Il Papa e il Papato rubrica di CORRERENELVERDEONLINE

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cultura: rubrica dedicata ad associazioni, biblioteche, luoghi, personaggi e festività


 

 

Pio VII

Luigi Barnaba Chiaramonti, il futuro papa Pio VII, è nato a Cesena, all’epoca parte dello Stato della Chiesa, nel 1742 da una famiglia nobile del luogo.

Tra i suoi congiunti, si respira un’aria di profonda religiosità, basti pensare che la madre, la Contessa Giovanna Coronata, entrerà nell'ordine delle carmelitane presso il convento di Fano.

Il giovane Luigi Barnaba, grazie anche all'esempio materno, decide di seguire la carriera ecclesiastica, tanto da non terminare i suoi studi presso il Collegio dei nobili di Ravenna, preferendo piuttosto entrare, all'età di 16 anni, nel monastero cesenate di Santa Maria del Monte, gestito dai Benedettini.

Lì prende il nome di Gregorio. La sua applicazione e la sua facilità di apprendere permette al ragazzo di guadagnarsi un viaggio verso Roma, presso la Basilica di San Paolo fuori alle mura, gestita sempre dai benedettini, dove perfeziona la sua conoscenza della teologia.

Ottenuta la laurea inizia la sua carriera di docente nei collegi gestiti dall'ordine, prima a Parma e poi a Roma.

Con Papa Pio VI, eletto pontefice nel 1775, il frate Gregorio ottiene il titolo di Priore della Basilica di San Paolo, a Roma.

La sua carriere prosegue veloce, con l'elezione a Vescovo di Tivoli e poi cardinale a Imola.

Da cardinale in Emilia riesce ad entrare nei cuori della popolazione risultando aperto mentalmente e carismatico, grazie anche alla sua grande cultura.

L'affetto tra la città e il Cardinale è talmente reciproco che il Chiaramonti, una volta divenuto papa, resterà vescovo di Imola fino alla sua morte.

Il conclave tenutosi dopo la morte di Pio VI, il quale è stato costretto a spirare da prigioniero in Francia, a Valence, si svolge in una sede particolare, ovvero a Venezia, presso il monastero di San Giorgio, a causa dell'occupazione di Roma da parte delle truppe “rivoluzionarie” francesi, e sotto l'egida dell'Imperatore d'Austria.

La discussione tra i vari cardinali va per le lunghe, facendo protrarre il conclave per oltre tre mesi, fino a quando la scelta riesce a cadere sul cardinale di Imola, l'ex frate Gregorio.

Incoronato sempre nel veneziano, nel marzo del 1800, il Chiaramonti prende il nome di Pio VII. Per alcuni mesi rimane costretto nel Veneto, sotto il protettorato austriaco, prigioniero dello stesso imperatore che aveva permesso la tranquilla esecuzione del conclave.

Anche a causa di questo “blocco” il Giubileo del 1800 non viene festeggiato.

Pio VII finalmente, nonostante l'opposizione dell'Imperatore d'Austria, riesce a tornare nella città storica dei papi, Roma.

Il suo primo impegno, una volta tornato “a casa” è quello di risistemare la situazione della Chiesa di Francia, uscita stravolta dalla Rivoluzione Francese. L’operazione trova un buon successo, anche perché il pontefice, nell’esecuzione di questa missione, da un lato trova l'appoggio di un interessato sovrano transalpino, Napoleone Bonaparte, che vede nell’aiutare la Chiesa una opportunità per aumentare il proprio carisma. Dall'altro lato il pontefice sceglie un Segretario di Stato abilissimo nella diplomazia come Ercole Consalvi, che riesce ad ottenere per la Chiesa dei buoni accordi. Questi due personaggi dunque firmano il Concordato dove si sancisce la libertà di culto per i Cattolici in Francia.

Napoleone ci mette davvero poco tempo a non tenere più fede agli accordi con la Chiesa, cercando di alienare il più possibili il potere del Pontefice in favore di quello dello Stato.

Una opportunità di pacificazione tra i due Enti si prospetta con l'incoronazione ad imperatore del sovrano di origine corsa.

Dopo lunghe trattative diplomatiche il Papa accetta di recarsi a Parigi, a Notre Dame, per la cerimonia.

Lì si svolge lo strappo definitivo tra i due personaggi. Al momento in cui Napoleone si sarebbe dovuto inginocchiare per ottenere la corona dalle mani di Pio VII, il sovrano francese toglie le corone dalle mani del Papa e incorona sia se stesso che la sua consorte.

Il pontefice si allontana al termine della messa senza partecipare ai festeggiamenti.

Pio VII resta nella capitale francese per sistemare alcune situazione per il clero di quella nazione, senza però cercare di chiarirsi con il Bonaparte.

La crescita esponenziale della stella napoleonica coincide con un maggiore attrito con la Chiesa, fino alla conquista delle terre dello Stato Pontificio da parte dei francesi.

Pio VII, di tutta risposta lancia la scomunica contro gli invasori, ricevendo in cambio l'attacco e l'ingresso forzato delle truppe napoleoniche nel palazzo del Quirinale.

Di fronte alla conferma da parte del Pontefice dell'intenzione di non piegarsi alle richieste dell'Imperatore francese, il generale transalpino, Miollis, arresta il papa portandolo prigioniero prima a Grenoble, a Savona ed infine a Fontainebleau.

Prosegue la lotta impari tra il Papa e Napoleone, con il primo che continua a rifiutarsi di approvare le decisioni del secondo, mentre l'imperatore continua ostinatamente a tenere prigioniero l’alto prelato.

Con la caduta di Napoleone Pio VII riesce a ritornare a Roma.

Pio VII è stato l'unico sovrano a tenere testa all'imperatore francese, ma, al momento della caduta definitiva del Bonaparte, ha parole di perdono verso l'antico nemico decaduto.

Una volta restaurato sul suo trono nella Città eterna, il pontefice, ancora una volta grazie alla collaborazione del Cardinal Consalvi, provvede ad annullare tutte le decisioni prese dal governatorato francese, cercando di ottenere una nuova amministrazione per lo Stato Pontificio.

Negli ultimi anni del regno di Pio VII Roma diviene una città molto apprezzata da artisti e da sovrani provenienti un po' da tutto il mondo.

Sempre sotto questo papa è da ricordare il recupero e il posizionamento dell'obelisco dell'imperatore romano Adriano presso Piazza del Popolo.

La profonda cultura del pontefice ha portato anche ad una grande crescita del numero di volumi presenti nella biblioteca Vaticana. Si tratta di opere principalmente provenienti da collegi inglesi e tedeschi.

Pio VII muore nel 1823.

 

 

 

 

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