Pio II
Dalla toscana Pienza (SI), agli inizi del XV secolo, nasce Enea Silvio
Piccolomini, futuro papa Pio II.
La città di nascita, in realtà, all’epoca aveva il nome di Corsignano,
cambierà in Pienza proprio in onore dell’importante cittadino.
Il giovane Piccolomini viene iniziato dalla famiglia agli studi
umanistici.
Il ragazzo, dopo i suoi studi, si ritrova invischiato nel clima della
Chiesa del ‘400, in cui si combatte per il potere tra i vari cardinali e
il pontefice.
Partecipa, da segretario del Cardinal Capranica al Concilio di Basilea
nel 1432.
Parteggia dalla parte dei componenti del concilio contro il Papa Eugenio
IV, ai danni del quale organizza un rapimento che però fallisce.
Piccolomini, nonostante fosse ancora un laico, fa carriera all’interno
del Concilio: diviene segretario dell’assemblea e poi cancelliere
dell’antipapa Felice V.
Si ritrova quindi nella fazione contraria al Vescovo di Roma.
Tra il 1436 e il 1446 gira per l’Europa lavorando come autore, scrivendo
molte opere grazie alle quali ottiene dall’imperatore Federico III
l’ambita corona da poeta. Il Piccolomini, sia come diplomatico che come
autore, è profondamente apprezzato dall’imperatore tedesco. Questi,
vistosi preoccupato dall’avanzata turca, decide di inviare il poeta in
missione presso il Papa, a Roma, per perorare la sua causa.
Una volta nella Città Eterna, nel 1444, dunque, il Piccolomini decide di
cambiare la sua idea politica all’interno della Chiesa e si muove per
chiedere perdono a papa Eugenio IV e rientrare dunque nelle file dei
“romani”.
In segno di pentimento, nel 1446 chiede, con successo, di entrare
nell’ordine Minore e nel giro di due anni ottiene prima l’ordinazione
sacerdotale e quella vescovile presso le città di Trieste e Siena.
Grazie alla sua abilità diplomatica riesce a ricucire il rapporto tra i
principi tedeschi ed il papato, facendo schierare al maggior parte di
essi a favore del vescovo di Roma.
La mossa del Piccolomini risulta essere profondamente importante perché
proprio dalla terra tedesca che arrivano i maggiori sostenitori
dell’antipapa e dei conciliaristi. I risultati del lavoro del
Piccolomini lascia queste persone senza l’appoggio politico, in maniera
da rendere ormai nulla la loro lotta.
Il Piccolomini, grazie alla sua conoscenza delle lingue europee viene
inviato da diversi papi come legato pontificio in giro per l’Europa
centro - orientale.
Papa Callisto III lo crea Cardinale.
In nome del buon rapporto che il Piccolomini riesce a mantenere con
l’imperatore Federico III, questi riesce ad ottenere di accompagnare il
sovrano a Roma per la sua incoronazione.
Alla morte di Callisto III, avvenuta nel 1458 il cardinal Piccolomini,
grazie ai suoi buoni uffici internazionale, viene scelto per l’elezione
papale e prende il nome di Pio II.
Pio II guiderà la Chiesa per soli otto anni, in quanto muore ad Ancona
nel 1464.
Tra le maggiori sfide che decide di prendere questo pontefice c’è quella
che cerca di riunificare la Cristianità contro la minaccia Turca.
Per raggiungere questo obiettivo, appena eletto, decide di indire una
crociata.
Girando il centro Italia nel tentativo di guadagnare molti fedeli pronti
ad abbracciare la Guerra Santa, a Roma scoppiano dei disordini contro il
pontefice.
Per bloccare questi rivoltosi, che cercano di appellarsi alle teorie
conciliariste contro il pontefice, Pio II scrive la bolla “Execrabilis”.
Saranno pochi i principi europei che abbracceranno la volontà papale.
Per risolvere la questione turca il pontefice decide di rivolgersi
direttamente al sovrano musulmano, Maometto II. Il Piccolomini offre a
questi il titolo di Imperatore Romano in cambio della sua conversione al
Cattolicesimo. Il sovrano rinuncia, bloccando in questa maniera il
tentativo pontificale di una soluzione diplomatica del problema turco.
Per questa ragione lo stesso Pio II decide di recarsi ad Ancona, nel
1463, per attendere le truppe per iniziare la crociata.
A parte delle truppe della repubblica di Venezia, preoccupata per
l’avanzata turca, non arriverà nessuno, la delusione è tale che il
pontefice non riesce a superarla. Muore infatti nella città dorica nel
1464.
Pio II, oltre per la fallita crociata e per la bolla in cui ribadisce la
superiorità del pontefice sul concilio, deve essere ricordato per il suo
ruolo di mecenate, oltre a quello, spesso abusato dai pontefici
rinascimentali, di nepotista.
Nel ruolo di mecenate decide letteralmente di ricostruire la sua città
natale, Corsignano, secondo i canoni dell’architettura umanistica.
Tra gli eventi di maggiore importante da un punto di vista dottrinale
ricordiamo che Pio II è il pontefice che canonizza Santa Caterina da
Siena (luglio 1461).
Il palio di Siena del 2005, per celebrare i 600 anni dalla nascita di
Enea Silvio Piccolomini, viene corso in onore di Pio II.
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