È una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle primolacee. I luoghi di origine sono: Europa, Cina, Giappone. L’altezza del fusto varia tra i cinque ai 100 centimetri. La Primula è il simbolo della gioventù, in quanto è il primo fiore della stagione primaverile. Si coltiva in terra piena o in vaso. Fiorisce da febbraio a giugno; in cima allo stelo forma fiori disposti ad ombrello, di vari colori: bianco, giallo, rosa, porpora, crema e rosso. L’esposizione ideale per questa pianta è a mezz’ombra, all’aria fresca, umida e ventilata. Richiede abbondanti e frequenti innaffiature, ed un terreno che filtri bene l’acqua; quindi, la terra sarà composta, ad esempio, da: una parte di terra di foglie, una parte di torba ed una arte di sabbia di fiume.

Molte specie di questa pianta vivono lungo i corsi d'acqua e persino ad altitudini sopra i 3500 metri. Anticamente, l'uso officinale della primula era molto diffuso. Gli estratti venivano usati per favorire l'espulsione di calcoli renali e contro il catarro bronchiale; i petali essiccati e messi a macerare in acqua calda, si usavano per curare l'emicrania, le vertigini e l'insonnia.

La primula si riproduce per semina in aprile - maggio. La germinazione non è contemporanea, per cui bisogna far attenzione a non smuovere la terra quando iniziano a spuntare le prime piantine, in modo da non danneggiare i germogli che stanno per fuoriuscire in superficie. La semina può anche farsi nel periodo compreso tra dicembre e marzo, ma in serra fredda. Da giugno a settembre la primula si moltiplica per divisione di cespo di pianta dopo tre o quattro anni; si può riprodurre per divisione di cespo anche in primavera, ma in tal caso la fioritura avviene solo dopo due anni.

Per quanto riguarda la primula, è bene tener presenti alcuni accorgimenti qui di seguito elencati.

Appena i fiori appassiscono, si devono tagliare; dopo la fioritura, occorre cambiare terriccio e vaso, tenendo la pianta in luogo fresco ed ombreggiato. Durante l'estate, si devono effettuare annaffiature frequenti ed abbondanti, anche sulle foglie; in autunno, si rinvasa col terriccio nuovo.

Per quanto riguarda le malattie a cui può essere soggetta la primula, occorre far attenzione a non esporre la pianta ad umidità e freddo eccessivi: in tal caso le foglie si ingialliscono.

La primula presenta molte varietà in natura. La Primula japonica è originaria del Giappone; esige il terreno costantemente umido. Può raggiungere gli ottantacinque centimetri di altezza;ha grandi foglie di forma ovale, e una fioritura abbondante in maggio o giugno; i fiori sono di colore bianco, rosa, o porpora. La Primula denticulata è originaria dell'Himalaya. Va esposta a mezz'ombra e necessita di terreno umido; raggiunge un'altezza di trenta centimetri circa.

I fiori, da marzo a maggio, si dispongono a grappoli di circa 5 centimetri di diametro; i colori vanno dal celeste al bianco crema o porpora. La Primula veris è la varietà che viene adoperata nel campo officinale. E' originaria dell'Europa e dell'Asia ed è molto diffusa nei prati italiani.

L'altezza del fusto varia dai quindici ai diciotto centimetri; ha foglie ovali e rugose, fiori gialli o arancioni ad ombrello nel periodo tra marzo ed aprile. La Primula Elatior fiorisce in marzo - aprile, con grappoli a forma di ombrello, di quattro o cinque centimetri di diametro. La Primula obconica è originaria della Cina.

Si coltiva esclusivamente in vaso; è alta dai quindici ai venti centimetri, le foglie sono di forma ovoidale ed appuntite. Fiorisce in marzo - aprile, con fiori di colore rosa a forma di ombrello e di diametro da quindici a diciotto centimetri. Nel periodo compreso tra settembre a marzo esige la coltivazione in serra fredda.