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ELEMENTI NUTRITIVI DELLE PIANTE Gli elementi nutritivi di un terreno si distinguono in: 1) – MACROELEMENTI PRINCIPALI: Azoto, Fosforo, Potassio 2) – MACROELEMENTI SECONDARI: Calcio, Ferro, Magnesio, Zolfo 3) – MICROELEMENTI: Boro, Manganese, Molibdeno, Rame, Zinco
AZOTO (Simbolo N) È la sostanza che serve per l’accrescimento delle piante; viene assimilata dal terreno in svariati modi: attraverso la pioggia, mediante la decomposizione organica di parti vegetali presenti sul terreno, con la concimazione sia organica sia minerale fatta dall’uomo, … La presenza equilibrata di azoto mostra piante di un bel colore verde intenso; quando, invece, l’azoto è carente le foglie hanno apici e nervature giallastre. Una quantità troppo elevata di azoto può stimolare eccessivamente la crescita e lo sviluppo di una pianta rendendola meno resistente alle malattie. FOSFORO (Simbolo P) È la sostanza che agevola la fioritura e l’accrescimento e relativa maturazione dei frutti oltre che un miglior sviluppo dell’apparato radicale. La carenza di fosforo procura piante stentate con foglie pallide i cui bordi assumono una colorazione rossastra e tendono a seccarsi; i frutti rimangono piccoli e la fioritura viene ritardata. POTASSIO (Simbolo K) È la sostanza che favorisce e migliora il sapore, il colore e la consistenza dei frutti; aiuta le piante a resistere al freddo, alla siccità e all’attacco dei parassiti. La carenza di potassio procura ingiallimento e necrotizzazione fogliare oltre che peggioramento nella qualità dei frutti che perdono di colore e di sapore. CALCIO (Simbolo Ca) E’ la sostanza che rinforza le piante ma occorre prestare attenzione alle specie di piante che ne hanno effettivamente necessità in quanto esistono, in natura, piante calciofile, come le leguminose che hanno esigenze di calcio superiori alle piante calcifughe, come le acidofile (azalee, rododendri, camelie, gardenie, eriche, …). La carenza di calcio procura ingiallimento, curvatura e appassimento fogliare; nelle piante acidofile, un eccesso di calcio procura ingiallimento delle foglie. FERRO (Simbolo Fe) È la sostanza che insieme al magnesio rappresenta un componente principale della molecola della clorofilla; insieme a vari enzimi regola i processi vitali di una pianta. La clorosi (carenza di ferro) si manifesta con la colorazione gialla delle foglie a partire da quelle più giovani. La carenza di ferro può essere curata con la somministrazione di appositi prodotti ed è reversibile, vale a dire che le foglie da gialle ritornano a colorarsi di verde. MAGNESIO (Simbolo Mg) È la sostanza che insieme al ferro rappresenta un elemento essenziale della molecola della clorofilla, molto importante per la fotosintesi clorofilliana (processo di nutrizione delle piante). La carenza di magnesio si manifesta sulle foglie più vecchie (di solito le basali) che presentano aree decolorate in bianco o in giallo. La carenza di magnesio può essere curata con una opportuna concimazione ma la decolorazione delle foglie è irreversibile vale a dire che le foglie (basali impallidite o ingiallite)non diventeranno più verdi. ZOLFO (Simbolo S) È uno dei componenti degli aminoacidi e delle proteine; è la sostanza che concorre al sapore di molti ortaggi e frutti. La carenza di zolfo si manifesta con l’ingiallimento uniforme delle foglie e con una crescita stentata della pianta. BORO (Simbolo B) È una sostanza che partecipa, insieme con altri elementi, alla formazione di fiori, frutti e radici. La carenza di boro produce necrosi dei germogli, arresto nello sviluppo delle gemme e imbrunimento dei tessuti che diventano molli. MANGANESE (Simbolo Mn) È la sostanza che entra nella formazione della molecola della clorofilla; il suo assorbimento varia secondo la qualità del terreno: è favorito se il terreno è acido. La carenza di manganese si manifesta con ingiallimento per aree delle foglie più vecchie. MOLIBDENO (Simbolo Mo) È una sostanza che serve allo sviluppo e alla crescita delle piante; rispetto alle sostanze precedenti è quella che nel terreno e nelle piante è contenuta in minore quantità; solo le leguminose utilizzano una quantità relativamente elevata di molibdeno. La carenza di questo elemento si manifesta con piante di dimensioni ridotte, con macchie ed ingiallimenti fogliari, prima, e con deformazioni e appassimenti, poi. RAME (Simbolo Cu) Insieme al ferro partecipa alla produzione della clorofilla oltre che essere un costituente di molti enzimi necessari alla regolazione dei processi vitali della pianta. La carenza di rame si manifesta con macchie ed ingiallimenti fogliari. ZINCO (Simbolo Zn) È una sostanza che serve per la formazione e lo sviluppo dei semi. La carenza di zinco si manifesta, sulle piante da frutto, con modificazioni fogliari come ampie zone giallastre (agrumi) o raggruppamenti a rosetta delle foglie (pesco).
Il rapporto tra gli elementi nutritivi varia, quindi, secondo la composizione del terreno e le stagioni di somministrazione; in linea generale, nella fase vegetativa è opportuno somministrare al terreno un concime che obbedisca al seguente rapporto dove la quantità doppia di Azoto rispetto al Fosforo e al Potassio stimola l’accrescimento delle piante 2 di Azoto (N) 1 di Fosforo (P) 1 di Potassio (K) Nella fase successiva di fioritura
e accrescimento delle piante è opportuno correggere il rapporto elevando
la quantità di Fosforo e di Potassio rispetto alla quantità di Azoto; infine,
per il mantenimento delle piante la quantità di Azoto, Fosforo e Potassio
va bilanciato secondo il rapporto 1-1-1.
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