Niccolò Boccasini, il futuro papa Benedetto XI è nato
nel 1240 a Treviso.
Entrato nell'ordine Domenicano, il Boccassini fa una
rapida carriere, divenendo prima Maestro Provinciale della Lombardia e
poi, nel 1296 Maestro generale dell'Ordine.
Molto apprezzato da papa Bonifacio VIII, soprattutto
grazie all'ottimo lavoro diplomatico del Boccassini tra il re
d'Inghilterra e il re di Francia, viene creato dal pontefice cardinale
nel 1298.
In questo ruolo il cardinale ha appoggiato il
pontefice nella sua lotta contro il re di Francia, Filippo Il Bello.
Alla morte di Bonifacio VIII, nel 1303, gli succede
prendendo il nome di Benedetto XI.
Prosegue la lotta del suo predecessore contro la
Francia, ottenendo un atto di sottomissione di Filippo il Bello. Grazie
a questa azione il sovrano ottiene da Benedetto XI la revoca della
scomunica che aveva subito dal suo predecessore. Per confermare la
centralità del papato, il pontefice decide, in compenso, di scomunicare
gli uomini che avevano aggredito Bonifacio VIII ad Anagni.
A causa della situazione instabile di Roma, Benedetto
XI si trasferisce a Perugia nel 1304. lì, improvvisamente, trova la
morte.
Nel suo breve pontificato Benedetto XI fa in tempo a
far iniziare i lavori per realizzare la chiesa di San Nicolò a Treviso
e, dal punto di vista religioso, ha posto l'obbligo per ogni cristiano
di confessarsi almeno una volta all'anno.
Inoltre la sua improvvisa dipartita è avvolta da un
alone di mistero. Infatti, con la scomparsa di questo pontefice inizia,
per l'istituzione papale, il cosiddetto periodo della "cattività
avignonese", ovvero la sottomissione dell'istituzione papale al sovrano
francese. Per confermare questa cosa il suo successore, Clemente V, era
appunto francese e fedele al suo sovrano, Filippo il Bello. Per questa
ragione alcuni paventano un ipotetico assassinio, tramite avvelenamento,
di Benedetto XI.
Nel 1736 viene proclamato Beato da Papa Clemente VIII.