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PIANTE DA ORTO Un orto famigliare non richiede grandi spazi e consente di ottenere quei prodotti che, per freschezza e gusto, molte volte sono superiori a quelli che il miglior mercato offre ai compratori. Avere la possibilità di trovare un piccolo spazio da adibire ad orto non è un’impresa impossibile; è sufficiente poter disporre di un appezzamento di terreno di circa 20 metri quadrati per ottenere un orto che consenta ad una famiglia di assolvere il normale fabbisogno e di sperimentare la generosità della terra nel rispetto della natura. Importante, però, è la scelta dell’esposizione poiché la maggior parte delle piante da orto richiede un’esposizione soleggiata oltre ad una buona disponibilità idrica. Per ottenere una produzione scaglionata e raccogliere sempre ortaggi freschi, è importante dilazionare la semina per tutto l’arco dell’anno; per attuare al meglio questo sistema scalare è consigliabile stabilire un calendario all’inizio di ogni stagione e provvedere alla semina ogni due o tre settimane; un ottimo metodo per aumentare la resa dello spazio è quello di coltivare, per quanto possibile, verticalmente sfruttando muri e recinzioni esposti al sole o creandone di artificiali per far crescere specie rampicanti come fagioli, piselli, fagiolini, zucche, ecc. … Molte piante necessitano di sostegni, alcune ne hanno bisogno solo nella fase della crescita come fagioli, piselli, pomodori, altre, invece, richiedono un sostegno solo nella fase della maturazione dei frutti come i peperoni, altre ancora non necessitano di alcun sostegno come le insalate, gli asparagi, i carciofi, i cavoli, ecc. Un ruolo importante nella predisposizione di un orto è quello riservato alla rotazione o avvicendamento delle colture che consente di sfruttare al meglio le sostanze nutritive presenti nel terreno; in altre parole alternare colture che tendono a sfruttare al massimo il terreno come gli ortaggi da bulbo, tubero o radice con colture che rilasciano al terreno sostanze che lo arricchiscono aumentandone la fertilità come i pomodori, o che lo fanno riposare come i cavoli o che lo arricchiscono di azoto come le leguminose vuol dire ottenere il massimo rendimento dal terreno senza impoverirlo; come regola generale è bene sapere che ogni ortaggio non deve tornare nello stesso posto prima di tre o quattro anni. Le colture da orto comprendono piante annuali che esauriscono il loro ciclo vegetativo nell’anno e colture perenni che offrono produzioni abbondanti che si ripetono ad ogni stagione (carciofi, asparagi). Le piante orticole sono spesso attaccate da malattie e parassiti che richiedono interventi curativi; ovviamente bisogna privilegiare i prodotti che comportino il più basso indice di tossicità sia per l’uomo e sia per gli animali ivi compresi gli insetti impollinatori; occorre, in proposito, tener presente che dovranno essere evitati trattamenti, ancorché preventivi, in fase di fioritura e quando i prodotti sono nella imminenza del raccolto; nel caso di piante gravemente colpite o infestate è meno dannoso estirparle per evitare la diffusione della malattia piuttosto che colmarle di prodotti curativi che comunque contengono sempre sostanze tossiche. Per concludere questa brevissima
trattazione è bene sapere che un buon terreno è quello in cui vi è la presenza
dei lombrichi in quanto la terra è fertile, ricca di humus, grassa e ben
aerata, idonea quindi per ospitare tutte le pianticelle che possono soddisfare
il nostro palato.
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