca come le tante isole della laguna.
La Laguna di Venezia ha una superficie molto estesa (550
chilometri quadrati). Le isole riempiono la laguna solo per una piccolissima
parte; tutto il resto è composto di piane fangose, casse di colmata, paludi
salmastre e canali dragati.
Solo tre bocche sono rimaste a collegare la laguna al
Mar Adriatico: a nord la bocca del porto di San Nicolò, al centro quella
di porto di Malamocco e a sud la bocca di porto di Chioggia.
Al centro della laguna sorgono diverse isole; le più
importanti sono, oltre a Venezia, la Giudecca, Burano, Murano, Torcello,
Mazzorbo, Sant’Erasmo, Chioggia, Lido di Venezia e Pellestrina.
Per più di mille anni Venezia è stata il centro di una
delle più grandi e durature repubbliche della storia.
Dal V secolo d. C. gli abitanti dell’entroterra giunsero
nella laguna per sfuggire alle invasioni barbariche che funestavano il territorio
dei Veneti.
Gli abitanti di Altino e di Aquileia occuparono le isole
di Torcello, Murano, Giudecca, Burano Olivolo e Rialto (i nomi delle isole
fanno riferimento ai rioni di Altino). Conoscevano già la laguna e sapevano
bene che i suoi canali offrivano una validissima protezione contro chi ignorava
la trama segreta dei suoi passaggi (non si dimentichi che i Longobardi erano
una popolazione poco incline alla navigazione, tant’è che durante la loro
dominazione in Italia scomparvero gran parte dei cantieri navali della penisola).
Con il passare degli anni i nuclei abitati delle isole
unirono i loro interessi in una confederazione che tutelava non soltanto
l’interesse difensivo, ma anche le strutture sociali ed economiche.
La Serenissima Repubblica Marinara trasformò l’ex
regio X Venetia et Histria in una nuova potenza economica Capace di
espandersi dal Mar Adriatico sino al Bosforo, comprese alcune isole del
Mar Egeo (Candia ed Eubea).
Gli ingegneri navali, i comandanti delle navi ed i commercianti
permisero alla Città dei Doge di controllare il commercio con il Levante,
grazie anche al rapporto privilegiato con l’Impero bizantino; le rotte delle
navi giungevano sino a Tripoli, Alessandria d’Egitto, nel Mar Nero (si ricordi
la spedizione di Marco Polo del 1271), nelle Fiandre e sino all’Inghilterra.
L’acqua, da secoli, rappresenta per Venezia l’elemento
vitale della sua natura. La città sorge dall’acqua e si rispecchia magnifica
nei canali della laguna. Per arrivare a questo risultato, i veneziani hanno
deviato il corso di alcuni fiumi, realizzando una delle più grandi opere
di ingegneria idraulica.
Venezia sorge su più di 100 isole collegate tra loro
da canali e ponti. Per secoli i costruttori veneziani hanno elevato la loro
maestria sino ad ottenere i risultati che oggi vediamo. Poiché la isole
e la laguna sono prive di pietra per la costruzione, i veneziani hanno dovuto
portare via mare grandi blocchi di pietra d’Istria, di Verona e di pietra
d’Orsena. Dall’Istria, inoltre, sono stati trasportati milioni di tronchi
di quercia, larice ed abete per rafforzare le fondamenta. I costruttori
conficcavano i pali di legno nel fango per alcuni metri, sino a raggiungere
il caranto di sabbia e argille dure; sopra i pali veniva poi costruita
una zattera con assi di legno incrociati, così da distribuire uniformemente
il peso sui pali. Sulla zattera, infine, si procedeva alla costruzione in
pietra o marmo.
Durante i lavori di ristrutturazione di alcuni palazzi,
quando i canali vengono prosciugati per agevolare le operazioni, è possibile
vedere il perfetto stato di conservazione dei pali conficcati nel fango.
Il segreto della conservazione è da ricercare proprio nel fango: in assenza
di ossigeno, i batteri che decompongono il legno non possono agire.
In questo vasto patrimonio naturale, i veneziani hanno
portato a livelli unici le conoscenze, le tecniche di costruzione, l’arte
dei meravigliosi palazzi, le regole economiche e commerciali di una repubblica
fondata sul mare. Il simbolo di questa incredibile cultura può essere rappresentato
dal campanile in Piazza San Marco; alto 96 metri, il campanile è sormontato
dalla statua dell’Arcangelo Gabriele. La statua gira su se stessa grazie
alle ali che seguono la direzione del vento come due vele. Quando la statua
si rivolge verso la Basilica, nelle giornate di scirocco, i veneziani sanno
che, con molta probabilità, è in arrivo l’acqua alta.
Guardando la facciata della Basilica si San Marco, è
possibile notare la magnificenza di stili architettonici ed artistici che
mescolano elementi romanici, bizantini e gotici. Fondata nel nono secolo
d. C. per custodire le spoglie di San Marco, il progetto della Basilica
rispecchia quello della Basilica dei Dodici Apostoli a Costantinopoli; si
estende con le sue meravigliose cinque cupole in orizzontale, emblema di
Venezia e del suo dominio sul Mediterraneo.
La laguna Veneta protegge le città dal Mar Adriatico.
Al suo interno si trovano numerose isole, le maggiori sono Venezia, Giudecca,
Burano, Murano e Lido di Venezia.
Il flusso della marea è svolto dalle tre bocche di porto
di Lido-San Nicolò, Malamocco e Chioggia; in corrispondenza di esse, sono
in costruzione le barriere mobili che limiteranno l’ingresso delle alte
maree eccezionali (Sistema Mose).
La laguna di Venezia è una delle più importanti aree
umide del mondo per i suoi ecosistemi acquatici e per i suoi aspetti ambientali;
è un habitat singolare che necessita di continui progetti capaci di preservare
questa incredibile complessità idrogeologica. Per lunghi anni, le acque
provenienti dall’entroterra, un bacino di 2000 chilometri quadrati abitato
da più di 1.000.000 di abitanti, e le acque provenienti da Porto Marghera,
una delle più grandi aree industriali d’Italia, hanno contaminato la laguna.
Per risolvere questo problema, il Progetto Integrato Fusina, che sarà completato
entro il 2010, tutelerà la laguna limitando gli scarichi e risparmiando
acqua potabile attraverso il riciclo dell’acqua utilizzata per fini industriali.
La laguna, questo incredibile ecosistema in continua
evoluzione modellato dal moto ondoso, dalle maree, dai sedimenti dei fiumi
e dalla mano dell’uomo, si presenta con dune di sabbia che emergono dall’acqua
salmastre (le barene), numerosi isolotti, lidi, valli di pesca e di caccia,
velme (banchi fangosi), boschi, palui (aree poco navigabili, immerse in
basse acque), canali naturali ed artificiali e murazzi (scogliere artificiali)
Le acque della laguna hanno profondità che variano dai
pochi centimetri a qualche metro. Qui la flora e la fauna si sviluppano
in numerose specie e varietà.