Nome scientifico: Abies e Picea

Famiglia: Pinaceae

Origine: Emisfero boreale

Con il nome di Abete si indicano sia le specie appartenenti al genere Abies sia quelle del genere Picea, piante sempreverdi molto resistenti.

La differenza tra i due generi consiste nel fatto che, mentre le specie di Abies hanno i coni (pigne) eretti che, una volta maturi, si sfaldano lasciando sulla pianta solo l’asse centrale (rachide), quelle di Picea hanno i coni pendenti che a maturità cadono interi.

Le piante di abete, come tutti gli alberi della famiglia delle "Pinaceae" sono monoici, in altre parole, ciascun esemplare porta su se stesso tanto fiori maschili quanto fiori femminili.

Gli Abies hanno fiori unisessuali, cioè fiori in cui vi sono unicamente organi maschili (strobili staminiferi) oppure unicamente organi femminili (strobili pistilliferi) però sempre sulla stessa pianta.

Dopo la fecondazione lo strobilo si trasforma in "cono" (pigna) di forma cilindrica oppure ovoidale, eretto, composto di scaglie che alla maturazione si aprono, disperdendo i semi.

Tutte le piante della famiglia delle Pinaceae hanno grande importanza per loro azione consolidante del terreno; alcune specie raggiungono dimensioni ragguardevoli e nelle migliori condizioni di clima e di terreno, nelle loro terre di origine, possono superare i 50-60 metri di altezza.

Gli abeti si adattano tanto ad esposizioni in pieno sole quanto a mezzombra; sono piante generalmente resistenti sia alle alte sia alle basse temperature.

Le varietà di abeti più conosciuti in Italia sono: l’Abete Bianco, albero conosciuto fin dai tempi dell’antica Roma in quanto cresce spontaneo nella fascia montana delle Alpi e sugli Appennini; richiede terreno fertile ed asciutto, clima fresco ed esposizione soleggiata; cresce da 600-700 a 1800 metri. L’Abete Rosso, localizzato allo stato spontaneo nell’Europa centrale e settentrionale, in Italia è presente sulle Alpi.

È una pianta molto apprezzata per il rimboschimento delle pendici montane; il suo habitat naturale si estende da 800-900 a 1800-2000 metri di altitudine; preferisce i terreni calcarei oppure torbosi purché ben drenanti.

Dalla corteccia dell’Abete rosso si ricava la resina che in gocciole fluide e bianche cola lungo il tronco e che concorre a costituire quel prodotto denominato "pece di Borgogna", una specie di acqua ragia che può sostituire la trementina; mescolata invece con cera costituisce un medicinale che in passato veniva consigliato come impiastro curativo di malattie reumatiche, contusioni e slogature.

Le varietà di Picea più conosciute in Italia sono Abies Picea Orientalis che è originaria del Caucaso e delle coste del Mar Nero ma che può raggiungere i 15-18 metri di altezza anche nei giardini della nostra penisola; ha portamento piramidale perfetto con ramificazioni dalla base; è una specie rustica che cresce in qualsiasi terreno e si sviluppa velocemente; l’Abies Picea Morinda, originaria dell’Himalaya, Nepal, Afganistan cresce fino a 3000 metri di altitudine, ha portamento piramidale leggermente pendulo; è una pianta di grande effetto, vigorosa e robusta; i coni, solitari, sono lunghi 12-15 centimetri.

Parlare dell’abete fa richiamare il fascino dell’albero di Natale, addobbato di luci, nastri e palline colorate ma occorre ricordare che è un esemplare vivente che in casa, al calore dei termosifoni, soffre ed ha bisogno, per sopravvivere alla festa natalizia, di annaffiature e di ricambio di aria dall’esterno.

Dopo l’Epifania, tolte le luminarie, occorre portarlo gradualmente alla temperatura esterna per provvedere, in primavera, a trapiantarlo in piena terra.

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